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ancora a Chiomonte

ancora a chiomonte: corteo per le vie del paese

Il movimento no tav indice una manifestazione per le strade del paese simbolo finora dell’opera

Con la variante del progetto si torna ancora a Chiomonte: ancora perché ancora a Chiomonte saremo con gli occhi fissi sul cantiere, non più esplorativo, provvisorio, ma definitivo e ancora a Chiomonte perché ancora le scelte militari e di difesa dell’ordine pubblico riportano questo fortino ben difeso al centro dei lavori definitivi. Poco importa che sia il peggior luogo dove tentare di scavare un tunnel di 54 chilometri: é il ministero dell’interno che sceglie il campo di battaglia. Se quindi scelgono dove fare l’opera in base alla sua difendibilità, ci chiediamo come pensano di progredire coi lavori già che, a Chiomonte, non hanno lo spazio per farlo. E quindi via al valzer dei camion e dei treni su e giù con lo smarino per la valle. Via a nuovi esprori e al prevedibile diffondersi della contestazione. Via ai luoghi di lavorazione e selezione di materiale (Salbertrand), ai siti di stoccaggio (Caprie), con rischi, e malumori, che non riguardano solo più i no tav. Per quanto vorrebbero nascondersi, dovranno fare i conti di nuovo con un’intera valle, e non col solo cantiere della Clarea.

Serate informative: si aprono scenari in Alta Valle

In queste settimane si sono moltiplicate le serate informative nei vari paesi dell’Alta Valle. Il momento è proficuo per dare voce alle istanze del no, ora che anche le amministrazioni compiacenti cominciano a vedere gli effetti negativi dell’opera, apparsa improvvisamente in Alta Valle. Ad una di queste serate, memorabile il sindaco convinto che il Tav porti lavoro per qualche anno: le infrastrutture favoriscono i gruppi economici capaci di competere sul mercato, non di certo i piccoli paesi, il cui spopolamento è causato da queste opere e dall’assetto dell’economia globale che le richiede. Auguri.

Corteo “ancora a Chiomonte”

Il corteo partirà domenica 24 settembre nei pressi della stazione di Chiomonte, passerà per le vie del paese e dal presidio Gravella, vicino al Cancello della centrale elettrica. Terminerà infine nei pressi dei nuovi murali che saranno dipinti in quei giorni durante l’evento “Wall Susa”. Percorso, parole d’ordine e contenuti della manifestazione saranno presto pubblicati dai canali soliti di movimento, nel frattempo ci saranno ancora alcuni incontri organizzativi per definire meglio i contorni della giornata e dividersi il lavoro.

Ascolta l’intervista a uno dei promotori:

[audio:2017-09-07-ancora-chiomonte.mp3]

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Lettera ai No tav da Maurizio Alfieri, detenuto in lotta

Riceviamo un messaggio da Maurizio Alfieri, detenuto in lotta rimasto per due anni con la censura della posta che gli ha impedito ogni contatto con chi gli era vicino. “quando ero nel carcere milanese di Opera ho preso 15 giorni di isolamento per sventolare il foulard no tav, in solidarietà a voi che manifestavate”. Questo è quello che ci racconta ora che è stato trasferito e, per il momento, può comunicare con l’esterno.

qui la lettura del suo messaggio:

[audio:2017-05-25-maurizio-alfieri.mp3]
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La storia di ieri, di oggi e di domani

Una intervista a Sandro Moiso che raffronta due eventi distanti tra loro, le elezioni francesi e la manifestazione No Tav del 6 maggio. Nella sua analisi, il capitale internazionale travalica le funzioni dello Stato nazionale, i suoi confini e i suoi governi scontrandosi con due forme di opposizione contrarie tra loro: il vecchio nazionalismo di ieri o il populismo di oggi (come quello della Le Pen), e dall’altra nuove aggregazioni di resistenza dal basso, come si è visto nella marcia del 6 maggio dove hanno sfilato uniti No Tav, No Tap, “terre dei fuochi” e terremotati in quello che Moiso chiama un “nuovo internazionalismo” non partitico ma tra persone che lottano

[audio:2017-05-25-moiso-storia-ieri-oggi-domani.mp3]
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Voci dal corteo#4: Brigate di solidarietà attiva

