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movimento no tav e lotta all’alta velocità

Tutte le tag no tav si riferiscono ad articoli pertinenti la lotta contro il treno veloce, in Valsusa, in Italia o altrove. Troverai informazioni di attualità, approfondimenti tecnici, iniziative di lotta e tutto quanto riguarda l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Torino Lione/Lyon. Troverai  approfondimenti sulle altre tratte AV ma soprattutto sui cantieri in Val Susa a cominciare da quello della Clarea, a Chiomonte (TO).

Il movimento No Tav è attivo dai primi anni novanta, quando ha cominciato un immenso lavoro di informazione. Ha raggiunto considerevoli dimensioni e si è opposto alla linea Torino Lyon utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione.  Negli anni ha alternato l’informazione casa per casa e paese per paese allo sciopero, alla creazione di liste civiche no tav, alle “barricate di carta” con un’opposizione fino all’ultimo cavillo su progetti e delibere, alla lotta popolare e alle grandi manifestazioni, con una presenza assidua sul territorio e nei “presidi”, con l’impedimento fisico dei sondaggi propedeutici, con l’attacco diretto alle strutture e ai mezzi dei vari cantieri.

trasmissione del 26 aprile

trasmissione del 26 aprile, il podcast

La trasmissione del 26 aprile: podcast, sommario e riassunto:
[audio:2018-04-26-radionotav.mp3]

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Frontiera:

Aggiornamento dalla frontiera: il nostro territorio è soggetto nuovamente a un flusso di persone che si spostano verso la Francia. Oggi come un tempo il passaggio viene da una parte vietato, per scopi elettoralistici e per giustificare norme punitive più stringenti. Dall’altra il flusso di persone che non hanno nulla con sé, spesso neanche i propri cari giacché la divisione delle famiglie e dei minori è una pratica costante, è utile e ricercata per avere manodopera illegale sottocosto.

Finita la stagione sciistica infine arriva l’uso della forza pubblica, così poco fotogenica finché c’erano turisti sulla neve. In questi giorni un corteo spontaneo ha forzato però la frontiere e si è diretto fino a Briançon. Oltre a sorprendere il dispositivo messo a guardia dei sacri confini ciò ha permesso il passaggio a molti ragazzi senza permesso di varcare. Interessante notare anche quanto mediatica ed effimera è stata la manovra di alcuni militanti di destra arrivati da più parti per fare propaganda “anti-immigrati”.  Messisi in un luogo a caso a farsi fotografare con reti e striscioni di dissuasione, si sono poi sciolti come neve al sole alla risposta spontanea di chi invece sul territorio ci vive. Chi doveva passare lo ha fatto e questa volta in maniera plateale.

La risposta repressiva dello Stato francese non è mancata con tre arresti, giustificati dall’accusa da una serie di avvenimenti che riguardano tutto il territorio delle Hautes Alpes. Si evidenzia quindi il peso politico della vicenda, nei giorni dell’approvazione da parte francese di norme più stringenti sull’immigrazione. Salutiamo con piacere, invece, una fase di effervescenza della nuova “montanità”, non solo turismo e  tradizione identitaria. A questo preferiamo sicuramente solidarietà, difesa del territorio, autorganizzazione e superamento degli steccati, compresi quelli sulla linea delle acque pendenti.

Abbiamo sentito una compagna che narra le ultime vicende, l’audio è nell’ultima mezz’ora di trasmissione

Zad: aggiornamento sul campo e sulla strategia del movimento

E’ saltato per motivi tecnici, ossia cariche della gendarmerie, il collegamento telefonico.

abbiamo avuto però tempo di fare qualche domanda a microfoni spenti sulla strategia del movimento. Alcune persone si sono prestate alla presentazione di progetti individuali in prefettura. Ciò non raccoglie il punto di vista di tutti, ma l’assemblea ha scelto di diversificare le risposte all’attacco e di garantire la possibilità di aAnche le formazioni di destra che gire a più livelli, mantenendo una strategia comune. La presentazione delle domande di regolarizzazione dà un po’ di fiato ai resistenti ormai al 18° giorno di attacco da parte della gendarmerie. Inevitabilmente però questo presta il fianco alla criminalizzazione di chi è rimasto fuori norma, in un quadro di resistenza alla normalizzazione e all’assorbimento nell’economia agricola. Un momento delicato dove questa differenziazione favorisce la divisione del movimento in buoni e cattivi, anche se il movimento rifiuta questa categorizzazione.

