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grani antichi

Grani antichi, agricoltura contadina o ecobusinnes

cosa significa grani antichi e quali distinzioni fare?

In occasione della festa della trebbiatura organizzata da genuino valsusino, abbiamo sentito Roberto Schellino autore fra l’altro di “mille contadini, storia corale delle campagne”. Coltivatore, studioso e conservatore di vecchie varietà locali ci dice: non basta seminare grani antichi per essere alternativi al sistema in cui viviamo. Abbiamo approfondito la questione partendo dal termine stesso “grani antichi”, un termine che non dice nulla, se non che si tratta di varietà non più annoverate tra quelle attualmente in commercio, ma poco distingue le loro caratteristiche. meglio parlare di varietà locali, selezioni non varietali, contadine, con le loro specificità agronomiche e nutrizionali. abbiamo poi accennato il problema di creare una filiera veramente esterna al mercato neoliberista e non un prodotto di alta gamma dai prezzi irraggiungibili

[audio:2017-07-20-grani-antichi.mp3]
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altri articoli su agricoltura

trasmissione di giovedì 13 luglio

Presentata in ministero la variante del progetto Tav Torino-Lione, ci sono 60 giorni per presentare osservazioni. Al telefono con noi Luca Giunti spiega per sommi capi il progetto che consta di migliaia di pagine ancora da scartabellare. Essenzialmente si tratta della nota richiesta di sopostare definitivamente in Clarea il cantiere di scavo del tunnel di base, con ciò che comporta anche per gli altri siti di Valle a cominciare da Chiomonte, Giaglione, Salbertrand e poi Caprie, Susa, S. Didero, Bussoleno ecc.
Intanto i sindacati degli operai del cantiere minacciano mobilitazione per la fine dei lavori attuali.
Abbiamo poi parlato di Bure approfittando della presenza in questi giorni di alcuni partecipanti all’opposizione antinucleare del luogo destinato ad accogliere sottoterra i rifiuti delle centrali francesi.
In chiusura lunga serie di appuntamenti per i giorni a venire.
A giovedì prossimo!

[audio:2017-07-13-radionotav-registrazione.mp3]
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variante di progetto del cantiere

Variante di progetto del cantiere TAV presentata Chiomonte

La variante di progetto del cantiere è stata presentata da pochi giorni. Farà di Chiomonte lo snodo centrale dello scavo del tunnel di base in maniera permanente e definitiva. 60 giorni di tempo per presentare le osservazioni.

Luca Giunti della commissione tecnica sta leggendo per noi la variante di progetto del cantiere avanzata da Telt. è previsto:

  • l’allargamento del cantiere verso Giaglione (sotto al borgo Clarea) e verso via Avanà (Colombera inclusa).
  • la costruzione di due nuovi svincoli autostradali (operazioni che potranno partire in autunno, previste per il 2018 e realizzabili sulla carta in due anni e mezzo).
  • spostamento dell’autoporto di Susa a S.Didero. Successivamente potranno iniziare le opere di scavo dalla Clarea in un secondo tunnel parallelo a quello geognostico. Le operazioni avverranno inizialmente con tecniche tradizionali e poi con fresa rotante. La fresa definitiva inizierà a scavare dopo 3 chilometri all’interno della montagna.
  • Lo smarino andrà via camion a Salbertrand (ufficialmente via autostrada) dove sarà allestita un’enorme area di smistamento e lavorazione delle terre. Qui avverrà la preparazione dei conci e il caricamento dei treni che trasporteranno le rocce di scavo via ferrovia a Caprie e Torrazza Piemonte.
  • Tempi previsti: infiniti. le grandi opere devono durare: più sono diluite nel tempo, più si guadagna.

Al telefono con noi Luca Giunti, della commissione tecnica No tav

[audio:2017-07-13-giunti-presentazione-variante.mp3]

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qui una precedente intervista rilasciata da Alberto Poggio del team tecnico no tav sul futuro delle opere in valle

per conoscere, promuovere o organizzare incontri con i tecnici no tav: TecNoTav Tour

Bure: resistenza antinucleare contro l’interramento delle scorie

A Bure, in Francia, l’Andra ha individuato un possibile luogo di interramento delle scorie nucleari. Ad opporsi da anni gli abitanti del paese, le associazioni ambientaliste e diversi militanti accorsi sulla zona per viverci e opporsi al progetto. Da un anno ormai è stato occupato un bosco di 220 ettari dove Andra vorrebbe fare delle prospezioni geologiche per farsi approvare il progetto di interramento.
In studio con noi due militanti del luogo che ci invitano alle prossime iniziative dall’11 al 13 agosto, a cui seguirà una manifestazione di massa contro il progetto.
Tra casa delle resistenza, case sugli alberi e a terra, altre abitazioni, il tentativo di creare, insieme alla lotta, un esperimento di vita che si oppone al nucleare e alla sua supposta necessità

[audio:2017-07-13-bure.mp3]
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sito di riferimento degli oppositori di Bure

il blog degli occupanti

video sulla rioccupazione del bosco di bure l’anno scorso

Cantiere No tap: espiantati gli ultimi ulivi

Nei giorni scorsi con l’ennesimo blitz notturno i presidianti no tap hanno visto arrivare le ditte dedite all’espianto degli ulivi per fare posto al cantiere Tap. Non potendo opporsi numericamente al cancello del futuro cantiere i no tap bloccano i mezzi in vari altri punti della viabilità, anche ingombrando la strada con barricate improvvisate. Nel via vai diversi mezzi e attrezzature dei devastatori si trovano danneggiate. Finisce, così dicono, la “fase zero”, cioè la preparazione del nudo terreno che dovrà ospitare il cantiere da Ottobre in poi. Non potendosi però fidare di quanto dichiarato dalla controparte, si tiene alta l’attenzione e la vigilanza per prevenire le opere accessorie: strade d’accesso, allestimento del cantiere, eccetera. Così continua la presenza al presidio, con un po’ di consapevolezza in più, pronti a intervenire in ogni momento.

[audio:2017-07-06-notap-fine-fase-zero.mp3]

recuperando el paraiso

Al telefono con noi Rafael di SubVersiones, uno degli autori del documentario che sarà presentato venerdì 9 alle 21:30 al presidio di Venaus. Aspettando l’incontro, tratteggia per noi la descrizione della lotta che la comunità autonoma di Ostula, Messico, deve affrontare per difendersi dalle organizzazioni che si contendono il territorio (Stato, polizia, paramilitari, narcos). L’autodifesa come base per pensare la possibilità stessa della resistenza, in un territorio che vede il traffico e la produzione di droga ma anche la tratta di esseri umani o le produzioni nocive. La speranza, che sorge dalla possibilità di sapersi difendere dalle forze avverse alleate tra loro in nome del profitto.

[audio:2017-07-06-Ostula.mp3]

registrazione del 6 luglio 2017

in trasmissione oggi parlando di:
#libertà di movimento, giornata indetta per sabato 8 per raggiungere la Clarea da Venaus
#Savio: licenziamenti e delocalizzazioni. L’onda lunga della globalizzazione di cui le infrasatrutture sono l’ossatura
#recuperando el paraiso, documentario che sarà proiettato venerdì 9 a Venaus sulla lotta della comunità autonoma e autodifesa di Ostula, Messico
#No tap: ultimi espianti di olivi, la “fase 0” è terminata, ora il cantiere può essere allestito. Diretta da Lecce, racconto della notte di resistenza e alcune note sulla maturazione del movimento.

[audio:2017-07-06-radionotav-regidtrazione.mp3]
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