campeggio no tav in trentino

Campeggio NO TAV in Trentino – presidio acquaviva

Al via il quinto campeggio contro il tunnel del Brennero

Il progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità in Trentino cambia aspetto. O almeno così vorrebbero far credere. In tempi di “ristrettezze economiche” (ma non per tutti, ovviamente), il progetto viene spacchettato e diviso in lotti, senza però cambiare nella sostanza. Questo ne facilita l’approvazione, sia legale che mediatica. Fatto sta che a breve proprio la zona della cintura di Trento verrà coinvolta dai primi sondaggi. Proprio qui si trova il presidio no tav Acquaviva, su un terreno collettivo che sarebbe teatro dei lavori

il campeggio

L’incontro si svolgerà l’1,2,3 settembre al presidio, vicino Mattarello sulla statale 12. Portare tenda e sacco a pelo, nonché attrezzatura per campeggiare anche in caso di maltempo. I tavoli tematici saranno la mattina del sabato, a cui seguirà un confronto tutti insieme nel primo pomeriggio. La domenica mattina si svolgerà una camminata per i luoghi coinvolti da sondaggi e lavori, e al pomeriggio un confronto tra lotte, tra cui quella no tav, no tap e contro il vallo tomo di Mori.

qui trovate il programma completo del campeggio No TAV in Trentino

potete ascoltare le ultime novità no tav dal trentino qui di seguito:

[audio:2017-08-31-5-campeggio-brennero.mp3]

scarica qui

proroga delle osservazioni alla variante di progetto

Proroga delle osservazioni alla variante di progetto

Movimenti in alta valle

L’unione dei Comuni ha recentemente approvato all’unanimità una mozione interrogativa sull’impatto dei lavori tav sul territorio. Tra le varie cose richieste, la proroga delle osservazioni alla variante di progetto al 30 novembre. Questa presa di posizione collettiva stride con le scelte fatte dai singoli sindaci anche successivamente. Salbertrand, Giaglione e precedentemente anche Chiomonte, hanno richiesto la proroga solo fino al 30 settembre. Perchè?

Turismo e compensazioni

Gli interessi delle varie amministrazioni sul territorio non coincidono. A parte il comune interesse a non sfigurare davanti agli elettori, i paesi colpiti direttamente dall’opera puntano a qualche spicciolo in più nel piatto delle compensazioni. Ma i paesi d’alta valle che non verranno investiti direttamente dall’opera, potranno essere menomati nella loro attività principale: il turismo. Sì perché, anche loro lo sanno, cantieri e movimentazione terra vuol dire strade difficili da percorrere.

Proroghe e lavori

Nonostante gli appalti da fare e la proroga delle osservazioni alla variante di progetto, i lavori vanno avanti. Si completano gli ultimi dettagli al tunnel Maddalena 1, si svuota e prepara il cantiere alla prossima fase. Ma, ora, il nuovo cantiere investirà comuni precedentemente meno toccati dall’opera: staremo a vedere se avranno un tardivo moto d’orgoglio

Serata a Salbertrand

Nell’ottica di questi nuovi equilibri, anche grazie alla mozione di minoranza firmata da tutti i sindaci, ora forse sarà meno difficile parlare di Tav in alta valle. Questa sera un primo incontro a Salbertrand alle 21:00. Il momento è favorevole per tornare a fare informazione in questo territorio.

Ascolta la telefonata con Monica, del comitato di Giaglione e consigliera di minoranza, promotrice della mozione firmata da tutti i sindaci:

[audio:2017-08-31-proroga-osservazioni.mp3]

scarica qui

Colle della scala migranti

cadono inseguiti dalla polizia sul Colle della Scala

Una notte qualsiasi al Colle della Scala…

Abbiamo ricevuto notizia di un inseguimento sul confine italo-francese. La notte di venerdì 18 agosto la polizia di frontiera nel tentativo di impedire il passaggio a due migranti ne ha provocato la fuga e la caduta da una falesia, con un volo di quaranta metri.  Gli agenti scesi di corsa dall’auto d’ordinanza hanno inseguito i ragazzi nel buio. Entrambi sono finiti in ospedale, uno a Briançon e l’altro, in gravi condizioni, a Grénoble.

Frontiere, controlli, collegamenti

Sono parecchi mesi che la Francia vigila i confini, anche quelli minori e i sentieri. Decine di “sans-papiers” passano il Monginevro e il Colle della Scala cercando di raggiungere la Francia, Calais o altri paesi del nord Europa ma vengono rimpatriati o respinti verso l’Italia.  Da qualche settimana anche l’Italia ha piazzato i militari lungo il confine di Stato. Questo è lo specchio del tav: sì ai treni di lusso che collegano i centri economici, sì a nuovi rapidi trasporti transfrontalieri per le merci, ma polizia, filo spinato, carceri e rimpatri a chi non ha un pezzo di carta in mano.

