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movimento no tav e lotta all’alta velocità

Tutte le tag no tav si riferiscono ad articoli pertinenti la lotta contro il treno veloce, in Valsusa, in Italia o altrove. Troverai informazioni di attualità, approfondimenti tecnici, iniziative di lotta e tutto quanto riguarda l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Torino Lione/Lyon. Troverai  approfondimenti sulle altre tratte AV ma soprattutto sui cantieri in Val Susa a cominciare da quello della Clarea, a Chiomonte (TO).

Il movimento No Tav è attivo dai primi anni novanta, quando ha cominciato un immenso lavoro di informazione. Ha raggiunto considerevoli dimensioni e si è opposto alla linea Torino Lyon utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione.  Negli anni ha alternato l’informazione casa per casa e paese per paese allo sciopero, alla creazione di liste civiche no tav, alle “barricate di carta” con un’opposizione fino all’ultimo cavillo su progetti e delibere, alla lotta popolare e alle grandi manifestazioni, con una presenza assidua sul territorio e nei “presidi”, con l’impedimento fisico dei sondaggi propedeutici, con l’attacco diretto alle strutture e ai mezzi dei vari cantieri.

podcast del 18 gennaio

podcast del 18 gennaio

La registrazione dell’ultima trasmissione nel podcast del 18 gennaio

Contenuti:

ZAD di notre Dame de Landes: è vittoria contro l’aeroporto

Il governo francese ha deciso che il progetto di aeroporto sarà definitivamente abbandonato. Vittoria storica del movimento: lettura del loro comunicato e aggiornamento sulla situazione attuale. Il governo come contropartita chiede la liberazione immediata dell’accesso alla “zona da difendere” e pone l’ultimatum del 30 marzo per l’evacuazione della zona, dopodiché avverrà lo sgombero di forza. Approfondimento sulla questione delle terre, della loro redistribuzione, del futuro della zad, dei suoi insediamenti e progetti. Per ora l’appuntamento è per il 10 febbraio.

vetrine

Quelli che pretendono di costruire il Tav in questo momento non stanno scavando. Piuttosto si adoperano in innumerevoli iniziative sul territorio per comprarsi l’appoggio di differenti settori della valle.
Dopo la bonifica con cane anti-esplosivi, conferenza di servizi a Torino, in vista degli ultimi passaggi per l’approvazione della variante di progetto. Presenti Regione, Città metropolitana, Unione dei comuni, funzionari vari. Salbertrand ha portato varie lamentele sulla custodia dell’area da bonificare che gli è stata affidata nei pressi della stazione. Mancano i soldi…
a fare la ricognizione sull’area, la ditta del Sindaco di Gravere Nurisso.

Chiomonte: a nome del comune parla, al solito, Imprend’Oc. L’associazione di commercianti chiede soldi per valorizzare il patrimonio edilizio da destinare agli operai Tav.
Venaus chiede l’interramento del cavidotto che dovrebbe passare sul suo territorio.
Non invitati alcuni sindaci interessati dalla variante, in particolare Caprie. Il sindaco che era presente non ha titolo per parlare, perché non invitato.
Numerose le osservazioni, a cominciare dall’illuminazione del cantiere di Salbertrand, presentato come non illuminato. In verità non sarà così quando il sito diventerà di interesse strategico militare.

No TAP, aggiornamento e iniziative a Torino

Rinato il presidio no tap in mezzo agli ulivi, e recapitati altri fogli di via agli attivisti.
Iscritti nel registro degli indagati per truffa i vertici di tap. L’indagine parte dalla denuncia fatta da alcuni sindaci sull’applicazione della direttiva Seveso.
L’opposizione popolare è viva e vegeta, anzi aumenta di numero nonostante l’innalzarsi della repressione.
E’ partita una carovana su tutto il territorio italiano ripercorrendo il tracciato del metanodotto. Il no tap tour terminerà il 27 gennaio a Milano.

