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movimento no tav e lotta all’alta velocità

Tutte le tag no tav si riferiscono ad articoli pertinenti la lotta contro il treno veloce, in Valsusa, in Italia o altrove. Troverai informazioni di attualità, approfondimenti tecnici, iniziative di lotta e tutto quanto riguarda l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Torino Lione/Lyon. Troverai  approfondimenti sulle altre tratte AV ma soprattutto sui cantieri in Val Susa a cominciare da quello della Clarea, a Chiomonte (TO).

Il movimento No Tav è attivo dai primi anni novanta, quando ha cominciato un immenso lavoro di informazione. Ha raggiunto considerevoli dimensioni e si è opposto alla linea Torino Lyon utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione.  Negli anni ha alternato l’informazione casa per casa e paese per paese allo sciopero, alla creazione di liste civiche no tav, alle “barricate di carta” con un’opposizione fino all’ultimo cavillo su progetti e delibere, alla lotta popolare e alle grandi manifestazioni, con una presenza assidua sul territorio e nei “presidi”, con l’impedimento fisico dei sondaggi propedeutici, con l’attacco diretto alle strutture e ai mezzi dei vari cantieri.

Meana accoglie lo smarino del TAV

Il comune di Meana ha dichiarato in conferenza di servizi la disponibilità a riempire di smarino l’ex cava Palli

E’ ufficiale: il comune di Meana desidera ricevere lo smarino del tav  per “rinaturalizzare” (tradotto dalla neolingua: fare una discarica) le cave del territorio. Il comune da sempre ambiguo di fronte all’opera ora si schiera apertamente, in cerca di qualche “compensazione”. Ma non ci sono compensazioni possibili alla distruzione del territorio…

La decisione, tenuto nascosta prima della dichiarazione direttamente al governo, e a Telt, sembra bilanciare le delibere negative fatte a Caprie e a Torrazza. Ma le cave di Meana non saranno comunque sufficienti ad accogliere tutto il materiale. Sarebbero però sufficienti ad accogliere il materiale dissequestrato a Salbertrand, che cerca collocazione. Una volta rimosso, farebbe spazio ai capannoni di processamento del materiale
A descrivere il quadro Monica, consigliera a Giaglione e rappresentante all’unione montana dei comuni

[audio:2017-09-28-meana-cava-balli.mp3]

 

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Oggi saranno anche discusse, all’unione montana dei comuni, delle osservazione alla variante di progetto proposta dai comuni dell’alta valle. I sindaci si premurano di tenere libera la statale e non intralciare il turismo. Per quanto queste premure possano valere, rimane comunque un buon momento per agitare le acque nella tranquilla alta valle, che ora scopre che i danni del tav saranno anche qui.

Ascolta le riflessioni fatte da Monica ai nostri microfoni:

[audio:2017-09-28-osservazioni-unione.mp3]
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Torino Lione: a che punto siamo?

il nuovo volantone che fa il punto sulla Torino Lione:

Torino Lione a che punto siamo
Da oltre un quarto di secolo si parla di una nuova linea Torino Lione. Da oltre un quarto di secolo vengono portate tesi e
argomentazioni che provano l’assurdità della proposta.

Negli anni sono stati presentati molti progetti: sinistra Dora, destra Dora, progetto a fasi… Diversi sono stati abbandonati e la nuova linea ha perso alcuni pezzi per strada. Oggi ci troviamo a studiare, e a contrastare, il così detto Progetto di Variante  della tratta transfrontaliera, che prevede lo scavo  a partire da Chiomonte delle due canne del tunnel di base,  un cantiere che si allargherà occupando circa 120.000 metri quadrati,  il trasporto a Salbertrand del materiale estratto a Chiomonte,  un’area industriale a Salbertrand occupante una superficie di circa 125.000 metri quadrati, l’invio del materiale non riutilizzabile a Caprie e a Torrazza, la realizzazione a Susa di diversi cantieri: quello per l’imbocco est del tunnel di base, di circa 50.000 metri quadrati; l’area di lavoro “Susa Autoporto”, per la
realizzazione delle opere a cielo aperto, che occuperà circa 130.000 metri quadrati; il cantiere dell’imbocco Ovest del tunnel di interconnessione, di circa 100.000 metri quadrati e finalizzato allo scavo delle due canne del tunnel di interconnessione fra Susa e Bussoleno. Il peso del materiale scavato per quest’ultimo tunnel ammonta a circa 1.400.000 tonnellate, parte di questo materiale verrà riutilizzato sul posto e parte mandato, tramite tir, a
Salbertrand;  la costruzione a Bussoleno di due cantieri: quello
dell’imbocco est del tunnel di interconnessione di circa 4.000 metri quadrati, quello dell’innesto alla linea storica di circa 5.000 metri quadrati; è inoltre prevista una ulteriore area di cantiere di circa 9.000 metri quadrati per il deposito dei materiali;  il ritrovamento di circa 220.000 tonnellate di materiale potenzialmente contenente amianto e 85.000 tonnellate contenente arsenico.

