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Costi-Benefici e stato di polizia

costi-benefici
scuola Diaz… Torino
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Analisi costi-benefici: pronta la scappatoia sul retro

La costi-benefici non è poi così negativa, perchè non contempla molte cose. Ma soprattutto, come farà questo governo a bloccare l’opera, visto che i 5 stelle non hanno i numeri? E come faranno a salvare la faccia? Un’analisi di Mario Cavargna, Presidente di Pro Natura Piemonte

Sembrerebbe infatti che la scappatoia non sia nell’analisi costi-benefici, ma nel secondo dossier tecnico-giuridico. Un dossier che lascia molti dubbi e volutamente non affronta come dovrebbe la questione delle presunte penali. Penali che non sarebbero dovute, come previsto dai regolamenti sugli appalti, insieme ai finanziamenti europei che, se non utilizzati non vengono erogati, ma se sono stati spesi non vanno resi.

“I 5 stelle ci hanno già venduto”

Anche i più fiduciosi nel partito pentastellato si aspettano sorprese a questo punto. Di Maio mette le mani avanti, lasciando intendere che l’accordo con Salvini prevedeva lo stop alla tav… Ma c’è o non c’è uno scambio?

Il movimento no tav è contro al supertreno né qui né altrove, né ora né mai. Continuerà a battersi contro le grandi opere, tutte le grandi opere, anche quelle che il governo 5 stelle- Lega ha portato avanti. Continuerà la sua opposizione come sempre, con tutti i mezzi finora utilizzati, dalle barricate di carta a quelle vere, dalla resistenza passiva al sabotaggio.

Stato di polizia: tutti in riga!

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Torino: Sindaca Appendino, Esposito e Salvini a braccetto

Il tempo dell’illusione è finito: ecco il cambiamento che vorrebbero.

Si chiude infine ogni spazio di illusione per chi ha creduto che i 5 stelle avrebbero potuto portare un cambiamento favorevole a chi sta fuori dagli intrallazzi della politica. E il cerchio si richiude, escludendo sempre gli stessi

Sembra passata una vita da quando molti notav gioivano sotto il palazzo comunale dopo la vittoria di Chiara Appendino. Si è rivelata vera quella che sembrava solo una insinuazione, ossia la sua soggezione agli interessi dei grandi gruppi di interesse torinese.

Lo sgombero, dopo 24 anni, dell’Asilo occupato (“lungamente atteso”) apre una nuova epoca dove questi “anacronismi” (seconda il questore Messina) non avranno più spazio. Chi sarà il prossimo?

Quale futuro si prospetta per uno dei tanti quartieri popolari di Torino, lasciato in mano a palazzinari, speculatori e centri direzionali? Rincaro degli affitti, ulteriore sparizione dei piccoli negozi, area “blu”, eccetera. Chi rimarrà dentro il cerchio, raggranellando qualche briciola, e chi sarà espulso verso quartieri più periferici?

Risposte e responsabilità sono di chi ha in mano i progetti di trasformazione della Città, sindaca in testa.

Tutti insieme appassionatamente

E il cerchio si chiude, tanti rimarranno fuori, ma chi tira le fila?

Tutti a complimentarsi per lo sgombero, facendo a gara a chi supera più a destra. Esposito si complimenta con Salvini, Appendino con le forze dell’ordine. Quelle forze dell’ordine venute anche da lontano che soggiornano, come abbiamo visto in questi giorni, all’hotel Ninfa di Avigliana. Ci ricorda qualcosa, a noi valsusini?

Migranti, la vera ragione degli arresti

Un reato associativo, un’inchiesta che non teme di essere ridicola, tanto i meccanismi di tribunale sono ben oliati. Un gip favorevole, i giornali che buttano fumo…

Signora Appendino, mentre si congratula con le forze dell’ordine, non arrossisce neanche un po’ sapendo che gli arrestati si battono contro il sistema di concentrazione della popolazione straniera? Il ricatto del permesso di soggiorno, i decreti d’espulsione sempre pendenti, i centri di internamento ed espulsione? La manodopera a basso costo, ricattata e soggiogata sulla quale si regge la ricchezza economica sociale?

Che differenza c’è tra gli schiavi d’un tempo e le ombre che popolano le periferie delle nostre città? Quanto sono indispensabili nel reggere gli equilibri economici attuali, la struttura della nostra società?
E chi ha creduto nei 5 stelle, non arrossisce per la tanta ingenuità avuta?

Corteo

Domani, sabato 9, ci sarà un corteo per le vie di Torino. Partirà alle 16:30, in luogo ancora da confermare. Ci riprenderemo le strade, gli spazi di questa città sempre più inospitale. Dove la povertà è una vergogna da nascondere. Dove la povertà di molti è la ricchezza di pochi. Dove i poveri sonio lo spauracchio per chi teme di impoverirsi a sua volta. Dove i diversi gradi di povertà separano le diverse categorie di abitanti, quartiere per quartiere.

Dove chi gioisce per la nuova epoca di sgomberi, non tarderà ad accorgersi delle conseguenze dell’arrivo dei “ricchi” nei quartieri.

 

 

 

El Cerro Libertad: giustizia ambientale, di genere e sul lavoro

A El Cerro Libertad i lavoratori agricoli hanno occupato 75 ettari di terre lasciate incolte dalla banca BBVA.

Accesso alla terra, contrasto alla speculazione e all’accaparramento delle terre. Giustizia lavorativa, giustizia di genere, giustizia ambientale. Parità nella vita e sul lavoro per uomini e donne, agroecologia e contrasto alla desertificazione sono alcuni dei loro principi base. In una terra, l’Andalucia, che ha punte del 60% di disoccupazione tra i lavoratori agricoli e in cui l’occupazione dei fondi è una lotta con origini antiche.
Oggi, 28 Aprile, i jornaleros hanno rioccupato la “finca”.

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e l’originale in spagnolo

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El Cerro Libertad

sgombero della ZAD imminente

Allerta sgombero della ZAD
2500 gendarmi stanno convergendo sulla zona per iniziare lo sgombero della Zad di Notre Dame des Landes. invito a convergere sulla zona, ad agire localmente, a ritrovarsi sotto le prefetture alle 18 il giorno d’inizio dello sgombero, a rioccupare la Zad la domenica successiva allo sgombero

seguiranno aggiornamenti