Chez Marcel: la casa di accoglienza per migranti a Briançon

Intanto a Briançon da tempo è stata occupata una casa per l’accoglienza e l’accompagnamento dei migranti che quotidianamente seguono la via dell’esilio sulle nostre montagne. La casa si trova al 20 di via Puy St-Pierre: ha bisogno di sostegno e di una mano per completare i lavori di riabilitazione.

La situazione a Bardonecchia

La frontiera è ormai sigillata come già a Ventimiglia. Il commissariato di polizia locale invoca ulteriori rinforzi, mentre il tunnel del Frejus è presidiato dagli Alpini mitra in mano. I treni regionali da Torino sono battuti in cerca dei migranti che non cercano di passare da Como-Chiasso, dal Brennero o da Ventimiglia. Progressivamente tra deliri securitari e campagne elettorali, la situazione è destinata a peggiorare. Fosse anche solo per un briciolo di umanità, se ancora qualcuno ce ne ha,  è il caso di occuparsi del ritorno del filo spinato sulle nostre montagne, di cui non ci libereremo in fretta.

Gli altri articoli di radio no tav su frontiere e migranti sono qui

no tav podcast

Podcast della trasmissione di giovedì 24 agosto

registrazione della puntata odierna di radio no tav:
[audio:2017-08-24-radionotav-registrazione-mp3.mp3]
riassunto degli argomenti che trovate nel podcast:
  • Barricate di carta: la minoranza dell’unione dei comuni riesce a far approvare da tutti i sindaci di valle una mozione interrogativa sul nuovo progetto Telt. Finalmente il tema Tav sbarca anche in alta valle e le amministrazioni sono costrette a darne conto alla cittadinanza. L’approvazione è d’obbligo fronte all’opinione pubblica e chissà potrà servire a contare un po’ di più nell’elemosinare qualche compensazione. Starà al movimento no tav approfittare dell’occasione per rilanciare il dibattito anche nei comuni più freddi.
  • Telt si trova a rispondere all’unione dei comuni e lo fa con una lettere di Virano. Rassicurazioni sulla salute, sull’occupazione, sul futuro dei collegamenti ferroviari internazionali, sulla viabilità autostradale e ordinaria
  • Telt convoca una gara d’appalto per la stesura di un dossier da presentare al governo francese. Sul banco la solita propaganda scientifica: previsioni di traffico, riduzione dei gas serra, costi e cronoprogramma.
  • Il governo francese fa trapelare un eventuale ripensamento della politica dei trasporti, tav in primis. In vista del prossimo incontro bilaterale,  un tema così caro al governo italiano sarà buona merce di scambio per altri interessi più sacrificabili.
  • 16 settembre, Venaus borgata 8 dicembre: il movimento organizza un “alter vertice” momento di incontro dedicato a “partecipazione e lotta, usare l’esistente, realizzare mobilità alternativa”
  • scade il termine di presentazione per le osservazioni alla variante di progetto. I tecnici sono al lavoro ma chiunque può presentare le proprie.
  • Manifestazione no tav a Chiomonte. Il 24 settembre il movimento sfilerà per le vie del paese, inaugurando un autunno nuovamente per strade e piazze. Ancora da stabilire contenuti e tono del corteo, a due passi dal cantiere che si prepara a diventare il cantiere principale dell’opera Tav in Valle.
e ancora…
  • delegazione no tav a Notre Dame de Landes: nuovamente in visita alla Zad, alcuni aggiornamenti e traiettorie di lotta per l’avvenire. Mentre il governo aspetta la fine della consultazione tecnica, gli occupanti si preparano ad estendere la lotta. stretta l’alleanza con i lavoratori edili che dovrebbero realizzare l’opera, che già si dichiarano contrari e che, nel frattempo, si sono rifiutati di intervenire a Calais. Anche gli aeroportuali si dichiarano contrari, mentre si dà forma a una rete di vettovagliamento a sostegno delle lotte contro la loi travail.
  • varie iniziative ed eventi in programma per tutto settembre, dal campeggio studentesco (5-9 settembre), ad incontri sportivi di calcio popolare (questo fine settimana a Venaus) al WallSusa
  • appuntamenti della settimana

notte dei fuochi

Anche quest’anno il tradizionale appuntamento presso la centrale di Chiomonte

La notte dei fuochi, che rimanda alla tradizione alpina di accendere fuochi propiziatori sulle montagne a metà agosto, si celebrerà anche quest’anno presso il presidio della Gravella a Chiomonte.