Questa Variante, che rende complicatissima e ancor più impattante la logistica di cantiere e aumenta le aree occupate, è stata proposta come migliorativa sul lato della sicurezza. Peggiora invece, se possibile, un
progetto sciagurato.

Arte di strada e Potere: tre giorni di murales in Val Susa

In studio con noi une degli “imbrattatori” che stanno dipingendo muri e case della valle. Gli abbiamo posto alcune domande: l’arte di strada “di lotta”, “impegnata” esiste ancora? Come si distingue dai servigi prezzolati che molti artisti Artisti donano ai detentori del potere? A coloro che prima deturpano, distruggono o devastano il territorio, poi pagano perché venga ben rappresentato?

Cosa succede nel mondo dell’arte di strada, tra censure e divieti da una parte, e recupero e speculazione dall’altra?

Qui avete la registrazione di quanto passato ai nostri microfoni

[audio:2017-09-21-arte-potere.mp3]

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Qual’è invece il programma di questi tre giorni, tra incontri pubblici e nuovi “imbrattamenti”? Ricordiamo che sarà possibile partecipare alla jam, dove chiunque potrà cimentarsi nell’arte dell’imbrattare.

[audio:2017-09-21-wallsusa-programma.mp3]

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qui la mappa dei disegni che sono in realizzazione: passate a vederli, a salutare e a far sentire la presenza della valle no tav!
ricordiamo ancora che precedenti disegni erano stati denunciati appunto per imbrattamento proprio mentre il tunnel “Clarea” veniva dipinto da pittori prezzolati.

24/9 corteo no tav ancora a Chiomonte

Al telefono con noi Fabrizio che spiega le motivazioni che portano il movimento a organizzare un corteo Ancora a Chiomonte

Dal gruppo di lavoro di Chiomonte sono sorte le riflessioni che vedono il nuovo progetto impattare fortemente sul territorio dell’alta valle. Scavare “ancora a Chiomonte” significa investire il territorio, e non più la sola Clarea, delle varie fasi di lavorazione e immagazzinamento delle rocce di scavo, quelle amiantifere previste dai proponenti comprese. Dopo il trasferimento via camion per strada e autostrada avverrà la creazione dei conci, il vaglio e il carico del materiale sui treni per altre destinazioni. Il corteo coincide con altri avvenimenti: la vendemmia e Wall Susa. Ciò significa che il serpentone per le vie del paese cercherà di spiegare, ancora una volta, le conseguenze dell’opera, a cominciare da Chiomonte. La vendemmia, in corso in questi giorni, sarà occasione per ribadire l’incompatibilità dell’opera e del suo apparato militare con le attività locali. Wall Susa, la tre giorni di arte di strada che impegnerà il fine settimana, terminerà in concomitanza del corteo proprio domenica.

[audio:2017-09-21-ancora-chiomonte.mp3]
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Sempre sulle libere frequenze di Blackout potete trovare altre interviste realizzate durante la mattinata informativa

testo d’indizione e manifesto del corteo li trovate qui

24 settembre corteo “Ancora a Chiomonte”

ANCORA A CHIOMONTE

La recente pubblicazione della variante di progetto in merito allo scavo del tunnel di base transfrontaliero della nuova linea TAV conferma ciò che da tempo si immaginava. Lo scavo della parte italiana della maxi galleria è previsto a partire da Chiomonte. Ciò comporterà l’allargamento dell’attuale cantiere, la costruzione di un nuovo svincolo autostradale e lo scavo di un’altra galleria più grande a fianco del cunicolo esplorativo, realizzato dopo anni di lavoro.

Per i prossimi 15 anni, la vita dei valsusini sarà ostaggio di camion, polveri, Esercito e Polizia.

A Chiomonte hanno pensato di dare avvio ai cantieri del TAV vero e proprio. Tutti insieme, saremo ancora a Chiomonte, uniti per affermare il nostro NO, determinato e incondizionato ad un’opera insensata e sciagurata.

Una grande mangiatoia di denaro pubblico per affaristi senza scrupoli.