Riusciranno gli zadisti a non farsi assorbire e normalizzare. Manterranno la loro carica sovversiva nella Francia in subbuglio per studenti, ferrovieri e lavoratori delle poste?

El Cerro Libertad

Abbiamo mandato in onda la registrazione di una intervista agli occupanti di El Cerro, fattoria (finca) occupata e sgomberata in Andalucìa, Spagna. Nel sud della penisola ci sono migliaia di ettari di terreni agricoli abbandonati, dopo l’accaparramento di proprietà da parte delle banche col favore della cosiddetta crisi economica. In una zona ad alta disoccupazione, i jornaleros, operai agricoli disoccupati, hanno  occupato fattorie e oliveti riportandoli in produzione. Il tentativo è dare soluzione alla disoccupazione ed anche allo sfruttamento agricolo, lavorativo e di genere.

I fondamenti del loro lavoro sono: porre fine all’appropriazione delle terre a fini speculativi, dare lavoro agli operai agricoli senza sfruttamento lavorativo, abbattere la discriminazione di genere tar uomini e donne, seguire principi di ageroecologia contro la desertificazione e la chimica agricola.
Sempre in tema, ricordiamo questo fine settimana il corteo nazionale di Genuino Clandestino in difesa di Mondeggi fattoria senza padroni e per l’autodeterminazione dei territori

[audio:cerro_libertad_dopp.mp3]

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Processone e altri appuntamenti

Ricordiamo che domani è prevista la decisione della Cassazione per il processone notav, quello che riguarda la resistenza alla Maddalena di Chiomonte (27 giugno – 3 luglio 2011). Per l’occasione ritrovo ai cancelli della centrale elettrica a Chiomonte.

Sempre domani sera ritrovo a Gap, di fronte alla galera locale, in solidarietà a Théo e Bastien rastrellati a Briançon dopo la marcia transfrontaliera. In chiusura, tutti gli altri appuntamenti.

ciao!

Mica trasmissione del 19 aprile

trasmissione del 19 aprile, il podcast

La trasmissione del 19 aprile in podcast

Zad: il giorno dopo il fallito dialogo con la prefettura. Il movimento, che non aveva riposto fiducia in questo incontro, sta discutendo sul cosa fare e come affrontare le forze di polizia che ancora più duramente assalteranno la zad dal 24 aprile in poi. Ne abbiamo anche parlato con Max, presente in studio. Appena tornato dalla zad, ci racconta dell’intervento militare dei gendarmi e l’impressionante livello di violenza da loro esercitato.

Qui lo scambio di battute con Camille, dalla ZAd di Notre Dame de Landes
[audio:2018-04-19-Camille-post-mediation.mp3]

scarica al telefono con Camille

Ci siamo poi collegati con il Salento,  per parlare di lotta notap. I lavori si sono ampliati a varie altre località. Nel bloccare i lavori, c’è stato un primo arresto a cui il movimento ha reagito con maturità e solidarietà. Saverio, anarchico, spesso impegnato nelle lotte, anche quelle che non sempre riscontrano l’appoggio dei grandi numeri, ha ricevuto l’affetto e la vicinanza di tutti quelli che si battono contro il gasdotto. Non ci sono buoni e cattivi, ma solo persone che si battono, pur con tutte le diversità che ognuno di noi porta con sé, per una causa comune.

Abbiamo infine parlato del corteo popolare che ci sarà il 19 maggio prossimo tra Rosta e Avigliana. La bassa valle potrebbe essere presto investita da nuovi lavori propedeutici al tav e finire per essere una discarica di smarino di rocce verdi. Prevedono la creazione di una finta collina morenica per liberarsi di milioni di metri cubi di rocce potenzialmente cancerogene.