Strade insicure e guerra nucleare

Dalla caserma Santa Barbara, a San Siro di Milano, escono migliaia di militari ogni giorno per affiancare la Polizia, con funzioni di ordine pubblico. Durante il presidio di protesta per una volta i militari sono rimasti in caserma. Ma l’obiettivo è denunciare la normalizzazione di questa presenza, mascherata da operazione di sicurezza. La presenza costante di militari in strada serve ad abituare la popolazione a una “normalità” che è tipica delle dittature. Ma l’uso dei militari nelle operazioni civili è sempre più amesso, pensiamo al cantiere tav…
Rilancio della manifestazione nazionale a Ghedi il 20 gennaio, contro la guerra e l’armamento nucleare.

A giovedì prossimo sulle frequenze di radioblackout.org o in podcast!

[audio:2018-01-18-radionotav-registrazione.mp3]
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podcast 21 dicembre 2017 radio no tav

Podcast di giovedì 21 Dicembre

La trasmissione completa andata in onda questo giovedì, scaricabile e ascoltabile in podcast

Auguri a bassa velocità!

riassunto delle principali notizie:

serata a Gravere del tecnotavtour

Il sindaco partecipa al dibattito contestando le dichiarazioni dei tecnici. Molti i cittadini che sono intervenuti. Il sindaco non ha mancato di fare grande pubblicità a Telt ed ha dichiarato che in osservatorio l’idea di usare Cava Palli è stata bocciata. Peccato che non sia l’osservatorio il luogo dove prendere queste decisioni, che ricadono sull’amministrazione locale.
Sarà invece a Meana la prossima seduta municipale che dibatterà sull’uso di cava Palli. Vedremo cosa dice l’amministrazione dopo le serate organizzate e partecipate dalla popolazione, e dopo la petizione lanciata e firmata dalla cittadinanza

serata a Susa organizzata dagli imprenditori segusini

Una novantina le presenze tra cui Ferrentino, Tessari (il famoso commissario che indagò su Sole e Baleno), la cricca degli interessati ad “un arrivo più veloce dei turisti a Susa”: c’è ancora chi crede a Babbo Natale, evidentemente. Presenti anche figure legate a cave, trasporti, industrie varie, con sviolinate sulla globalizzazione che sì, crea anche povertà per qualcuno, ma tant’è.
Da notare che negli ultimi tempi iniziative di propaganda di questo tipo sono continue.

la consegna della linea storica ferroviaria a Telt

Come già successe per il Moncenisio, questo trasferimento permetterà alla società costruttrice del Tav di chiudere, quando vorrà, la vecchia linea. Come per altre tratte, per favorire l’alta velocità Telt potrà decidere di priorizzare la nuova linea, sempre che riuscirà a realizzarla. Il fatto tra l’altro non sarà di nessun vantaggio per gli stessi imprenditori d’alta valle che non dicono no alla nuova linea. Ci penseranno?

Una montagna di libri presenta tre nuove pubblicazioni presentate nelle prossime iniziative

Uno sulle lotte degli anni ’70, scritta da Manfredi, autore della canzone “ma chi ha detto che non c’è”, il secondo scritto da Philopat, sulla scena punk di Milano negli anni ’80.
Il terzo libro, a cura delle edizioni Tabor è la traduzione del libro della “storia incrociata delle lotte della zad e no tav”. Si chiama “contrade”, frutto dello sforzo congiunto di molte persone che lo hanno tradotto collettivamente

briser les frontières

Il racconto delle situazione attuale al confine di Bardonecchia. Una situazione che spinge molti ragazzi a “bucare” la frontiera di notte, sulla neve, in condizioni proibitive. I ragazzi che dalla stazione di Bardonecchia vanno a piedi fino al colle della scala per arrivare a Névache vengono presi dalla gendarmerie e portati al confine al Monginevro.Chiunque sia disposto a dare uno mano, per ospitare persone in caso d’emergenza, per raccogliere indumenti adatti al clima, per fare dei giri di perlustrazione, aiuto e soccorso, può farlo autonomamente passando dalla stazione stessa o mettendosi in contatto con la rete attraverso la pagina facebook.

[audio:2017-12-21-1-radionotav.mp3]
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[audio:2017-12-21-2-radionotav.mp3]
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podcast radio no tav

le notizie della settimana: podcast dell’ultima trasmissione

il podcast di giovedì 30 novembre

Questa settimana abbiamo parlato di:
arrivati a uno dei condannati i domiciliari per scontare il residuo pena del processo compressore. Diverse le novità: l’applicazione della pena è piuttosto restrittiva, soprattutto per il divieto di incontro e l’orario per la spesa molto ridotto. Inoltre si teme non verranno accettate le richieste di lavoro.

