Tutte le tag no tav si riferiscono ad articoli pertinenti la lotta contro il treno veloce, in Valsusa, in Italia o altrove. Troverai informazioni di attualità, approfondimenti tecnici, iniziative di lotta e tutto quanto riguarda l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Torino Lione/Lyon. Troverai approfondimenti sulle altre tratte AV ma soprattutto sui cantieri in Val Susa a cominciare da quello della Clarea, a Chiomonte (TO).
Il movimento No Tav è attivo dai primi anni novanta, quando ha cominciato un immenso lavoro di informazione. Ha raggiunto considerevoli dimensioni e si è opposto alla linea Torino Lyon utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione. Negli anni ha alternato l’informazione casa per casa e paese per paese allo sciopero, alla creazione di liste civiche no tav, alle “barricate di carta” con un’opposizione fino all’ultimo cavillo su progetti e delibere, alla lotta popolare e alle grandi manifestazioni, con una presenza assidua sul territorio e nei “presidi”, con l’impedimento fisico dei sondaggi propedeutici, con l’attacco diretto alle strutture e ai mezzi dei vari cantieri.
Critical wine No tav e Presidio in Movimento vol 2
Tanti appuntamenti per i prossimi giorni: incontri con i vignaioli del circuito Critical Wine, confronto sul lavoro stagionale in vendemmia, visita ai futuri cantieri di San Didero, serenate sotto casa dei detenuti di Bussoleno.
I nuovi lavori di allargamento preludono all’inizio lavori in tutta la valle. Susa, San Didero, Salbertrand, Chiomonte e molti altri. Ditte lontane e vicine, ristoranti ed alberghi. Questa settimana un assaggio di quello che incontrerete d’ora in avanti, in campo aperto.
Nessuna pacificazione, saremo ovunque!
parte seconda
Iniziamo l’estate con il PRESIDIO IN MOVIMENTO dal 2 al 5 luglio!
Aggiornamento 24 giugno Loro: Proseguono i lavori per la passerella sul Clarea. Permetterà l’allargamento del cantiere, la posa dei jersey con griglie e il passaggio dei mezzi. Oggi scadono le 72 ore di contratto per il primo turno di operai senza uscire dal cantiere. Logistica, cambi e rifornimenti sono importanti anche per loro.
Per noi invece: Nessun tentativo di sgombero del presidio Mulini Clarea, nonostante un falso allarme notturno. Le vie di accesso sono abbastanza controllate (ma non ermetiche), da polizia (versante Dora), carabinieri (passerella Clarea), militari cacciatori (da Clarea fino pian delle Rovine), Digos a tratti (campo sportivo Giaglione).
Un tentativo di aggressione alle comunità indigene del sud del Messico, che oltre all’inquinamento economico e culturale portato dal turismo in zone di foresta ancora autonome, sposterà al sud la frontiera delle fabbriche manifatturiere ora assestate al nord, al confine con gli Stati Uniti. Una frontiera che porterà con sé le truppe che mantengono il gioco della produzione “off shore” daslla frontiera americana: sì al passaggio dei beni prodotti al prezzo della manodopera messicana, ma no al passaggio delle paghe statunitensi verso il Messico. Con l’intenzione di sostituire il traffico atlantico-pacifico transitante su Suez. L’opposizione però si preannuncia a tutto campo, anche da parte dall’essercito Zapatista. Un lungo approfondimento con il collettivo “nodo solidale”
– Un tetto per la Gravella
Nella ripartenza dei lavori fisici a Chiomonte e dintorni, c’è l’esigenza di ributtare gli occhi sul territorio, essere presenti e farsi venire delle buone idee. Per farlo è necessario avere dei luoghi d’appoggio, agili e ben posizionati, ma è necessario anche discutere sui mesi passati, sul confinamento e distanziamento sociale. Per assecondare anche questa esigenza, radionotav insieme ad altri propone la costruzione di una tettoia in Gravella, insieme a qualche giorno di incontro e discussione. I dettagli verranno presto divulgati. Le date? Dal 2 al 5 luglio, cominciando con una trasmissione radio “live in the wood”.