Infine abbiamo sentito Antonio, di Mondeggi – fattoria senza padroni. Ci ha descritto il corteo nazionale di genuino clandestino previsto il 28 aprile, che vede rivendicare l’accesso alla terra, l’autodeterminazione dei territori, la lotta contro la devastazione della terra e delle terre, la svendita dei beni comuni.

Qui di seguito l’audio integrale della trasmissione del 19 aprile
Un saluto a presto!
[audio:2018-04-19-radionotav.mp3]

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trasmissiomne del 19 aprile

panorama della zad durante il tentativo di sgombero

appello processone

Appello processone: intervista all’avvocato Coletta

Appello processone a Roma

Sull’udienza di appello processone abbiamo sentito l’avvocato Coletta, del team legale No Tav

[audio:2018-04-12-coletta-appello-processone.mp3]

scarica zad

Nell’intervista spiega alcuni aspetti tecnici, anche riguardo i risarcimenti di parte civile.
Ricordiamo che tra coloro i quali saranno condannati, nonostante le pene richieste siano inferiori ai 4 anni, il rischio di carcerazione esiste per il cumulo con altre condanne.

trasmissione del 22 febbraio

trasmissione del 22 febbraio, il podcast

La trasmissione del 22 febbraio, qui riassunta, scaricabile ed ascoltabile.
Gli argomenti di oggi:

Le stime di traffico che giustificano il tav sono sbagliate

Notizia di qualche giorno, ampiamente circolata, ma non giunta all’onore delle cronache mainstream. Il governo è costretto ad affermare che le stime di traffico da sempre sbandierate per giustificare il nuovo valico internazionale, sono del tutto sbagliate. Eppure c’è chi lo dice da due decenni, difficile dire che l’errore sia un fulmine a ciel sereno.
Nonostante questo, tutte le forze di governo sono sicure: il Tav si farà lo stesso. Perché? perché sì.

Bure: attacco ai luoghi della resistenza contro il previsto sito di stoccaggio di scorie nucleari

Da stamattina Bure sotto attacco e sgombero dei resistenti nel bosco di Lejuc. decine di camionette, sfondata la porta della “casa della resistenza”. Parte la mobilitazione, per rimanere aggiornati: zad di Bure

Olimpiadi 2026: i comuni dello sci si schierano a favore. Anche Plano accoglie la proposta

Nonostante nessuno voglia più ospitare olimpiadi a casa sua, troppo costose e per niente remunerative, c’è chi ci prova ancora. I comuni della via lattea spingono ufficialmente per una candidatura, sperando di invogliare la sindaca di Torino. Per ora, oltre ai soliti noti dell’area Pd, raccolgono l’appoggio di Plano.

Bussoleno antifascista

Dopo lo show dell’arresto di Giorgio “brescia” nei locali della Credenza, appuntamenti solidali e, stasera, ampia manifestazione a Torino per stanare il candidato premier dei fascisti del 3° millennio. Collegamento con un compagno di Torino che ha partecipato all’assemblea organizzativa

Migranti e frontiere

Breve aggiornamento sulla situazione. Chiusa la sala d’aspetto della stazione, i migranti vengono spostati nelle salette a loro dedicate rendendo difficile poterci parlare. Sembra confermata la strategia della prefettura che cerca di allontanare i migranti dalla frontiera attraverso le strutture “cuscinetto” come Croce Rossa e altri intermediari.

chiudiamo con appuntamenti e iniziative a venire. a giovedì prossimo

[audio:2018-02-22-radionotav-registrazione.mp3]

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podcast del 18 gennaio

podcast del 18 gennaio

La registrazione dell’ultima trasmissione nel podcast del 18 gennaio

Contenuti:

ZAD di notre Dame de Landes: è vittoria contro l’aeroporto

Il governo francese ha deciso che il progetto di aeroporto sarà definitivamente abbandonato. Vittoria storica del movimento: lettura del loro comunicato e aggiornamento sulla situazione attuale. Il governo come contropartita chiede la liberazione immediata dell’accesso alla “zona da difendere” e pone l’ultimatum del 30 marzo per l’evacuazione della zona, dopodiché avverrà lo sgombero di forza. Approfondimento sulla questione delle terre, della loro redistribuzione, del futuro della zad, dei suoi insediamenti e progetti. Per ora l’appuntamento è per il 10 febbraio.

