Cura Italia: cosa succede a detenuti e semiliberi alle Vallette?

Il decreto Cura Italia contiene delle norme che dovrebbero velocizzare l’uscita di detenuti e semiliberi aventi diritto

Luca e Nicoletta, no tav detenuti alle Vallette, sono ora rispettivamente in licenza fino all’8 aprile e agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni.

Misure e cambiamenti sono in parte dovute alle norme inserite nel decreto Cura Italia. Vediamole più nello specifico.

Detenuti

Abbiamo chiesto a  Elisabetta, che per lavoro si occupa di tribunali e carceri, di spiegarci la normativa.

[audio:02-04-2020-montanari-cura-italia-carcere.mp3]

scarica Cura Italia – detenuti

Partendo dal fatto che il decreto non ha stanziato risorse per l’attuazione dei provvedimenti riguardanti il carcere, tre sono i paletti indicati:

  • la disponibilità di domicilio idoneo, che la polizia penitenziaria deve approvare
  • il numero di braccialetti elettronici disponibili, obbligatori per pene residue superiori ai sei mesi
  • un numero di mesi residui da scontare inferiore ai 18 mesi

Le possibilità di “uscire” sono bene o male simili a quelle previste dalla 199/2010 (svuotacarceri Alfano), la differenza dovrebbe essere una maggiore velocità, che però sembra rimanere sulla carta.

Dunque il dispositivo sembra più che altro destinato a tener buoni i detenuti e scongiurare nuove rivolte.

Semiliberi

Differente la situazione dei semiliberi e degli articolo 21, di cui parliamo con Luca Abbà. Il decreto ha previsto per i semiliberi la possibilità di licenza (cioè di non rientrare in carcere la sera) fino al 30 maggio, a dipendenza del magistrato di sorveglianza che valuta caso per caso. Per gli articoli 21 sono stati spostati dalle sezioni interne alla palazzina dei semiliberi.

Uno dei piani è stato messo in quarantena a causa di un contagio.

[audio:02-04-2020-abba-semiliberi-cura-italia.mp3]

scarica Cura Italia – semiliberi

“La farfalla è solo una mano di vernice”. Colazione al Consorzio

Stamattina colazione al Consorzio Forestale Alta Valle Susa, Oulx.
Davanti a un caffè, abbiamo parlato con gli operai che si recavano al lavoro in Clarea, e con il direttore. Il loro lavoro è indispensabile all’ampliamento del cantiere di Chiomonte.

Fuori dallo stabile diversi lavoratori hanno espresso perplessità sui lavori che sono stati richiesti, ma hanno anche spiegato la situazione precaria in cui si sentono: sia i dipendenti fissi che gli stagionali (la maggior parte) sanno che “lì c’è la porta”. “Ci tengono per lo più stagionali, non sai mai se verrai richiamato”. “Dipendiamo dai comuni, dai sindaci che cambiano… dobbiamo stare al gioco”. “Faremmo a meno di andare (in Clarea), ma se ci dicono vai lì, ci dobbiamo andare”.

Abbiamo riferito questa cosa al direttore dei lavori, che ha smentito “Se qualcuno non vuole venire, può rifiutarsi. Spero proprio che nessuno si senta obbligato”. Accogliamo questa come una buona notizia, ma sarà poi vero? Che libertà ha un dipendente di rifiutarsi di lavorare di fronte al datore di lavoro senza subire conseguenze?

Ci hanno promesso che ne parleranno tra loro. Oggi si conclude la prima, piccola, tranche di lavori, la pulizia dell’area di riproduzione della farfalla. Lavori svolti con la polizia sul collo. Più che a proteggere lo svolgimento dei lavori, sembra che vigili su dei lavoratori forzati. “Spuntano puffi da tutte le parti, sembra di andare a funghi”.

Solo una mano di vernice

Sia i dipendenti, sia il direttore sembrano abbiano molto chiare le funzioni del loro lavoro. “E’ solo una mano di vernice” “il Consorzio non è come un qualsiasi privato, la nostra presenza serve solo a dare una qualifica all’intervento” che, diplomaticamente, “rischia di essere un gran c***ta”.