– Espropri
Lo svincolo sitaf di Giaglione per l’accesso al nuovo cantiere batte un ultimo colpo con l’avviso di esproprio. Settimana scorsa i paletti che erano stati individuati da No Tav in visita. Se siete comproprietari, scrivete a espropri(at)notavtorino.org
– Oulx-Claviere: cambio dei flussi migranti e operazione dei carabinieri con 14 divieti di dimora
Ieri risveglio fastidioso per chi pratica solidarietà con i migranti e lotta contro i dispositivi di frontiera. Paventando futuri sgomberi della casa cantoniera di Oulx, che dà ospitalità ai migranti di passaggio, sono stati affibbiati fogli di via da Oulx, Cesana, Claviere e, guardacaso, anche a Salbertrand (che non è in frontiera ma ci devono fare un cantiere tav…). E d’altra parte l’operazione è dichiaratamente preventiva. Da notare, sono usate le nuove norme che rendono l’occupazione di stabili passibile di misura cautelare, fatto inedito finora
– Capitol Hill: una nuova “libera repubblica”
Gioiamo per le notizie che arrivano dal cuore dell’impero, dove le rivolte dovute alle violenze poliziesche e all’omicidio di goerge floyd sono sfociate nella creazione di una zona autonoma e liberata a Seattle, con la creazione di barricate in 6 isolati del quartiere e forme di autodifesa organizzata. Anche a Portland qualcosa si muove. Auguri dalla redazione!
qui sotto, il volantino che il movimento no tav ha scritto in solidarietà alle popolazioni indigene del Sud del Messico
Buone notizie dal cantiere Tav di Chiomonte: pare infatti che la sua espansione sia stata fortemente rallentata impedendo di tagliare gli alberi intorno al perimetro.
Secondo le fonti sarebbero state posizionate schegge di metallo nel bosco intorno, per impedirne l’abbattimento. I lavori che dovevano essere completati entro metà marzo sarebbero fermi. L’idea di deportare farfalla e pianta nutrice per questa primavera così salterebbe all’anno prossimo. Se gli studi e le prescrizioni ambientali non fossero uno scherzo, l’espansione del cantiere dovrebbe aspettare l’anno prossimo. Ma è come credere che gli asini volano.
Secondo il progetto pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente, era prevista la costruzione di dieci aree deforestate di 20 metri quadri unite da corridoi diradati di circa 10m. Lo studio è stato curato dall’università di biologia di Torino (prof. Bonelli), il taglio doveva essere completato dal Consorzio Forestale Alta Valle Susa (Ing. Dotta), deputato alla tutela ambientale dai Comuni. I terreni sono tutti comunali e nessuna comunicazione è stata data dal sindaco di Giaglione (Marco Rey), a capo di una lista sedicente “contraria all’opera”.
In questi giorni sono all’opera alcuni ricercatori che stanno posizionando trappole a feromoni nel prospettato corridoio ecologico, le cui mappe sono state pubblicate sul ministero
I lavori, che dovevano essere conclusi in tempo con la fine dell’epoca di taglio del bosco, (15 marzo), in tempo per lo sfarfallamento dei bruchi (inizio primavera), in tempo per il trapianto dei bulbi di Aristolochia (ora già in fiore), non sono stati conclusi.
In tempi di “state a casa”, dopo la delusione degli apritori di scatolette e l’inefficacia dei meccanismi istituzionali e di garanzia, il movimento sembra aver rimesso gli scarponi.
Il corridoio dove verranno tagliati gli alberi. FONTE: ministero dell’ambiente
L’area interessata dai tagli è quella retinata in giallo, un’area franosa di proprietà comunale. Il corridoio (serpentone verde) si interrompe ben distante dall’area di riproduzione della farfalla (poligono rosso), poco mobile a loro stessa detta. Probabilmente questo ha facilitato e accelerato la procedura, non dovendo chiedere permessi o espropri.Grazie e buon lavoro!
Ipotesi allargamento del cantiere: date, dati, dubbi
Nella puntata odierna apriamo con un approfondimento sul possibile allargamento del cantiere: nessuna certezza, alcune informazioni e ipotesi.
