Escartoun Escarton escartun

Escartoun: autonomia e autogoverno nelle nostre montagne

“Escartoun, la federazione delle libertà” è uno dei titoli editi da Tabor edizioni: ne abbiamo parlato con l’autore

Al festival dell’alta felicità abbiamo condiviso la postazione con Radio Sonar. Insieme abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Daniele Pepino, autore con Walter Ferrari di uno dei pochi libri sulla “Repubblica degli Escartoun”.

E’ la storia secolare di un territorio a cavallo tra i due Stati italiano e francese con i suoi confini proprio qui, tra Chiomonte e Gravere.  Un confine ancor oggi visibile nelle differenti parlate “patois” e piemontese.  Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises  finisce nel 1713 con la spartizione prevista dal trattato di Utrecht . Un esperimento di autogoverno, precedente alla formazione degli stati nazione e alla spartizione delle Alpi secondo la linea delle “acque pendenti”. Uno degli illustri casi, dall’Impero Romano fino ad oggi, di lotta  contro i grandi poteri. La lunga lotta contro l’assimilazione culturale delle popolazioni alpine,  la difesa delle alte terre dalla persecuzione delle “eresie”,  la liberazione di territori con le “repubbliche partigiane” son le tracce nascoste della ricerca di Tabor edizioni:  un filo secolare che porta fino a noi.

Escartoun, la federazione delle libertà. Itinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali, Tabor edizioni.

Ringraziamo e salutiamo Radio Sonar per la collaborazione.

Ascolta qui l’intervista:

[audio:taboredizioni.mp3]

qui altre interviste dedicate a libri e pubblicazioni

baschi no tav

Dai paesi baschi un saluto al movimento no tav

In questi giorni è stato ospite in Valle Susa un gruppo di giovani indipendentisti baschi che ha voluto conoscere il movimento no tav e le situazioni di lotta presenti sul territorio.

Le “brigate internazionali” sono promosse ogni anno da Askapena, una organizzazione internazionalista che promuove la conoscenza tra le lotte nel mondo. Ogni lotta deve essere radicata nel territorio in cui vive, è importante però conoscersi e ragionare sul piano comune che vede da una parte i capitali e dall’altra singoli, gruppi, movimenti o popoli. Askapena è tra le realtà più critiche nel panorama della sinistra indipendentista riguardo l’equilibrio tra “lotta e governo” dopo che la coalizione della sinistra indipendentista ha conquistato il governo di parecchi municipi e province dei paesi baschi.

Quest’anno le brigate oltre a mete internazionali hanno scelto di visitare l’Europa. Saranno a metà agosto sulla Zad di Notre Dame de Landes per costruire la grande capanna intergalattica delle lotte, a cui è invitato anche il movimento no tav. L’invito lo trovate qui. La casa sarà poi disponibile per organizzare incontri e ospitare militanti da ovunque.

Nei giorni  trascorsi qui hanno avuto la possibilità di incontrare le varie componenti del movimento, di visitare il cantiere e dare una mano al festival. Inoltre hanno  incontrato la “cassa antirepressione delle Alpi Occidentali”, la redazione della rivista “Nunatak, rivista di storie, culture, lotte della montagna” per poi proseguire il viaggio a Torino e in altre città italiane. Qui di seguito i saluti che hanno lasciato al movimento.

[audio:no tav aht gelditu.mp3]
notav alta felicità radionotav

Alta felicità: cosa faresti per fermare il tav? una bomba nel cantiere!

come fermare il tav ora: le risposte della “base” al festival Alta Felicità

Abbiamo fatto un giro tra i tanti e tante no tav che cucinavano e servivano nei banchetti di ristoro all’alta felicità.  E’ davvero difficile fare commenti o trarre conclusioni,  lasciamo a voi ogni considerazione. l’audio è  brevissimo ma vale la pena ascoltarlo

[audio:cosafarestidelay.mp3]

qui la registrazione della trasmissione fatta dal festival

tunnel tav chiomonte

tunnel tav della Maddalena: il nuovo progetto

Simone Franchino analizza i progetti costruttivi del nuovo tunnel tav della Maddalena: localizzazione, dimensioni, quantità di materiale scavato, destinazione e sorprese varie

Esaminiamo il progetto di scavo del nuovo tunnel tav da Chiomonte. Verrà scavato a fianco di quello esistente e con una curva si metterà in asse con la linea Torino-Lyon. Prevede la costruzione di un camerone dove montare le grandi frese da 10 metri di diametro, un’area di sicurezza e una “tomba” per l’amianto che verrebbe murato sul posto. Ironia della sorte, i rifiuti d’amianto andrebbero a coprire le opere d’arte dei grandi artisti che si sono venduti a Telt imbrattando il tunnel coi loro graffiti. Tutto ciò tramite molteplici opere di scavo, tunnel paralleli nicchie e nuovi interventi che potete seguire nello schema che alleghiamo. Il primo tunnel di connessione partirà dal secondo chilometro del tunnel della Maddalena verso la nuova area di sicurezza. Il secondo, Maddalena 2, partirà da sotto la baita e servirà a portare le talpe in asse col tunnel di base. Da questo partirebbe un tunnel laterale per collegarsi con l’area di sicurezza. Sono quindi tre i tunnel da scavare e due le frese che devono arrivare nel cantiere.