Qual’é la situazione nel “cratere” del sisma in centro italia? Le bsa ci raccontano delle 25 casette sorteggiate a fronte di una situazione di necessità diffusa, la macerie ancora lì, la popolazione deportata negli alberghi della costa, nel tentativo di svuotare questo territorio periferico. Ci parlano anche di autorganizzazione, delle prime reti di reciproco aiuto tra gli abitanti,dell’attivazione di gruppi di acquisto solidale dei prodotti di amatrice e dintorni, del tentativo di mantenere l’unità e la permanenza sul luogo, fatto legato soprattutto all’agricoltura, attività principale della zona. Amatrice 2.0 è l’associazione dei giovani che stanno resistendo sul territorio, presenti al corteo consapevoli che bisogna aiutarsi da soli e non sperare inutilmente negli aiuti di governo. C’è un disegno politico nello svuotamento del territorio, che vale solo quando interessante per la costruzione in cemento (come il ristorante costruito invece delle case, o le scuole in legno costruite dalla regione trentino, che verranno abbattute per far posto a costruzioni in cemento targate Marchionne), o per le zone di interesse turistico (vedesi Norcia), ma non dove c’è una popolazione radicata al territorio e all’agricoltura. Un disegno per nulla diverso a quello delle altre montagne italiane: il terremoto è una manna per accelerare il processo di svuotamento e sfruttamento della montagna. E proprio qui dovrà passare il gasdotto Tap…

[audio:corteo_bsa.mp3]
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Speciale manifestazione 6 maggio

Radio NoTAV! sarà presente al corteo del 6 maggio con un “salotto ambulante” da cui trasmetterà per tutta la durata del corteo. Siete tutti e tutte invitati a raggiungerci, la redazione sarà felice di condividere con voi riflessioni, domande, proposte che verranno amplificate e diffuse in Fm nell’area del corteo sulle consuete frequenze.
Con la collaborazione di Radiocane.info e RadioClaxon, la radio della Zad di Notre Dame de Landes.

NO TAV ANCORA IN MARCIA

Il movimento NO TAV chiama a raccolta per l’ennesima volta i suoi attivisti e simpatizzanti per ribadire la voglia di esserci oggi come allora e in futuro per difendere la valle dai possibili nuovi cantieri. Sabato 6 maggio ritrovo a Bussoleno alle 13.00 per sfilare in direzione S.Didero.
È possibile ascoltare un intervento di Alberto Perino ai microfoni di Blackout durante la mattinata informativa cliccando a questo link

C’eravamo, ci siamo e ci saremo! Corteo notav 6 maggio!


8 marzo, nonunadimeno: la cura della terra non spetta solo alle donne!

Il percorso internazionale “nonunadimeno” rilancia le mobilitazioni per l’otto marzo, ribadendo non solo la necessità di combattere la violenza maschile sulle donne, ma affrontando tutti i nodi critici posti dalla nostra società patriarcale.
In questo primo audio affrontiamo il tema della cura, che non è solo quella che la società delega alle donne per quanto riguarda casa e famiglia, ma riguarda la riproduzione in senso ampio, quindi anche quella della terra e della natura in generale.

[audio:2017-03-09_nonunadimeno_cura_della_terra.mp3]
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In questo secondo audio la descrizione della giornata di lotta, che è iniziata al mattino, prima del corteo, con uno sciopero generale dalla produzione, dalla riproduzione e dal lavoro di cura, con un picchetto presso una farmacia di Torino che si rifiuta di fornire la cosiddetta “pillola del giorno dopo”, blocchi stradali e solidarietà a delle lavoratrici Auchan licenziate perché in lotta contro il peggioramento degli orari di lavoro con un part-time spezzatino

[audio:2017-03-09_nonunadimeno_torino.mp3]
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La violenza maschile sulle donne è ciò che ha unificato le tante anime che hanno partecipato al corteo, per questo l’invito chiedeva che non venissero portate bandiere, perché il tema della giornata rimanesse chiaro e in primo piano. Quali sono i motivi di questa scelta e come è maturata?

[audio:2017-03-09_nonunadimeno_bandiere.mp3]
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