Sempre nella puntata di giovedì 17 Ottobre
– Espropri in Clarea: barricate di carta. Trovate la modulistica scrivendo a espropri@notavtorino.org
-Aderenze pericolose: affinità tra Moretti, ex a.d. di Ferrovie dello Stato, e la neo ministra di infrastrutture e trasporti De Micheli
-“Oggi paga Monti”: ordine di carcerazione per parecchi partecipanti all’iniziativa “caselli liberi” del 3 marzo 2012. Che fare sarà discusso in un coordinamento prossimo
-requisiti morali: il prefetto toglie altri permessi di guida con atto amministrativo, anche in assenza di reato. Piccolo punto sul ritiro delle patenti, pena accessoria e extra-giudiziaria ormai comune.
-“via dalla città” presentazione del libro e discussione all’edera occupata. Sarà presente l’autore
Notizie varie: Carcere delle Vallette, ai domiciliari sei agenti sospettati di torture ai detenuti. Autostrada per Torino chiusa dal 21 al 25 dalle 21:30 alle 5:00 nel tratto Oulx-Susa.Prove di nazismo: retata sul tram 4 a Torino: stesi a terra “sospetti pusher” da una squadra di 20 agenti. Torino: la 5 stelle Amore propone una targa per le bici contro i ciclisti indisciplinati…e altro ancora
Iniziative informative a Mompantero (qui pagina fb) e Almese
Polentata a S.Didero domenica 20 ore 13:00
Allargamento del cantiere…sappiamo quando sarà?
La data rimarrà segreta fino all’ultimo. Starà a noi sospettare bene. Ad oggi possiamo dire che:
gli espropri non sono cominciati, anzi non tutti i proprietari hanno ricevuto la richiesta di cessione bonaria, che li precede
la data del 20 Ottobre, secondo alcuni tecnici, ha più un valore formale che sul campo: si tratterebbe di una scadenza legata all’affido dei lavori di scavo che prescinde dal movimento di paletti
ad oggi non sono segnalati movimenti di truppe o di cantiere
per quanto riguarda gli operai, non si parla di assunzioni prima di due-tre mesi
l’allargamento deve avvalersi della passerella pronta al lato del Clarea, ma per posarla è obbligatoria la presenza di una enorme GRU fissa che al momento non è presente sul luogo
le massicciate dove deve poggiare la passerella vanno alzate
Però:
non sarebbe la prima volta che anticipano il posizionamento di reti all’esproprio legale
truppe ed operai si possono muovere all’ultimo e con discrezione
l’allargamento è affidato a un consorzio di imprese capeggiato da F2 che lo possono realizzare con i propri operai
la scadenza della domanda di posa della passerella è a giorni (richiesta il 15/10/2018, validità 12 mesi), dopodiché scade. E’ nel lor interesse farlo prima ma NON sono autorizzati (punti 5 e 6).
quindi non sarebbero né pronti né autorizzati, ma sappiamo come è andata al precedente allargamento, che hanno eseguito ugualmente manu militari.
qui, un precedente post sulle ditte coinvolte: forse possono dare indicazioni utili sul “quando”
qui di seguito potete ascoltare o scaricare la trasmissione:
La situazione del movimento contro il tav nei paesi baschi: nuovi progetti e nuove mobilitazioni
In visita in Val di Susa in occasione del festival alta felicità, una delegazione no tav dai paesi baschi è venuta in studio per parlare dei nuovi progetti di collegamento tra la Navarra, la Y basca e le altre regioni.
Un po’ di storia del movimento, lo stato dei lavori, le varie alternative.
Le mobilitazioni a venire in un quadro politico molto differente da qualche anno fa.
Per “mini tav” si intende la proposta salviniana (ma non è una novità) di realizzare il tunnel di base senza la stazione internazionale di Susa e senza il tunnel Avigliana-Rivoli. Cioè l’opera intera (il tunnel) con qualche dettaglio in meno.
Quale è la proposta alternativa di alcune amministrazioni locali?
