Lo smarino del tav a Susa: i progetti cambiano e anche si tav, pro tav e oltre tav ora si preoccupano che ben prima della fantomatica stazione internazionale (ma si farà poi? e dove? a Bussoleno o a Susa?), quello che arriverà per prima sarà qualche decina di milioni di terre di scavo: polvere, amianto e pfas, come il governo Svizzero ha confermato dopo lo scavo del tunnel del San Gottardo, vietandone l’uso.
Tra l’altro, come da progetto, il tutto sarà movimentato all’aperto fino alla fine dell’opera, sotto delle coperture leggere e “provvisorie”, che non ripareranno di certo dal vento.
E camion, tanti camion: non come a Salbertrand, dove almeno si ipotizzava l’uso della ferrovia.
Ben arrivato Tav a Susa: dopo gli espropri, cominciamo col primo cantiere, un grande deposito di materiale dove verrà sversato, vagliato, ricaricato materiale polveroso, inquinante e inquinato. E la stazione internazionale? …beh si vedrà! Tanti auguri a chi ci ha creduto!
radionotav