vetrine

Quelli che pretendono di costruire il Tav in questo momento non stanno scavando. Piuttosto si adoperano in innumerevoli iniziative sul territorio per comprarsi l’appoggio di differenti settori della valle.
Dopo la bonifica con cane anti-esplosivi, conferenza di servizi a Torino, in vista degli ultimi passaggi per l’approvazione della variante di progetto. Presenti Regione, Città metropolitana, Unione dei comuni, funzionari vari. Salbertrand ha portato varie lamentele sulla custodia dell’area da bonificare che gli è stata affidata nei pressi della stazione. Mancano i soldi…
a fare la ricognizione sull’area, la ditta del Sindaco di Gravere Nurisso.

Chiomonte: a nome del comune parla, al solito, Imprend’Oc. L’associazione di commercianti chiede soldi per valorizzare il patrimonio edilizio da destinare agli operai Tav.
Venaus chiede l’interramento del cavidotto che dovrebbe passare sul suo territorio.
Non invitati alcuni sindaci interessati dalla variante, in particolare Caprie. Il sindaco che era presente non ha titolo per parlare, perché non invitato.
Numerose le osservazioni, a cominciare dall’illuminazione del cantiere di Salbertrand, presentato come non illuminato. In verità non sarà così quando il sito diventerà di interesse strategico militare.

No TAP, aggiornamento e iniziative a Torino

Rinato il presidio no tap in mezzo agli ulivi, e recapitati altri fogli di via agli attivisti.
Iscritti nel registro degli indagati per truffa i vertici di tap. L’indagine parte dalla denuncia fatta da alcuni sindaci sull’applicazione della direttiva Seveso.
L’opposizione popolare è viva e vegeta, anzi aumenta di numero nonostante l’innalzarsi della repressione.
E’ partita una carovana su tutto il territorio italiano ripercorrendo il tracciato del metanodotto. Il no tap tour terminerà il 27 gennaio a Milano.

Strade insicure e guerra nucleare

Dalla caserma Santa Barbara, a San Siro di Milano, escono migliaia di militari ogni giorno per affiancare la Polizia, con funzioni di ordine pubblico. Durante il presidio di protesta per una volta i militari sono rimasti in caserma. Ma l’obiettivo è denunciare la normalizzazione di questa presenza, mascherata da operazione di sicurezza. La presenza costante di militari in strada serve ad abituare la popolazione a una “normalità” che è tipica delle dittature. Ma l’uso dei militari nelle operazioni civili è sempre più amesso, pensiamo al cantiere tav…
Rilancio della manifestazione nazionale a Ghedi il 20 gennaio, contro la guerra e l’armamento nucleare.

A giovedì prossimo sulle frequenze di radioblackout.org o in podcast!

[audio:2018-01-18-radionotav-registrazione.mp3]
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podcast 21 dicembre 2017 radio no tav

Podcast di giovedì 21 Dicembre

La trasmissione completa andata in onda questo giovedì, scaricabile e ascoltabile in podcast

Auguri a bassa velocità!

riassunto delle principali notizie:

serata a Gravere del tecnotavtour

Il sindaco partecipa al dibattito contestando le dichiarazioni dei tecnici. Molti i cittadini che sono intervenuti. Il sindaco non ha mancato di fare grande pubblicità a Telt ed ha dichiarato che in osservatorio l’idea di usare Cava Palli è stata bocciata. Peccato che non sia l’osservatorio il luogo dove prendere queste decisioni, che ricadono sull’amministrazione locale.
Sarà invece a Meana la prossima seduta municipale che dibatterà sull’uso di cava Palli. Vedremo cosa dice l’amministrazione dopo le serate organizzate e partecipate dalla popolazione, e dopo la petizione lanciata e firmata dalla cittadinanza

serata a Susa organizzata dagli imprenditori segusini

Una novantina le presenze tra cui Ferrentino, Tessari (il famoso commissario che indagò su Sole e Baleno), la cricca degli interessati ad “un arrivo più veloce dei turisti a Susa”: c’è ancora chi crede a Babbo Natale, evidentemente. Presenti anche figure legate a cave, trasporti, industrie varie, con sviolinate sulla globalizzazione che sì, crea anche povertà per qualcuno, ma tant’è.
Da notare che negli ultimi tempi iniziative di propaganda di questo tipo sono continue.