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Nicoletta Dosio va in carcere

Nicoletta Dosio non ha chiesto misure alternative, ieri i carabinieri l’hanno prelevata da casa e trasferita in carcere

Arresto a passo lento per Nicoletta Dosio, 73 anni, militante storica di Bussoleno, scortata da decine di notav. Diverse ore per percorrere poche centinaia di metri, perché tutti potessero salutarla.

La vicenda

Nel marzo 2013, dopo la caduta dal traliccio procurata a Luca Abbà durante l’allargamento del cantiere di Chiomonte, Nicoletta partecipa come molti altri a una iniziativa al casello di Avigliana: Oggi paga Monti.

Si trattava di un “pedaggio libero”, che indicava Sitaf come una delle maggiori responsabili delle opere di cantiere, e le impediva, per alcune ore, di riscuotere l’esoso pedaggio, allora di circa 5 euro. I caselli furono aperti perché il traffico fluisse liberamente: Sitaf non si è scordata di questo “ammanco contabile”, denunciando il fatto.

Sitaf

Sitav oggi è responsabile di questa e delle altre 11 carcerazioni, che pesano sulle spalle di molti che come Nicoletta Dosio devono scontare la pena.

Sitav oggi o domani permetterà l’allargamento del cantiere, grazie ai sui svincoli di servizio. Ne costruirà di nuovi, per rendere possibile la variante di cantiere, a Chiomonte come a Salbertrand.

Prenderà altri soldi per questo lavoro, e altri ancora per la circolazione dei camion. Tutti denari pubblici, che Sitaf riversa nelle casse private delle sue sottoposte, che eseguono lavori e manutenzione.

Sitaf pesa nell’indicare i sindaci di Susa e non solo, con una specie di clientelismo diffuso sul territorio attraverso i numerosissimi dipendenti.

Intorno a Sitaf, fin dalla costruzione dell’autostrada, si è mosso e agglutinato il potere economico del cemento, del movimento terre, della messa a valore di aree e terreni. Terre che vengono scavate, mosse,  sepolte o abbandonate come le terre amiantifere di Salbertrand sul terreno in concessione a Itinera, dove Gavio fa da padrone esattamente come in Sitaf.

Tav o autostrade, sappiamo che cemento, scavi, movimento terra, costruzione e speculazione sono sempre legate.

E chi si batte contro di esse ha oggi un chiaro esempio di chi ha di fronte. I giudici condannano, il tribunale di sorveglianza manda in carcere, i carabinieri eseguono. Ma gli interessi da tutelare sono quelli dei costruttori, fonte di denaro che tiene in mano i destini del territorio.

 

 

Buon Natale, Lega!

Aggiornamenti della settimana in breve:

Marcia ad alta felicità, arresti e misure; programma dei corridoi ecologici in Val Clarea; Bardonecchia: Frecciarossa sulla linea storica e nuovo ufficio anti-migranti; Buon natale, Lega!
ed altro ancora….

In due parole: i lavori preparatori per il tunnel di base continuano su più fronti, tranne che su quello dei lavori . Preparano il terreno con espropri  e appalti, spargono finanziamenti per conquistare il favore di enti, università e privati, continuano con operazioni di polizia ad allontanare persone dai luoghi interessati.

Cantiere e dintorni
  • Marcia del 27 luglio, festival alta felicità: due arresti e 14 misure cautelari, a persone tra i 19 e 64 anni, con arresti, obblighi di dimora e divieti.
  • “corridoi ecologici”. L’invenzione della professoressa Bonelli verrà realizzata dal CFAVS, i tempi dovrebbero essere brevi. Termine naturale metà marzo, epoca di conclusione del taglio boschivo e inizio dello sfarfallamento della Zerynthia. In Clarea diradamento boschivo in piazzole distanti 20 metri, dove verranno trapiantate piantine di aristolochia e trasferiti bozzoli di farfalla.
  • Arrivate lettere di esproprio, anche per i terreni acquistati collettivamente dal movimento
Frecciarossa e Viareggio
  • Arrivato a Bardonecchia il Frecciarossa 1000, in partenza da Napoli il fine settimanDi “padroni a casa nostra” ce ne sono fin troppi, respingiamoli!a. Sulla vituperata “tratta storica” ecco il Frecciarossa che collegherà dall’anno prossimo, Torino a Lione, senza bisogno di tunnel di base
  • Confermata in appello la condanna a 25 imputati tra i manager di Fs, Rfi e altri, compreso l’ex a.d. Moretti. Non hanno fatto nulla per diminuire l’impatto in caso di incidente.
Buon Natale, Lega!