La destinazione delle rocce di scavo del tunnel tav

Per trasportare tale enorme massa di rocce di scavo serviranno un numero incalcolabile di camion che viaggeranno, teoricamente, sull’autostrada. In attesa di costruire due svincoli dedicati dal cantiere, i camion potrebbero però prendere via dell’Avanà in direzione Salbertrand.

Purtroppo la qualità dell’audio non è ottima per problemi di connessione, ma siamo già d’accordo di proseguire l’intervista nelle prossime settimane.

[audio:2017-07-27-franchino-nuovo-tunnel-maddalena.mp3]

qui i precedenti articoli riguardo il nuovo progetto tav presentato da Telt:
Presentata la variante di progetto per il cantiere tav di Chiomonte
Espropri a Susa, cosa succede
TecNoTavTour spiega presente e futuro dell’opera

no tav

no tav, trasmissione radio del 20 luglio

Radio no tav di giovedì 20 luglio

-il presidio no tav di San Giuliano “il Sole in un Baleno” è aperto tutti i sabati: sono arrivate le lettere di “cessione bonaria”, il modo in cui Telt cerca di acquisire case e terreni per la costruzione del cantiere di Susa, che comprende stazione internazionale, interconnessione ferroviaria con la linea storica e ingresso del tunnel di base

  • aggiornamento sulle varianti progettuali presentate in ministero per iniziare lo scavo del tunnel di base non da Susa ma da Chiomonte. La modifica presenta varie difficoltà operative, ma garantisce una più facile gestione dell’ordine pubblico.
  • aggiornamento sullo “sciopero” degli operai interni al cantiere. La mobilitazione sindacale ha l’aria di essere un gioco interno, perfetto per il gioco delle parti e la mediatizzazione
  • collegamento dal terzo valico, dopo le indagini che coinvolgono lo smaltimento dei rifiuti e toccano le gerarchie locali di partito
  • in vista della festa della trebbiatura ad Avigliana, approfondimento sui grani antichi, l’agricoltura contadina e le speculazioni del “bio”

musiche di Ranieri, Four tet, Scientist, Kortatu, Lou Dalfin e altri ancora

[audio:2017-07-20-radionotav-registrazione.mp3]

per ascoltare tutte le puntate precedenti clicca qui

espropri-Susa

Espropri a Susa: cosa succede?

Sono arrivate le lettere di cessione bonarie per case e terreni, il comitato Susa-Mompantero ci spiega la situazione

Prima degli espropri coatti, Telt per abbreviare i tempi propone di acquistare direttamente le aree di interesse chiedendo che le siano vendute dirtettamente. 30 giorni per opporsi legalmente ed andare alle barricate di carta. Così come per i terreni comuni su cui sorge il presidio, anche gli altri proprietari possono opporsi per allungare la procedura. La battaglia no tav esce così dai boschi della Clarea, riaccendendo possibilità di lotta su tutto il territorio, proprio quello che politici, devastatori e polizia non vorrebbero.

[audio:2017-07-20-bonaria-cessione-susa.mp3]

qui i precedenti articoli sugli espropri

grani antichi

Grani antichi, agricoltura contadina o ecobusinnes

cosa significa grani antichi e quali distinzioni fare?

In occasione della festa della trebbiatura organizzata da genuino valsusino, abbiamo sentito Roberto Schellino autore fra l’altro di “mille contadini, storia corale delle campagne”. Coltivatore, studioso e conservatore di vecchie varietà locali ci dice: non basta seminare grani antichi per essere alternativi al sistema in cui viviamo. Abbiamo approfondito la questione partendo dal termine stesso “grani antichi”, un termine che non dice nulla, se non che si tratta di varietà non più annoverate tra quelle attualmente in commercio, ma poco distingue le loro caratteristiche. meglio parlare di varietà locali, selezioni non varietali, contadine, con le loro specificità agronomiche e nutrizionali. abbiamo poi accennato il problema di creare una filiera veramente esterna al mercato neoliberista e non un prodotto di alta gamma dai prezzi irraggiungibili

[audio:2017-07-20-grani-antichi.mp3]
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altri articoli su agricoltura

trasmissione di giovedì 13 luglio

Presentata in ministero la variante del progetto Tav Torino-Lione, ci sono 60 giorni per presentare osservazioni. Al telefono con noi Luca Giunti spiega per sommi capi il progetto che consta di migliaia di pagine ancora da scartabellare. Essenzialmente si tratta della nota richiesta di sopostare definitivamente in Clarea il cantiere di scavo del tunnel di base, con ciò che comporta anche per gli altri siti di Valle a cominciare da Chiomonte, Giaglione, Salbertrand e poi Caprie, Susa, S. Didero, Bussoleno ecc.
Intanto i sindacati degli operai del cantiere minacciano mobilitazione per la fine dei lavori attuali.
Abbiamo poi parlato di Bure approfittando della presenza in questi giorni di alcuni partecipanti all’opposizione antinucleare del luogo destinato ad accogliere sottoterra i rifiuti delle centrali francesi.
In chiusura lunga serie di appuntamenti per i giorni a venire.
A giovedì prossimo!

[audio:2017-07-13-radionotav-registrazione.mp3]
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