Terzo valico, porto di genova e intermodalità

Grande opera inutile, ma per chi? E’ certo che il terzo valico soddisfi gli interessi dei soliti nomi dell’imprenditoria nazionale, ma è anche innegabile che gli interessi in ballo sono tanti, e lo dimostra lo spendersi delle alte sfere dello stato, che cercano di piazzare il prodotto nazionale in giro per il mondo. Venite a investire in Italia: paghe basse, contratti precari, e la costruzione di una rete integrata porti-ferrovie-autostrade in regalo ai grandi gruppi.

Ne abbiamo parlato con compagno e portuale genovese che ci racconta il terzo valico dal punto di vista della movimentazione merci e container

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abbiamo proseguito la chiacchierata ampliando lo sguardo ai vari porti europei, che competono tra loro per accaparrarsi i flussi di merci e allo stesso tempo corrispondono a diversi punti di entrata dei conteiner per le varie zone dell’europa continentale

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Il riassetto industriale dell’Italia e dell’Europa ha convertito la produzione di merci in industria della logistica e del trasporto. Le grandi opere ne sono l’asse portante, senza le quali questa trasformazione non sarebbe possibile. La politica serve questi interessi mentre le informative dei servizi segreti indicano le lotte della logistica come il punto su cui centrare l’attenzione

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