Comitato di accoglienza per Molinari (capogruppo alla camera per la Lega). All’agriturismo San Giuliano per raccogliere soldi e stringere mani in occasione di Natale. Qui un volantino con le motivazioni dell’appuntamento, tratto da fb.

Di “padroni a casa nostra” ce ne sono fin troppi, respingiamoli!

Frontiera e oltre frontiera
  • Domenica giornata in frontiera, rompiamo l’indifferenza sulle piste!
  • Gap: si sono svolte diverse giornate di mobilitazione contro la riforma pensionistica: “quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto”. Più info. Frecciarossa e Viareggio

A presto!

#notav #Lega

 

Università e Consorzio Forestale a libro paga di Telt

Telt paga studi e compensazioni per la farfalla rara, i soldi pitturano di verde il progetto

Università e Consorzio Forestale Alta Valle Susa si prestano al lavaggio verde di Telt, pagati dai costruttori dell’opera.

Il nostro intervento durante la conferenza stampa

[audio:telt-unito-cfavs.mp3]

scarica telt, farfalla, università e consorzio

Forse con qualche spicciolo in più il dipartimento di Zoologia sarebbe pronto a dire che anche gli asini volano, o la facoltà di Agraria che salveranno capre e cavoli.

Ma chi crede più ai power point ea i rendering pitturati di verde? La pubblicità può esser fatta bene, ma chi la paga infine vuole sempre venderti qualcosa… Chi si presta a questa copertura si assume la responsabilità di indorare la pillola e sale sul carro dei fautori dell’opera. Complici, corresponsabili, cogestori o asserviti, in buona o cattiva fede?

Mentre i ricercatori cercano piccoli bruchi sotto le foglie d’erba, a fianco  loro  i grandi capitali fanno affari devastando il territorio: ma il peso dei soldi forse non fa loro alzare la testa e non se accorgono. Guardano l’infinitamente piccolo, raccolgono dati. E’ il loro lavoro, Telt li paga apposta perché non alzino la testa. Che delusione, l’umanità.

L’Università è succube delle grosse imprese, che finanziano la “ricerca”, e senza ricerche si abbassa il rating, e si perdono finanziamenti statali…

E il consorzio?

Non è espressione delle amministrazioni comunali, pagato da loro e che lavora per loro, per la manutenzione del territorio, delle foreste e dei bacini idrici? Perché i sindaci e le giunte sedicenti No tav  non dicono niente?

Pecunia non olet

Risalendo il flusso dei soldi, capiamo  chi sta con chi e chi e perché, ma non per questo crediamo ai capri espiatori. Ognuno è responsabile per ciò che fa, e se gli rimane un minimo di coscienza renderà conto, almeno a sé stesso,  di quello che fa o non fa. Ma non crediamo ai capri espiatori quando il marciume è diffuso e condiviso. Se per essere no tav basta una spilla, bene, altrimenti è tempo che molti, troppi, dicano in che scarpa hanno il piede, e facciano la loro parte, a cominciare da chi ha ruoli pubblici.

Qui sotto il volantino diffuso all’università, quando è stata interrotta la conferenza stampa indetta da Telt con l’inchino di tecnici e ricercatori.

asini

 

 

 

