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Wall Susa e corteo: un audio riassunto

Wall Susa: dopo i tre giorni terminati col corteo…

Dalla nostra inviata specialissima, un resoconto audio della tre giorni di pitture murali (wall susa) e dal corteo. Murales a Chiomonte e in tutta la valle, corteo, riffa e interventi al microfono. Un riassunto di pochi minuti dello spirito di queste giornate.

[audio:wallsusa.mp3]

 

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E ancora…

leggi e ascolta l’intervista ad Aladin, uno dei muralisti che hanno partecipato all’evento: arte di strada e potere

oppure guarda la sezione murales

Arte di strada e Potere: tre giorni di murales in Val Susa

In studio con noi une degli “imbrattatori” che stanno dipingendo muri e case della valle. Gli abbiamo posto alcune domande: l’arte di strada “di lotta”, “impegnata” esiste ancora? Come si distingue dai servigi prezzolati che molti artisti Artisti donano ai detentori del potere? A coloro che prima deturpano, distruggono o devastano il territorio, poi pagano perché venga ben rappresentato?

Cosa succede nel mondo dell’arte di strada, tra censure e divieti da una parte, e recupero e speculazione dall’altra?

Qui avete la registrazione di quanto passato ai nostri microfoni

[audio:2017-09-21-arte-potere.mp3]

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Qual’è invece il programma di questi tre giorni, tra incontri pubblici e nuovi “imbrattamenti”? Ricordiamo che sarà possibile partecipare alla jam, dove chiunque potrà cimentarsi nell’arte dell’imbrattare.

[audio:2017-09-21-wallsusa-programma.mp3]

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qui la mappa dei disegni che sono in realizzazione: passate a vederli, a salutare e a far sentire la presenza della valle no tav!
ricordiamo ancora che precedenti disegni erano stati denunciati appunto per imbrattamento proprio mentre il tunnel “Clarea” veniva dipinto da pittori prezzolati.

Bocciati in educazione artistica

Blu e il movimento no tav ritoccano il murale alla centrale di  Chiomonte

 

Sono tre anni che esponiamo le nostre opere al cantiere TAV di Chiomonte, ma i nostri esigenti critici non si accontentano mai… dopo una severa bocciatura del Tribunale di Torino per imbrattamento aggravato, visto che non è stato apprezzato tentiamo un esame di riparazione al murale che abbiamo dipinto insieme l’anno scorso, speriamo di non essere rimandati a settembre…

imbrattamento

Il murale al cancello del cantiere di Chiomonte denuncia una cosa semplice, basta guardarlo: Il TAV, come molte altre “grandi opere”, si fa per interessi economici, a costo di piegare sotto di sé persone, paesi, boschi e montagne.

Mentre nel cantiere viene ultimato il primo tunnel esplorativo, il territorio viene devastato con scavi, detriti e passaggio di camion, chi ci vive viene esposto al rischio amianto e al rumore, mentre vengono espropriate case e terreni per riversare milioni di metri cubi di cemento e altri residui di lavorazione, le autorità ci condannano per imbrattamento.

03 01 02

Quello che è sotto gli occhi di tutti, non vogliono che venga rappresentato.

Coloro che ci condannano per l’imbrattamento di un muro a ridosso di un checkpoint militare, sono coloro che lucrano sulla devastazione del territorio.

Compromettono la vita futura di tutti noi, ma si definiscono “il progresso”. Prosciugano l’acqua e devastano i terreni coltivati, ma con ipotetiche compensazioni dicono di “valorizzare il territorio”. Trasformano i vigneti in discariche, ma “promuovono” i vini locali.

Credono che grazie al denaro abbiano il potere di modificare la realtà e vorrebbero farsi dipingere come paladini di un futuro prospero.

Ma non è così che noi li vediamo, il loro vero volto è quello disegnato su quei muri

murale-blu-centrale

prima e dopo

Se vuoi sostenere il Movimento No Tav per questa e per le altre migliaia di denunce e condanne, supporta la cassa di resistenza

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