Blu e il movimento no tav ritoccano il murale alla centrale di Chiomonte
Sono tre anni che esponiamo le nostre opere al cantiere TAV di Chiomonte, ma i nostri esigenti critici non si accontentano mai… dopo una severa bocciatura del Tribunale di Torino per imbrattamento aggravato, visto che non è stato apprezzato tentiamo un esame di riparazione al murale che abbiamo dipinto insieme l’anno scorso, speriamo di non essere rimandati a settembre…
Il murale al cancello del cantiere di Chiomonte denuncia una cosa semplice, basta guardarlo: Il TAV, come molte altre “grandi opere”, si fa per interessi economici, a costo di piegare sotto di sé persone, paesi, boschi e montagne.
Mentre nel cantiere viene ultimato il primo tunnel esplorativo, il territorio viene devastato con scavi, detriti e passaggio di camion, chi ci vive viene esposto al rischio amianto e al rumore, mentre vengono espropriate case e terreni per riversare milioni di metri cubi di cemento e altri residui di lavorazione, le autorità ci condannano per imbrattamento.
Quello che è sotto gli occhi di tutti, non vogliono che venga rappresentato.
Coloro che ci condannano per l’imbrattamento di un muro a ridosso di un checkpoint militare, sono coloro che lucrano sulla devastazione del territorio.
Compromettono la vita futura di tutti noi, ma si definiscono “il progresso”. Prosciugano l’acqua e devastano i terreni coltivati, ma con ipotetiche compensazioni dicono di “valorizzare il territorio”. Trasformano i vigneti in discariche, ma “promuovono” i vini locali.
Credono che grazie al denaro abbiano il potere di modificare la realtà e vorrebbero farsi dipingere come paladini di un futuro prospero.
Ma non è così che noi li vediamo, il loro vero volto è quello disegnato su quei muri
prima e dopo
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Un pensiero su “Bocciati in educazione artistica”