Capricchia, piccolo borgo nei dintorni di Amatrice, vive una situazione singolare. Dopo essere stato colpito dal terremoto, ha visto aumentare i suoi residenti. Questo perché le famiglie che lì vivono hanno deciso di non abbandonare la località come invece richiesto dalle autorità, e di organizzare cucine da campo e ripari, che hanno poi attratto gli abitanti delle frazioni limitrofe. Tutto ciò è stato possibile grazie alla solidarietà diretta di tantissime persone da tutta Italia, remando contro la gestione assistenzialista della protezione civile e dei militari: esemplare il caso di un contadino del luogo che, organizzatosi autonomamente per pulire le strade con il trattore, è stato fermato dalle forze dell’ordine perché non in possesso dei regolari permessi. Un caso evidente che ci dà il quadro dell’intervento statale, volto a svuotare il territorio dai suoi abitanti per affidare gestione dell’emergenza e ricostruzione a grandi ditte appaltatrici e non a ricostruire il tessuto di vita precedente al sisma.
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