Domenica 24 Settembre sfileremo per le strade di Chiomonte per ribadire che impediremo la costruzione del TAV in Val di Susa.

il contesto della manifestazione rappresenterà anche la degna chiusura di WallSusa, una iniziativa che, nei giorni precedenti, vedrà la realizzazione di graffiti e murales per lasciare, ancora a Chiomonte, un altro segno di opposizione a questa Grande Opera Inutile e Imposta

RITROVO ORE 15 STAZIONE FS a CHIOMONTE

 

ancora a chiomonte

ancora a Chiomonte
corteo ancora a Chiomonte

 

ancora a chiomonte: corteo per le vie del paese

Il movimento no tav indice una manifestazione per le strade del paese simbolo finora dell’opera

Con la variante del progetto si torna ancora a Chiomonte: ancora perché ancora a Chiomonte saremo con gli occhi fissi sul cantiere, non più esplorativo, provvisorio, ma definitivo e ancora a Chiomonte perché ancora le scelte militari e di difesa dell’ordine pubblico riportano questo fortino ben difeso al centro dei lavori definitivi. Poco importa che sia il peggior luogo dove tentare di scavare un tunnel di 54 chilometri: é il ministero dell’interno che sceglie il campo di battaglia. Se quindi scelgono dove fare l’opera in base alla sua difendibilità, ci chiediamo come pensano di progredire coi lavori già che, a Chiomonte, non hanno lo spazio per farlo. E quindi via al valzer dei camion e dei treni su e giù con lo smarino per la valle. Via a nuovi esprori e al prevedibile diffondersi della contestazione. Via ai luoghi di lavorazione e selezione di materiale (Salbertrand), ai siti di stoccaggio (Caprie), con rischi, e malumori, che non riguardano solo più i no tav. Per quanto vorrebbero nascondersi, dovranno fare i conti di nuovo con un’intera valle, e non col solo cantiere della Clarea.

Serate informative: si aprono scenari in Alta Valle

In queste settimane si sono moltiplicate le serate informative nei vari paesi dell’Alta Valle. Il momento è proficuo per dare voce alle istanze del no, ora che anche le amministrazioni compiacenti cominciano a vedere gli effetti negativi dell’opera, apparsa improvvisamente in Alta Valle. Ad una di queste serate, memorabile il sindaco convinto che il Tav porti lavoro per qualche anno: le infrastrutture favoriscono i gruppi economici capaci di competere sul mercato, non di certo i piccoli paesi, il cui spopolamento è causato da queste opere e dall’assetto dell’economia globale che le richiede. Auguri.

Corteo “ancora a Chiomonte”

Il corteo partirà domenica 24 settembre nei pressi della stazione di Chiomonte, passerà per le vie del paese e dal presidio Gravella, vicino al Cancello della centrale elettrica. Terminerà infine nei pressi dei nuovi murali che saranno dipinti in quei giorni durante l’evento “Wall Susa”. Percorso, parole d’ordine e contenuti della manifestazione saranno presto pubblicati dai canali soliti di movimento, nel frattempo ci saranno ancora alcuni incontri organizzativi per definire meglio i contorni della giornata e dividersi il lavoro.

Ascolta l’intervista a uno dei promotori:

[audio:2017-09-07-ancora-chiomonte.mp3]

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Campeggio NO TAV in Trentino – presidio acquaviva

Al via il quinto campeggio contro il tunnel del Brennero

Il progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità in Trentino cambia aspetto. O almeno così vorrebbero far credere. In tempi di “ristrettezze economiche” (ma non per tutti, ovviamente), il progetto viene spacchettato e diviso in lotti, senza però cambiare nella sostanza. Questo ne facilita l’approvazione, sia legale che mediatica. Fatto sta che a breve proprio la zona della cintura di Trento verrà coinvolta dai primi sondaggi. Proprio qui si trova il presidio no tav Acquaviva, su un terreno collettivo che sarebbe teatro dei lavori

il campeggio

L’incontro si svolgerà l’1,2,3 settembre al presidio, vicino Mattarello sulla statale 12. Portare tenda e sacco a pelo, nonché attrezzatura per campeggiare anche in caso di maltempo. I tavoli tematici saranno la mattina del sabato, a cui seguirà un confronto tutti insieme nel primo pomeriggio. La domenica mattina si svolgerà una camminata per i luoghi coinvolti da sondaggi e lavori, e al pomeriggio un confronto tra lotte, tra cui quella no tav, no tap e contro il vallo tomo di Mori.