L’amministrazione di Venaus ha proposto alle amministrazioni della Valle e ai ministeri competenti lo scavo di un secondo tunnel ferroviario del Frejus. Un raddoppiamento della linea storica, con una tratta ipotetica tra l’Alta Valle e Modane. Idea che non viene dal coordinamento dei comitati, dal movimento, ma da alcuni amministratori. E’ stata accolta dal vicesegretario all’economia, la 5 stelle Laura Castelli.
Perché la proposta ha riscosso attenzione da giornali e politici?
Questa proposta, del tutto politica ma senza basi tecniche, non interessa ai fautori dell’opera, che non hanno nessun interesse per un’opera di pochi chilometri. Dall’altra, non interessa neanche al movimento no tav, che si è sempre schierato per l’opzione zero: no a nuovi tunnel (dannosi per la salute, il problema amianto rimane), sì alla messa in sicurezza del vecchio tunnel (già avvenuta ma migliorabile), ripensare il modello di sviluppo che abbisogna di infrastrutture sempre più grande e veloci.
Interessa invece al partito di governo 5 stelle. Internamente per questioni di equilibri loro, e come governo per trafficare e dar l’impressione che qualcosa stanno facendo. Finirà in nulla, finché, come per Tap e trivelle, potranno dire “ormai è troppo tardi”.
Opzione zero
Il movimento no tav rimane sulla posizione dell’opzione zero. Per quanto sia possibile, e si deve, migliorare la sicurezza del tunnel esistente, questa proposta serve solo a dare l’impressione che il movimento no tav sia disposto a cedere, e passare dal no tav al come tav. Ovviamente non è così.
Nel movimento ormai non si mormora più, e anche se ormai la frittata è fatta, molti riconoscono che non solo non ci sono governi amici, ma neanche partiti amici. E che con il decreto sicurezza, bis e non bis, sarà più oneroso riprendere la lotta e bloccare i cantieri. Ma questa sarà la strada: lotta alla inevitabile apertura dei cantieri, presto o tardi. Con buona pace di chi ha creduto nei 5 stelle.
Appalti e cantieri
Sia detto con le dovute precauzioni, il cronoprogramma dovrebbe essere questo: inizio settembre partenza degli appalti. Dodici mesi per assegnare i lavori. Settembre 2020 partenza cantieri. Ma non si escludono colpi di mano precedenti, spianamenti di aree e opere propedeutiche. I piani regolatori di comuni sedicenti no tav lo permettono già, d’altra parte.
No tav e lavoro: 1 maggio, Taranto e l’Ilva. Divieto prefettizia di accesso alla Clarea, valutazione del corteo di Roma. Iniziative a Meana e Cels ricordando “la battaglia della ferrovia” del 1943 e via crucis notturna in Clarea
La trasmissione completa di giovedì 11 aprile. Il tema del lavoro irrompe nel dibattito. Mentre i sindacati padronali manifestano con le madamine “sì tav subito”, un altro operaio muore nei cantieri del terzo valico.
I ragazzi del friday4future stanno di qua o di là? In vista della loro prima assemblea nazionale li abbiamo visti sia a roma nella marcia contro il clima e le grandi opere, sia a Torino con le “madamine”.
Mentre a Torino insieme al 1 maggio, dove tradizionalmente i sindacati padronali vengono contestati, i lavoratori atipici si organizzano autonomamente: “da soli vince il padrone“.
Intanto il nuovo questore, parlando di anni 70, ordine pubblico e inspiegabili solidarietà, appoggia una nuova ordinanza prefettizia di divieto di transito in Clarea dalle 20 alle 7 fino al 30 settembre. Ma domani ci sarà la prima iniziativa a infrangerla: la via crucis organizzata dai Cattolici per la vita della Valle.
Sarà invece dai Martinetti di S. Giorio fino a Meana la passeggiata sui luoghi della “battaglia della ferrovia” che nel ’43-’44 vide compiersi numerosi atti di sabotaggio alla linea ferroviaria utilizzata dai Nazi-Fascisti. Il libro che narra queste vicende, sarà presentato presso l’Associazione Clapìe a Cels giovedì 18 aprile