Eddi, no tav del centro sociale Askatasuna si è unita alle Ypj, unità di autodifesa delle donne, che combattono in Rojava (Kurdistan siriano). Solito articolo denigratorio sulla busiarda. A noi bastano le sue parole: “Ovunque siamo, la nostra forza sta nell’organizzare la nostra rabbia, la nostra voglia di riscatto, cambiamento e uguaglianza. Ovunque c’è violenza c’è un modo per difendersi, insieme”. Ma quale seconda vita!

Un collegamento con la compagna di Silvano, No tav che sconta 4 mesi di definitivo per essere stato trovato con un carico di maschere antigas destinate al movimento. Racconto della situazione e diverse iniziative in programma.

Chiesta la deroga per l’emissione di rumore nel cantiere di Chiomonte. Venaus scarl ha chiesto la deroga al comune, negata, rivolgendosi a quello di gravere che l’ha accettata d’accordo con Arpa. Proprio il ruolo dell’ente regionale è sotto accusa. Sopravvalutato e considerato “super partes”, è stato verificato da alcuni consiglieri comunali che
silvano i tecnici che dovevano monitorare i decibel non erano presenti negli orari e nei luoghi previsti. Quale allora l’attendibilità delle misurazioni?

in coda iniziative e appuntamenti.

[audio:2017-11-30-radionotav-registrazione.mp3]
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A giovedì prossimo con trasmissione, podcast e aggiornamenti sul sito
Ciao! Redazione@radionotav.info

definitivi

Arrivano i definitivi per il compressoricidio: ecco le novità

Notificati i domiciliari al primo dei quattro ragazzi condannati per il compressoricidio. I magistrati si sbizzarriscono con le restrizioni

Sono stati notificati oggi i sei mesi definitivi di pena residua per l’uccisione del compressore quella notte del 13 maggio 2013. La pena era attesa ormai da tempo ma interessante sapere come il magistrato di sorveglianza ha voluto condire il benservito. Primo, una sola ora di permesso giornaliero per le incombenze quotidiane, al posto delle usuali due. Secondo, restrizioni di incontro limitate solo ai familiari e ai coinquilini. Cosa faranno gli uffici del tribunale di fronte alle richieste lavorative? Impediranno come si teme al recluso di poter lavorare? Ricordiamo ai gentili signori togati che al giorno d’oggi pochi sono quelli che hanno un lavoro che ricade nelle loro belle tabelle. Poche le assunzioni a tempo determinato o indeterminato. Molti i contratti atipici, con turni “flessibili” (come gentilmente chiamano il lavoro che c’è quando c’è), e nel caso in questione (fattorino) localizzabile sì, ma sempre in movimento. Allora o questo “non è un vero lavoro”, e allora che cambino le situazioni contrattuali di migliaia di persone, oppure lo è i magistrati non si attacchino ai cavilli.

La verità? Come sempre, se non hai una famiglia alle spalle, una rete di solidarietà, dei risparmi, insomma se sei povero, vai in galera. Se no stai ai domiciliari, dimostrando la tua gratitudine con ossequio. Ossia, dimentica amici, compagni, frequentazioni abituali, luoghi di ritrovo: il tuo corpo non sarà in galera, ma lo deve essere il tuo cuore.
Abbiamo parlato del caso e delle tendenze generali nell’intervento qui di seguito, con un’altra persona che si trova a scontare dei definitivi. Mentre “aspettiamo” anche quelli per il “processone”, ricordiamo che al momento anche Silvano sta scontando quattro mesi definitivi perché trovato con delle maschere antigas destinate al movimento.

[audio:2017-11-30-domiciliari-4.mp3]
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ascolta anche:
13 maggio 2013: la vera verità sull’attacco al cantiere

funerali di Stato in Valsusa

funerali di Stato in Valsusa

tecnotavtour

TecNoTavTour: le prossime quattro date

Nelle prossime settimane sono previsti quattro incontri tecnotavtour per approfondire l’impatto della variante di progetto sul territorio:

30 Novembre TecNoTavTour a Mompantero, promuove il Comitato Susa-Mompantero
5 Dicembre Villardora, promuovono Laboratorio Civico e Comitato Valmessa
12 Dicembre Bardonecchia, promuove Pro Natura alta valle
19 Dicembre Gravere, promuove la minoranza consigliare.