qui trovate il programma completo del campeggio No TAV in Trentino

potete ascoltare le ultime novità no tav dal trentino qui di seguito:

[audio:2017-08-31-5-campeggio-brennero.mp3]

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Proroga delle osservazioni alla variante di progetto

Movimenti in alta valle

L’unione dei Comuni ha recentemente approvato all’unanimità una mozione interrogativa sull’impatto dei lavori tav sul territorio. Tra le varie cose richieste, la proroga delle osservazioni alla variante di progetto al 30 novembre. Questa presa di posizione collettiva stride con le scelte fatte dai singoli sindaci anche successivamente. Salbertrand, Giaglione e precedentemente anche Chiomonte, hanno richiesto la proroga solo fino al 30 settembre. Perchè?

Turismo e compensazioni

Gli interessi delle varie amministrazioni sul territorio non coincidono. A parte il comune interesse a non sfigurare davanti agli elettori, i paesi colpiti direttamente dall’opera puntano a qualche spicciolo in più nel piatto delle compensazioni. Ma i paesi d’alta valle che non verranno investiti direttamente dall’opera, potranno essere menomati nella loro attività principale: il turismo. Sì perché, anche loro lo sanno, cantieri e movimentazione terra vuol dire strade difficili da percorrere.

Proroghe e lavori

Nonostante gli appalti da fare e la proroga delle osservazioni alla variante di progetto, i lavori vanno avanti. Si completano gli ultimi dettagli al tunnel Maddalena 1, si svuota e prepara il cantiere alla prossima fase. Ma, ora, il nuovo cantiere investirà comuni precedentemente meno toccati dall’opera: staremo a vedere se avranno un tardivo moto d’orgoglio

Serata a Salbertrand

Nell’ottica di questi nuovi equilibri, anche grazie alla mozione di minoranza firmata da tutti i sindaci, ora forse sarà meno difficile parlare di Tav in alta valle. Questa sera un primo incontro a Salbertrand alle 21:00. Il momento è favorevole per tornare a fare informazione in questo territorio.

Ascolta la telefonata con Monica, del comitato di Giaglione e consigliera di minoranza, promotrice della mozione firmata da tutti i sindaci:

[audio:2017-08-31-proroga-osservazioni.mp3]

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Dai paesi baschi un saluto al movimento no tav

In questi giorni è stato ospite in Valle Susa un gruppo di giovani indipendentisti baschi che ha voluto conoscere il movimento no tav e le situazioni di lotta presenti sul territorio.

Le “brigate internazionali” sono promosse ogni anno da Askapena, una organizzazione internazionalista che promuove la conoscenza tra le lotte nel mondo. Ogni lotta deve essere radicata nel territorio in cui vive, è importante però conoscersi e ragionare sul piano comune che vede da una parte i capitali e dall’altra singoli, gruppi, movimenti o popoli. Askapena è tra le realtà più critiche nel panorama della sinistra indipendentista riguardo l’equilibrio tra “lotta e governo” dopo che la coalizione della sinistra indipendentista ha conquistato il governo di parecchi municipi e province dei paesi baschi.

Quest’anno le brigate oltre a mete internazionali hanno scelto di visitare l’Europa. Saranno a metà agosto sulla Zad di Notre Dame de Landes per costruire la grande capanna intergalattica delle lotte, a cui è invitato anche il movimento no tav. L’invito lo trovate qui. La casa sarà poi disponibile per organizzare incontri e ospitare militanti da ovunque.

Nei giorni  trascorsi qui hanno avuto la possibilità di incontrare le varie componenti del movimento, di visitare il cantiere e dare una mano al festival. Inoltre hanno  incontrato la “cassa antirepressione delle Alpi Occidentali”, la redazione della rivista “Nunatak, rivista di storie, culture, lotte della montagna” per poi proseguire il viaggio a Torino e in altre città italiane. Qui di seguito i saluti che hanno lasciato al movimento.

[audio:no tav aht gelditu.mp3]

Alta felicità: cosa faresti per fermare il tav? una bomba nel cantiere!

come fermare il tav ora: le risposte della “base” al festival Alta Felicità

Abbiamo fatto un giro tra i tanti e tante no tav che cucinavano e servivano nei banchetti di ristoro all’alta felicità.  E’ davvero difficile fare commenti o trarre conclusioni,  lasciamo a voi ogni considerazione. l’audio è  brevissimo ma vale la pena ascoltarlo

[audio:cosafarestidelay.mp3]

qui la registrazione della trasmissione fatta dal festival