aggiornamento sulle ipotesi di allargamento del cantiere

Riproponiamo un riassunto aggiornato sull’ipotesi di allargamento lato Giaglione del cantiere di Chiomonte
  1. Secondo il D.L. del 20 luglio 2018 , n. 95 «alla luce della tempistica dell’attuale iter autorizzativo e di appalto, l’area industriale TELT potrà prevedibilmente avviarsi a partire dalla seconda metà del 2020» (art 123);
  2. Andranno creati dei corridoi ecologici (cioè tagliate strisce di bosco) per permettere alla farfalla Zerynthia di migrare verso altre aree della Val Clarea;
  3. Essendo state censite altre popolazioni di Zerynthia nei pressi della Clarea, l’espansione del cantiere è possibile.
  4. la data di scadenza dell‘autorizzazione regionale per la posa della passerella sul Clarea, emessa il 15/10/2018 dovrebbe essere scaduta intorno al 28/10/2018 (12 mesi dal recepimento);
  5. A fine 2019 verrà finanziato dall’EU il 40% delle spese per i tunnel geognostici finora realizzati (finanziamento a consuntivo di soldi già spesi). Improbabile però che vengano realizzate altre opere per essere inserite nelle spese;
  6. gli espropri non sono cominciati, anzi non tutti i proprietari hanno ricevuto la richiesta di cessione bonaria, che li precede;
  7. ad oggi non sono segnalati movimenti di truppe o di cantiere
  8. per quanto riguarda gli operai, non si parla di assunzioni prima di due-tre mesi;
  9. l’allargamento deve avvalersi della passerella pronta al lato del Clarea, ma per posarla è obbligatoria la presenza di una enorme GRU fissa che al momento non è presente sul luogo;
  10. le massicciate dove deve poggiare la passerella vanno alzate e eseguite altre opere idrauliche sull’alveo Clarea;
Però da tenere in conto:
  1. non sarebbe la prima volta che anticipano il posizionamento di reti all’esproprio legale
  2. truppe ed operai si possono muovere all’ultimo e con discrezione
  3. l’allargamento è affidato a un consorzio di imprese capeggiato da F2 che lo possono realizzare con i propri operai
  4. Visti i tempi di taglio alberi e di riproduzione della Zerynthia, per primavera queste opere dovrebbero essere terminate

Per quanto noto al momento ogni ipotesi di allargamento dovrebbe, il condizionale è sempre d’obbligo, rimandarsi a dopo la fine dell’anno 2019.

Azioni e mobilitazioni contro il massacro di Erdogan.

Se Erdogan massacra con l’avvallo di EU e Nato.. il nostro nemico è qui!
[dettagli pullman per corteo a Milano da Bussoleno al fondo]

L’attacco Turco ai territori del Rojavaè il risultato di un accordo che va bene a tutti. Nello scacchiere orientale la spartizione di territorio e risorse tra Assad, Erdogan e Putin. Ma casa nostra c’è l’appalto alle forze turche per il controllo dei confini, la vendita di armi e il mantenimento di buoni rapporti finanziari.

Unicredit  è partecipata al 41% dalla turca Yapi Kredi Bank, Leonardo (Finmeccanica) produce e vende i caccia F16 alla Turchia, i porti italiani fanno parte dei poli logistici della guerra (come anche il tav ne sarà parte), oltre a molte altre imprese di armamenti statunitensi, italiane, tedesche, banche di credito e altro. Potete trovare molte informazioni sul profilo di riseup4rojava

Molte le azioni di protesta, solidarietà, boicottaggio e sabotaggio:
  • Blocco di molti aerei di linea della compagnia aerea turca, in Italia e altrove
  • bloccata a Roma la Rheinmetall, produttrice dei cannoni Oerlikon da 25mm pronti a partire verso la Turchia
  • in Germania sabotata la linea ferroviaria usata sempre da Rheinmetall per esportare il tank Leopard due e le sue munizioni
  • a Trento un gruppo di compagni si è posizionato davanti alla sede centrale dell’Unicredit di Trento con un grande striscione contro l’aggressione militare in Siria da parte dell’esercito turco
  • Nelle università, fondazioni e centri di ricerca si è messo in evidenza il legame tra ricerca accademica e comparto bellico
  • Il ruolo strategico dei porti per la Nato è stato evidenziato dai lavoratori portuali di Genova che continuano la mobilitazione contro l’uso bellico della logistica portuale

Sabato 26 Ottobre alle ore 14.30 (Milano – Palestro) contro la guerra in Siria del Nord. Per sostenere la resistenza della popolazione e delle Forze Siriane Democratiche.

I pullman partiranno alle ore 9.45 dalla piazza del mercato di Bussoleno, mentre alle ore 11.00 dal piazzale del Cimitero Monumentale di Torino
Costo: 10 euro A/R

20 Ottobre e l’allargamento del cantiere

Ipotesi allargamento del cantiere: date, dati, dubbi

Nella puntata odierna apriamo con un approfondimento sul possibile allargamento del cantiere: nessuna certezza, alcune informazioni e ipotesi.