Puoi poi ascoltare Elena che presenta le date e descrive il lavoro svolto

[audio:2017-11-22-tecnotavtour-date.mp3]

Per approfondire guarda anche qui: variante di progetto
E per rimanere sempre aggiornato dai un’occhiata alla pagina facebook del gruppo dei Tecnici NO Tav

nitel control room no tav

“sicurezza” in cantiere: studi civili al servizio dei militari. Cos’è il Nitel?

Come abbiamo più volte ricordato, dove e come si devono fare i cantieri per la Torino Lyon non lo decidono gli ingegneri. É nelle stanze dei ministeri che si fanno queste scelte.

Ma non quello delle Infrastrutture: in quello dell’Interno. La gestione militare è quella che primeggia. Ne abbiamo ulteriore conferma in un documento stilato dal Nitel, il consorzio nazionale interuniversitario di studi per logistica e trasporti, che conferma anche la connessione che c’è tra il lavoro delle università e quello militare. Nel documento si studia come difendere un cantiere dall’opposizione popolare che lo avversa. E’ la polizia a richiedere di analizzare le ipotesi di variante in base alle proprie esigenze.

cosa dice lo studio interuniversitario del Nitel

Lo studio è datato 2016, e prende in esame diverse ipotesi di scavo del tunnel di base: scavo da Susa e scavo da Chiomonte con lavorazione del materiale a Susa, a Chiomonte e a Salbertrand. Consigliato è quest’ultimo, esattamente come poi è stato richiesto in variante di progetto. Vediamo perché.

sensibilità e impatto

Innanzitutto lo studio differenzia tra sensibilità e impatto. La sensibilità misura quanto un sito possa essere oggetto di azioni dolose per parte degli oppositori. L’impatto misura le potenziali conseguenze di tali azioni, valutato su quattro aspetti: sulla popolazione, sulle maestranze, sulla continuità operativa e sulle perdite economiche.
L’opzione di scavo da Chiomonte con lavorazione e carico a Salbertrand è considerata la migliore rispetto a una serie di valutazioni di opportunità, con un vantaggio ipotizzato del 5% rispetto le altre. Attenzione però: non si tratta di vantaggio economico. I costi aggiuntivi sono comunque prelevati dai fondi Cipe e, quindi, da una diversa ripartizione dei soldi tra realizzazione dell’opera e le cosiddette “compensazioni”. Ovvero i costi aggiuntivi saranno tolti dai fondi compensativi.

I vantaggi, a detta loro, riguarderebbero un ambiente meno ostile rispetto la popolazione e un minor impatto dei cantieri sul territorio. Lo svantaggio però non è da poco, perché obbliga i devastatori a installare più cantieri contemporanei, oltre a quelli comunque inevitabili della bassa valle. Questo fattore, direttamente legato al controllo e alla difesa dei siti, è quello maggiormente considerato. Comunque, si parla di non prima del 2019 come termine dell’allestimento del cantiere di scavo da Chiomonte e di tre anni dopo l’apertura a San Giuliano di Susa.

Susa o Chiomonte?

Riunire i cantieri a Susa come previsto inizialmente dal progetto definitivo -e quindi doverne difendere uno solo- per loro sarebbe l’opzione migliore (+8%), non fosse per la necessità di un nastro trasportatore fino alla zona di Traduerivi-Coldimosso considerato molto vulnerabile e appetibile dal Movimento come possibile oggetto di sabotaggi. Ricordiamo che fu per bocca di Gemma Amprino, sindaca di Susa, che venne chiesto al Cipe di valutare altra collocazione per il cantiere di base, cosa che venne recepita con la delibera 235. La variante di progetto è la risposta a questa richiesta ma ricordiamo: non è ancora stata approvata, quindi gli scenari possono ancora cambiare. Nello studio del Nitel vi erano originariamente 12 ipotesi, ma ne sono state pubblicate solo 4.

