trasmissione di giovedì 3 maggio

Trasmissione di giovedì 3 maggio, il podcast

la trasmissione di giovedì 3 maggio, ascoltabile in podcast.

In chiusura di trasmissione ci giunge la notizia che Théo, Bastien ed Eleonora saranno da stasera con l’obbligo di firma bigiornaliera e di residenza in Francia. Non esistono clandestini, solo ospiti di passaggio!

Frontiera

Abbiamo parlato della questione della frontiera. Una linea che divide persone simili per posizione sociale e magari usi e lingua locale, ed unisce sotto la bandiera ceti sociali diffla trasmissione di giovedì 3 maggioerenti che altrimenti non avrebbero a che fare tra loro . Proprio a questo serve il confine sulla cui “inviolabilità” sembrano inalberarsi tutti. Pensiamo alla vicenda dei gendarmi francesi a Bardonecchia, ma pensiamo soprattutto alla vicenda dei “tre di Briançon”. Non solo un attacco alla solidarietà umana che chi vive in montagna trova normale praticare, ma un attacco a chi ha osato mettere in luce la funzione della frontiera. La frontiera utile al sentimento d’unione nazionale, sotto al quale nascondere disuguaglianze, sia all’interno che all’esterno del territorio.

Cassazione

Abbiamo poi parlato della sentenza di Cassazione. Usciti dal cortile Torinese, la compattezza di magistratura, politica e polizia permette di intravedere con quale forza le forze dello stato possano operare all’unisono. Al palazzaccio della cassazione di Roma è stato fondamentalmente smantellato il teorema della procura torinese. Riguardo il concorso morale (se tiro una pietra non sono responsabile di quelli che lo fanno altrove e in altro momento), riguardo la costituzione delle parti civili (sindacati di polizia e ministeri), riguardo i riconoscimenti e i travisamenti. Tutto da rifare, quindi, con delle condanne da ricalcolare al ribasso.

ZAD

Un piccolo aggiornamento lo abbiamo fatto sulla zad. Al momento la polizia è impegnata a prendere conoscenza del territorio, con una presenza costante e capillare, intrusioni nei sentieri e vicino alle case. Rimandano per ora la prosecuzione degli abbattimenti che riprenderà probabilmente verso metà mese, quando scadrà la fase di valutazione delle domande individuali di regolarizzazione. La tattica dilatoria rischia comunque di creare piani differenti tra gli zadisti e comunque non garantisce nessuno sulla permanenza degli insediamenti abitativi.

Macron e la “Guerra civile europea”

Per telefono abbiamo contattato Sandro Moiso di Carmilla Online. Ci ha commentato un suo lungo scritto che inaugura la nuova rubrica “il movimento reale”. Fine del ‘900 e della politica parlamentare, e paragone tra la miseria del teatrino politico, in particolare quello italiano, e la “società senza stato” della zad, ma non solo, che Macron ha messo sotto attacco. Buona lettura su la nuova guerra civile europea

Mondeggi

Grazie alla presenza in studio di Federica, che ha partecipato questo fine settimana ai tre giorni di mobilitazione, abbiamo avuto un piccolo resoconto. Molte le realtà presenti non solo per difendere la fattoria senza padroni da un eventuale sgombero, per parlare di una serie di tematiche legate alla terra. Accesso alla terra, speculazione e distruzione del territorio. E poi rapporti di produzione: se fanno treni di lusso ad alta velocità ma chiudono le frontiere, in agricoltura vediamo chiaramente il perché. L’agricoltura convenzionale italiana è in gran ripresa: con la manodopera clandestina, obbligata a stare nel paese d’approdo ma clandestina, c’è una manovalanza davvero “competitiva” e “flessibile”.

l’audio è in parte tagliato perché di cattiva qualità

ciao!

[audio:2018-05-03-radionotav.mp3]

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