Sempre nella puntata di giovedì 17 Ottobre

– Espropri in Clarea: barricate di carta. Trovate  la modulistica scrivendo a espropri@notavtorino.org

-Aderenze pericolose: affinità tra Moretti, ex a.d. di Ferrovie dello Stato, e la neo ministra di infrastrutture e trasporti De Micheli

-“Oggi paga Monti”: ordine di carcerazione per parecchi partecipanti all’iniziativa “caselli liberi” del 3 marzo 2012. Che fare sarà discusso in un coordinamento prossimo

-requisiti morali: il prefetto toglie altri permessi di guida con atto amministrativo, anche in assenza di reato. Piccolo punto sul ritiro delle patenti, pena accessoria e extra-giudiziaria ormai comune.

-“via dalla città” presentazione del libro e discussione all’edera occupata. Sarà presente l’autore

Notizie varie: Carcere delle Vallette, ai domiciliari sei agenti sospettati di torture ai detenuti. Autostrada per Torino chiusa dal 21 al 25 dalle 21:30 alle 5:00 nel tratto Oulx-Susa.Prove di nazismo: retata sul tram 4 a Torino: stesi a terra “sospetti pusher” da una squadra di 20 agenti. Torino: la 5 stelle Amore propone una targa per le bici contro i ciclisti indisciplinati…e altro ancora

Iniziative informative a Mompantero (qui pagina fb) e Almese

Polentata a S.Didero domenica 20 ore 13:00

Allargamento del cantiere…sappiamo quando sarà?

La data rimarrà segreta fino all’ultimo. Starà a noi sospettare bene. Ad oggi possiamo dire che:

  1. gli espropri non sono cominciati, anzi non tutti i proprietari hanno ricevuto la richiesta di cessione bonaria, che li precede
  2. la data del 20 Ottobre, secondo alcuni tecnici, ha più un valore formale che sul campo: si tratterebbe di una scadenza legata all’affido dei lavori di scavo che prescinde dal movimento di paletti
  3. ad oggi non sono segnalati movimenti di truppe o di cantiere
  4. per quanto riguarda gli operai, non si parla di assunzioni prima di due-tre mesi
  5. l’allargamento deve avvalersi della passerella pronta al lato del Clarea, ma per posarla è obbligatoria la presenza di una enorme GRU fissa che al momento non è presente sul luogo
  6. le massicciate dove deve poggiare la passerella vanno alzate

Però:

  1. non sarebbe la prima volta che anticipano il posizionamento di reti all’esproprio legale
  2. truppe ed operai si possono muovere all’ultimo e con discrezione
  3. l’allargamento è affidato a un consorzio di imprese capeggiato da F2 che lo possono realizzare con i propri operai
  4. la scadenza della domanda di posa della passerella è a giorni (richiesta il 15/10/2018, validità 12 mesi), dopodiché scade. E’ nel lor interesse farlo prima ma NON sono autorizzati (punti 5 e 6).

quindi non sarebbero né pronti né autorizzati, ma sappiamo come è andata al precedente allargamento, che hanno eseguito ugualmente manu militari.

qui, un precedente post sulle ditte coinvolte: forse possono dare indicazioni utili sul “quando”

qui di seguito potete ascoltare o scaricare la trasmissione:

[audio:10-17-2019-radionotav.mp3]

scarica ipotesi allargamento del cantiere prima parte

[audio:10-17-2019-radionotav2.mp3]

scarica ipotesi allargamento del cantiere seconda parte

redazione, 17 ottobre

 

Diretta dalla Piazza di Salbertrand

In diretta dalla piazza di Salbertrand

Radionotav racconta i futuri scenari nella piana dell’alta valle della Dora. Progetti, lavori, prospettive, impatto sulla vita e sulla salute nella trasmissione live dalla piazza di Salbertrand.

Ascolta la prima parte

[audio:2019-08-22-salbertrand.mp3]

scarica dalla piazza di Salbertrand

qui invece trovi la seconda

[audio:2019-08-22-salbertrand2.mp3]

scarica dalla piazza di Salbertrand seconda parte