la consegna della linea storica ferroviaria a Telt

Come già successe per il Moncenisio, questo trasferimento permetterà alla società costruttrice del Tav di chiudere, quando vorrà, la vecchia linea. Come per altre tratte, per favorire l’alta velocità Telt potrà decidere di priorizzare la nuova linea, sempre che riuscirà a realizzarla. Il fatto tra l’altro non sarà di nessun vantaggio per gli stessi imprenditori d’alta valle che non dicono no alla nuova linea. Ci penseranno?

Una montagna di libri presenta tre nuove pubblicazioni presentate nelle prossime iniziative

Uno sulle lotte degli anni ’70, scritta da Manfredi, autore della canzone “ma chi ha detto che non c’è”, il secondo scritto da Philopat, sulla scena punk di Milano negli anni ’80.
Il terzo libro, a cura delle edizioni Tabor è la traduzione del libro della “storia incrociata delle lotte della zad e no tav”. Si chiama “contrade”, frutto dello sforzo congiunto di molte persone che lo hanno tradotto collettivamente

briser les frontières

Il racconto delle situazione attuale al confine di Bardonecchia. Una situazione che spinge molti ragazzi a “bucare” la frontiera di notte, sulla neve, in condizioni proibitive. I ragazzi che dalla stazione di Bardonecchia vanno a piedi fino al colle della scala per arrivare a Névache vengono presi dalla gendarmerie e portati al confine al Monginevro.Chiunque sia disposto a dare uno mano, per ospitare persone in caso d’emergenza, per raccogliere indumenti adatti al clima, per fare dei giri di perlustrazione, aiuto e soccorso, può farlo autonomamente passando dalla stazione stessa o mettendosi in contatto con la rete attraverso la pagina facebook.

[audio:2017-12-21-1-radionotav.mp3]
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[audio:2017-12-21-2-radionotav.mp3]
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podcast radio no tav

le notizie della settimana: podcast dell’ultima trasmissione

il podcast di giovedì 30 novembre

Questa settimana abbiamo parlato di:
arrivati a uno dei condannati i domiciliari per scontare il residuo pena del processo compressore. Diverse le novità: l’applicazione della pena è piuttosto restrittiva, soprattutto per il divieto di incontro e l’orario per la spesa molto ridotto. Inoltre si teme non verranno accettate le richieste di lavoro.

Eddi, no tav del centro sociale Askatasuna si è unita alle Ypj, unità di autodifesa delle donne, che combattono in Rojava (Kurdistan siriano). Solito articolo denigratorio sulla busiarda. A noi bastano le sue parole: “Ovunque siamo, la nostra forza sta nell’organizzare la nostra rabbia, la nostra voglia di riscatto, cambiamento e uguaglianza. Ovunque c’è violenza c’è un modo per difendersi, insieme”. Ma quale seconda vita!

Un collegamento con la compagna di Silvano, No tav che sconta 4 mesi di definitivo per essere stato trovato con un carico di maschere antigas destinate al movimento. Racconto della situazione e diverse iniziative in programma.

Chiesta la deroga per l’emissione di rumore nel cantiere di Chiomonte. Venaus scarl ha chiesto la deroga al comune, negata, rivolgendosi a quello di gravere che l’ha accettata d’accordo con Arpa. Proprio il ruolo dell’ente regionale è sotto accusa. Sopravvalutato e considerato “super partes”, è stato verificato da alcuni consiglieri comunali che
silvano i tecnici che dovevano monitorare i decibel non erano presenti negli orari e nei luoghi previsti. Quale allora l’attendibilità delle misurazioni?

in coda iniziative e appuntamenti.

[audio:2017-11-30-radionotav-registrazione.mp3]
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A giovedì prossimo con trasmissione, podcast e aggiornamenti sul sito
Ciao! Redazione@radionotav.info