La trappola della Clarea

Riguardo l’apertura a Susa, che verrebbe così posticipata a tre anni dopo l’inizio dello scavo, Nitel parla chiaro: il movimento sembra passare una fase di minore forza, e andarlo a sobillare con un cantiere sotto il naso non è il caso. Meglio cercare una soluzione stile Clarea, appartata e difendibile, lontana dagli occhi dei più. Lì si può continuare a tenere in scacco il Movimento controllando la sua azione, sia militarmente che mediaticamente. Non manca, ovviamente, la distinzione tra il movimento popolare ben radicato nella popolazione e le frange che utilizzerebbero il movimento a propri fini, anche distanti dalle rivendicazioni del movimento stesso.
Riguardo Salbertrand invece, si dichiara che è l’amministrazione a proporsi volontariamente quale candidata ad accogliere un cantiere per la lavorazione dei conci. Continua a leggere

Camminata NOTav rivalta

Incontro a Rivalta e iniziativa di Salbertrand

Due brevi resoconti sulle due ultime iniziative di movimento

Martedì 14 a Rivalta si è svolto un incontro promosso dall’opposizione con la commissione trasporti del comune. Presenti anche i tecnici dell’Unione Montana a perorare la causa No Tav. Dall’altra, viste forse le magre figure collezionate dalle altre  amministrazioni, presente Foietta con uno show pubblicitario sull’opera e sulle opere compensative, come la linea metropolitana 5.

A seguire, altre considerazioni riguardo i progetti nell’area di Salbertrand, dove si è svolta domenica un’iniziativa del Movimento. L’area, molto più accessibile del cantiere Clarea, porrà loro il problema della difesa militare del cantiere, che sarà il cantiere centrale dell’opera per il futuro.

[audio:2017-11-15-rivalta-foietta-salbertrand.mp3]

scarica Oulx e Meana

podcast radio #notav 5 ottobre 2017

trasmissione del 5 ottobre – riassunto e podcast

Potete riascoltare l’intera puntata con il podcast a fondo pagina. A seguire il riassunto dei contenuti della trasmissione

La variante di progetto svela poco a poco le sue conseguenze. Paradossalmente la scelta dell’alta valle come territorio più sicuro per sviluppare il progetto, porta malumori in casa di chi, fin ora, si era sentito lontano da ogni problema. E così i tempi si fanno maturi perchè il movimento si faccia sentire laddove è sempre stato meno presente

Meana, Gravere e la cava Palli

Il comune di Meana, come dicevamo settimana scorsa, si dichiara interessato a ricevere milioni di metri cubi per “tappare il buco” della cava Palli, cruccio valsusino da decadi.
Ogni cava diventa prima o poi una discarica: ne sanno qualcosa a Balangero, da sito d’estrazione dell’amianto, a discarica dello stesso.
Ma qualcuno ha il coraggio di chiamarla “rinaturalizzazione”.
A Salbertrand sono presenti, su pertinenze comunali, milioni di metri cubi di materiale contaminato, sequestrato per il fallimento delle ditte che l’hanno prodotto e lì rimasto. Telt vorrebbe su quell’area costruire l’impianto di processamento delle rocce di scavo, ma nulla dice di cosa farà del materiale lì presente. Chi se ne occuperà? Dove verrà messo?
Se facciamo due conti, tolto ciò che andrebbe a costituire il sedime del previsto eliporto, il resto coinciderebbe con le quantità dichiarate dal sindaco di Meana. E Gravere, che si è reso disponibile nonostante le osservazioni firmate dall’unione montana di cui è parte? Vorrebbe anche lui ospitare del materiale ma dove? Cava Palli è parzialmente anche sotto al comune di Gravere, ma nulla vi è di scritto al momento, e ogni ipotesi è possibile, forse l’amministrazione pensa ad altri luoghi

Oulx

Nel frattempo ad aprire le danze è il comune che, nonostante le ambiguità, negli anni si è dichiarato meno favorevole all’opera Tav. Venerdì sera un consiglio comunale aperto, l’unico finora fatto sul tema in alta valle. Si discuterà proprio delle osservazioni presentate dall’unione montana, che riguardano quindi l’intero territorio e non solo il comune di Oulx. Sono stati ufficialmente invitati anche i consulenti tecnici del movimento. Sarà occasione per il movimento di fare una capatina e ricominciare a battere la zona.