Portate una cena da condividere, e poi lunga serata con accensione del fuoco vicino al cancello di via Avanà. Ritrovo alle 19:30 per raccogliere la legna e cenare insieme

notte dei fuochi

notte dei fuochi Chiomonte 2011

notte dei fuochi

notte dei fuochi venaus 2010

Fuochi 2007

Escartoun Escarton escartun

Escartoun: autonomia e autogoverno nelle nostre montagne

“Escartoun, la federazione delle libertà” è uno dei titoli editi da Tabor edizioni: ne abbiamo parlato con l’autore

Al festival dell’alta felicità abbiamo condiviso la postazione con Radio Sonar. Insieme abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Daniele Pepino, autore con Walter Ferrari di uno dei pochi libri sulla “Repubblica degli Escartoun”.

E’ la storia secolare di un territorio a cavallo tra i due Stati italiano e francese con i suoi confini proprio qui, tra Chiomonte e Gravere.  Un confine ancor oggi visibile nelle differenti parlate “patois” e piemontese.  Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises  finisce nel 1713 con la spartizione prevista dal trattato di Utrecht . Un esperimento di autogoverno, precedente alla formazione degli stati nazione e alla spartizione delle Alpi secondo la linea delle “acque pendenti”. Uno degli illustri casi, dall’Impero Romano fino ad oggi, di lotta  contro i grandi poteri. La lunga lotta contro l’assimilazione culturale delle popolazioni alpine,  la difesa delle alte terre dalla persecuzione delle “eresie”,  la liberazione di territori con le “repubbliche partigiane” son le tracce nascoste della ricerca di Tabor edizioni:  un filo secolare che porta fino a noi.

Escartoun, la federazione delle libertà. Itinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali, Tabor edizioni.

Ringraziamo e salutiamo Radio Sonar per la collaborazione.

Ascolta qui l’intervista:

[audio:taboredizioni.mp3]

qui altre interviste dedicate a libri e pubblicazioni

baschi no tav

Dai paesi baschi un saluto al movimento no tav

In questi giorni è stato ospite in Valle Susa un gruppo di giovani indipendentisti baschi che ha voluto conoscere il movimento no tav e le situazioni di lotta presenti sul territorio.

Le “brigate internazionali” sono promosse ogni anno da Askapena, una organizzazione internazionalista che promuove la conoscenza tra le lotte nel mondo. Ogni lotta deve essere radicata nel territorio in cui vive, è importante però conoscersi e ragionare sul piano comune che vede da una parte i capitali e dall’altra singoli, gruppi, movimenti o popoli. Askapena è tra le realtà più critiche nel panorama della sinistra indipendentista riguardo l’equilibrio tra “lotta e governo” dopo che la coalizione della sinistra indipendentista ha conquistato il governo di parecchi municipi e province dei paesi baschi.

Quest’anno le brigate oltre a mete internazionali hanno scelto di visitare l’Europa. Saranno a metà agosto sulla Zad di Notre Dame de Landes per costruire la grande capanna intergalattica delle lotte, a cui è invitato anche il movimento no tav. L’invito lo trovate qui. La casa sarà poi disponibile per organizzare incontri e ospitare militanti da ovunque.

Nei giorni  trascorsi qui hanno avuto la possibilità di incontrare le varie componenti del movimento, di visitare il cantiere e dare una mano al festival. Inoltre hanno  incontrato la “cassa antirepressione delle Alpi Occidentali”, la redazione della rivista “Nunatak, rivista di storie, culture, lotte della montagna” per poi proseguire il viaggio a Torino e in altre città italiane. Qui di seguito i saluti che hanno lasciato al movimento.

[audio:no tav aht gelditu.mp3]
notav alta felicità radionotav

Alta felicità: cosa faresti per fermare il tav? una bomba nel cantiere!

come fermare il tav ora: le risposte della “base” al festival Alta Felicità

Abbiamo fatto un giro tra i tanti e tante no tav che cucinavano e servivano nei banchetti di ristoro all’alta felicità.  E’ davvero difficile fare commenti o trarre conclusioni,  lasciamo a voi ogni considerazione. l’audio è  brevissimo ma vale la pena ascoltarlo

[audio:cosafarestidelay.mp3]

qui la registrazione della trasmissione fatta dal festival