Dietro alla parola sì tav i gruppi di interesse tentano di coagulare il fronte anti-Appendino
Potete ascoltare gli aggiornamenti nel podcast audio o leggere il riassunto qui di seguito
[audio:2018-11-08-radionotav.mp3]scarica “sì tav” in piazza
Per sabato 10 i gruppi di potere imprenditoriale e politico tentano di riprendere in mano il controllo dei palazzi comunali, chiamando a raccolta la cittadinanza. A battezzare l’operazione Giachino, vecchio volto della politica e dell’imprenditoria, insieme a “nuove” figure femminili che ben sanno manovrare la propaganda social-mediatica. Con il sì tav si fruga il fondo del barile, dall’opposizione alla ZTL, alla questione sicurezza (con le organizzazione neofasciste che già hanno aderito), ai benefici del Tav Torino Lione per gli ipovedenti. Sarà una nuova “marcia dei 40 mila”, come qualcuno vagheggia?
Il movimento No Tav rilancia con la manifestazione dell’8 dicembre che, su scala nazionale, porterà alla mobilitazione le forze dei territori. E’ ora di rilanciare l’opposizione al Tav, ma soprattutto al “suo mondo”. Un mondo di speculazione, banche e indebitamento. Un mondo di malaffare, regalie e clientelismo. Ma anche un mondo che vede nell’esaurimento delle risorse e nella continua distruzione della terra in cui viviamo un “progresso”. Che vede nel commercio globale un chimera di arricchimento, salvo poi prendersela con “i cinesi” o chi per essi “invadono” il mercato, che per “competere sul mercato” abbassano il costo della manodopera e poi piangono di non avere infrastrutture.
Tanti temi che sarebbero da approfondire e da porre sul piatto oltre la famosa “costi-benefici”. Non staremo ad aspettare quel poco o nulla che farà il “governo del cambiamento”. La posta in gioco è molto, molto più alta che far quadrare i conti di questa “piccola” linea. E come movimento, la responsabilità è anche verso chi, dal Tap al terzo valico, sono già stati sacrificati dall’alleanza di governo.
Gap: solidarietà per i solidali!
Si svolge oggi l’udienza per i fatti di Claviere, quando i “nemici delle frontiere” sfondarono l’esiguo cordone di polizia francese alla frontiera e debordò nel territorio nazionale d’oltralpe. La manifestazione che rivendicava la libertà di passaggio, la solidarietà verso chi non ha un foglio di carta in tasca, l’ostilità verso nazionalismi e razzismi.
Al telefono con noi una persona presente all’udienza
prima udienza a Gap, collegamento telefonico
Pacchetto sicurezza: il blocco stradale
Leggiamo e commentiamo un articolo, a firma dell’avvocato Claudio Novaro di Torino, che ripercorre l’istituzione del provvedimento e ne fa un’analisi politica, spiegando motivazioni e ordinamenti del legislatore
Lo trovate per esteso qui blocco stradale nel decreto salvini, pubblicato anche da notav.info.