Martedì 29 Novembre la procura di Torino ha predisposto 4 nuovi arresti e 9 divieti di dimora dalla città per dei picchetti antisfratto. Il tribunale della città, lo stesso a cui è sottoposta la Val di Susa, prosegue sulla strada che conosciamo bene del perseguire la presenza -a una manifestazione, a un picchetto- al di là di fatti specifici, cioè insiste nel dire che la semplice presenza sul posto, impedendo l’operato delle forze di polizia, di ditte o di un ufficiale giudiziario presuppone un reato, con buona pace di chi credeva che ci potesse essere una repressione morbida e democratica, paternalistica. I tempi che viviamo lo smentiscono decisamente: la procura come sempre sta dalla parte di chi ha troppo, e non di chi ha troppo poco.
Qui il contributo di uno degli imputati colpiti da divieto di dimora, che è stato rimandato al mittente:
[audio:2016-12-01-op.-repressiva-lotta-sfratti.mp3]
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aggiornamento di oggi sabato 3 dicembre: Daniele ai domiciliari, per Stefano e Silvia serve un’integrazione, per Silvia si presenterà lunedì, per Stefano è stata presentata ma non si sa se fa in tempo a uscire oggi. A Antonio hanno rigettato la richiesta per non idoneità della casa in cui avrebbe dovuto andare ai domiciliari