Autoformazione: varianti, variabili e costi.

La giornata di sabato vedrà un pomeriggio di studi promosso da Controsservatorio Valsusa al don Bunino di Bussoleno. Il pomeriggio passerà tra approfondimenti sulle varianti e sul sistema delle compensazioni. Importante continuare a conoscere le evoluzioni del sistema Tav per contrastarlo a dovere. Le barricate, vere o di carta che siano, non si improvvisano, e se l’opera dovrà per forza uscire dal catino del Clarea, di barricate ne vedremo tante. Buon lavoro a tutti…
a giovedì prossimo
redazione[at]radionotav.info

prima parte:

[audio:2017-10-05-2-radionotav.ogg]

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seconda parte:

[audio:2017-10-05-1-radionotav.ogg]

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podcast radio no tav

trasmissione di giovedì 28 settembre – riassunto e podcast

il podcast completo della trasmissione

La notizia del giorno riguarda Meana. Il comune ha dichiarato, alla conferenza dei servizi a Roma, l’interesse a ricevere lo smarino del tav per riempire l’ex cava Palli. Qui operava una delle ditte nata dal fallimento della Italcoge (Lazzaro), una di quelle che nel 2011 aveva posato le recinzioni del cantiere.

La cava non sarebbe sufficiente ad accogliere tutto il materiale, ma offre una sponda al progetto dopo le delibere negative dei comuni di Caprie e Torrazza.

Sempre sul fronte istituzionale, l’unione montana prende posizione sulla variante di progetto con alcune osservazioni. Se non ci si può aspettare un’opposizione vera al Tav, bisogna pur approfittare del fatto che, finalmente, anche in alta valle se ne parla.

Incontro italo-francese a Lyon

Nell’incontro hanno parlato di tanta “ciccia”; accordi economici e militari, frontiere…

Ma hanno parlato anche di Tunnel Torino-Lione: scompare l’intenzione di creare un corridoio treni nuovo tra le due città, rimane l’idea (ancora più assurda allora) di fare solo il tunnel. I giornali si sperticano nel dire che ormai la decisione francese è irrevocabilmente sancita. Ma è proprio così? Lungi dall’alimentare false speranze e piste di “governo” il politichese è un po’ più sibillino. Forse fa il loro gioco lasciare sempre qualche speranza, per tenerci buoni, o forse il governo d’oltralpe preferisce sempre lasciarsi qualche asso nella manica, un conto sempre buono da presentare come merce di scambio… vedremo… intanto potete trovare il documento originale (in francese) sui vari canali informativi no tav: sta girando.

Continuano gli imbrattamenti: bello e illegale…
podcast radio no tav : il murale no tav in via Laghi ad Avigliana

murale no tav – via Laghi ad Avigliana

Per quanto riguarda scartoffie e burocrazia varia, il murale realizzato ad Avigliana in via Laghi, pare non rispetti i “vincoli paesaggistici” del luogo. In attesa della demolizione dei vari obbrobri presenti sul territorio, vediamo cosa faranno  giunta e sovrintendenza. Multa? rimozione coatta? Condono? Staremo a vedere, intano il dipinto rimane lì.

Il fine settimana vede poi diversi appuntamenti, soprattutto a Torino, occasione del g7 del lavoro. Riflessioni e appuntamenti.

A giovedì prossimo!

[audio:2017.09.28-13.03.40-radionotav.mp3]

 

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[audio:2017.09.28-14.03.40-radionotav.mp3]

 

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wall susa

Wall Susa e corteo: un audio riassunto

Wall Susa: dopo i tre giorni terminati col corteo…

Dalla nostra inviata specialissima, un resoconto audio della tre giorni di pitture murali (wall susa) e dal corteo. Murales a Chiomonte e in tutta la valle, corteo, riffa e interventi al microfono. Un riassunto di pochi minuti dello spirito di queste giornate.

[audio:wallsusa.mp3]

 

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E ancora…

leggi e ascolta l’intervista ad Aladin, uno dei muralisti che hanno partecipato all’evento: arte di strada e potere

oppure guarda la sezione murales