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“Siamo tutti la stessa tribù umana” -aggiornato

ripubblichiamo questo post con l’audio funzionante, scusate l’errore

“Essere Guaranì Kaiowa significa appartenere a un territorio specifico e soprattutto essere interlocutore dei guardiani delle risorse naturali, significa essere un guerriero che lotta indefessamente per il pezzo di terra dove sono sepolti i suoi antenati.
Perché quando finirà la foresta, quando le macchine minerarie divoratrici avranno consumato le viscere della terra il cielo cadrà inesorabilmente sopra tutti i viventi”.
E’ iniziata una nuova fase che i Guaranì Kaiowa chiamano “la fine del tempo-spazio del buen vivir” per cui analogamente a quello che è successo alla superficie della terra al tempo delle origini
anche quella attuale sarà inesorabilmente distrutta e purificata.
“Nella gioventù che sta crescendo adesso ci sono molti nuovi guerrieri, è importante che ci siano perché non dureremo per molto […] finché non resti un solo indio Guaranì Kaiowa, noi lotteremo”

Ascolta la registrazione:

[audio:GuaraniKaiowa.4aprile2017.0.MONTAGGIO.mp3]
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Ládio Veron, Avã Taperendi, “cacique” (leader) della comunità Takuara, nello stato Brasiliano del Mato Grosso do Sul, è uno dei portavoce della Atí-Guaçú – l´assemblea generale del popolo Guaraní-Kaiowá – è stato in Europa per denunciare le violenze subite dalle popolazioni indigene e cercare solidarietà e alleati internazionali nella lotta in difesa dell´ambiente e dei diritti dei popoli. La registrazione è stata effettuata presso la Fondazione Lelio Basso a Roma, 4 aprile 2017.

25 anni di libere frequenze

Radio Blackout con i suoi 25 anni sulle onde festeggia l’anniversario con tre giorni di concerti presso lo spazio 211 in via Cigna a Torino.
Cogliamo l’occasione per farci raccontare l’esordio della radio, le motivazioni dalle quali è partita e i cambiamenti che le nuove tecnologie hanno portato nel fare comunicazione:

[audio:2017-06-01-blackout-25-anni.mp3]
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diverso il suo rilievo

Abbiamo sentito Alpinismo Molotov, organizzatori della festa intitolata “Diverso il suo rilievo” presso lo spazio sociale VisRabbia di Avigliana. Abbiamo chiesto loro quali principi li ispirano e cosa hanno preparato per noi. Dal loro blog: “Diverso il suo rilievo viene da ‘Storia di una montagna’ del geografo, anarchico e combattente per la Comune di Parigi Élisée Reclus. A noi è piaciuto subito. La montagna è un rilievo in tutti i sensi. Si innalza sulle pianure. È un punto di riferimento quando si è in basso e, quando si è in cima, diventa postazione di osservazione panoramica. È fondamentale per il ciclo ecologico che ci tiene in vita. Dà la spinta ai corsi d’acqua, ospita i ghiacciai. Tutte cose di rilievo. Ma è diversa la montagna. Basta spostarsi, anche di poco, e il contorno muta, emergono dettagli fino a poco prima nascosti. La montagna è storta e per coglierne un’immagine complessiva obbliga al movimento. È diversa poi perché rifugio degli irregolari, degli sbandati, dei partigiani. È il polmone di libertà di chi è asfissiato dalle costrizioni sociali delle metropoli. È allo stesso tempo confine naturale e cerniera, porta d’accesso ad altre terre. E al cielo”.

[audio:2017-06-01-diverso-rilievo.mp3]
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e qui la seconda parte della chiaccherata:

[audio:2017-06-01-diveso-rilievo-programma.mp3]
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Sorveglianza speciale per un giovane no tav

E’ stata notificata dopo una attesa di qualche settimana la sorveglianza speciale a un giovane no tav di Bussoleno. La misura, sempre più comunemente usata, è modellata dalla pubblica accusa su misura del malcapitato e prevede varie prescrizioni, in questo caso il rientro notturno, la tempestiva segnalazione dei propri spostamenti all’autorità competente, il divieto di frequentare assembramenti e luoghi pubblici, la frequentazione di pregiudicati e trenta giorni di tempo per trovare lavoro.
Ricordiamo che la Sorveglianza non viene data per la commissione di un qualsivoglia reato ma perché l’autorità rileva nella persona in questione un profilo di pericolosità a prescindere, che va “contenuto”. Per approfondire la questione ascolta il contributo e clicca sulla tag “sorveglianza speciale” per conoscere gli altri casi

[audio:2017-05-25-sorveglianza-gnt.mp3]
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Lettera ai No tav da Maurizio Alfieri, detenuto in lotta

Riceviamo un messaggio da Maurizio Alfieri, detenuto in lotta rimasto per due anni con la censura della posta che gli ha impedito ogni contatto con chi gli era vicino. “quando ero nel carcere milanese di Opera ho preso 15 giorni di isolamento per sventolare il foulard no tav, in solidarietà a voi che manifestavate”. Questo è quello che ci racconta ora che è stato trasferito e, per il momento, può comunicare con l’esterno.

qui la lettura del suo messaggio:

[audio:2017-05-25-maurizio-alfieri.mp3]
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frontiere

Passano le merci e non le persone: approfondimento sulla chiusura delle frontiere

filo spinato, militari, controlli: i confini  tornano chiusi

In occasione della chiusura formale delle frontiere con la Francia per la sospensione del trattato di Schengen per il G7 di Taormina, facciamo un approfondimento sullo stato delle frontiere, in particolare quella di Ventimiglia, dove di fatto la libera circolazione è già impedita da due anni con al militarizzazione di città, paesi, strade e sentieri. Nell’immagine sopra, migranti italiani varcano per sentieri il confine francese, in una foto di Jack Le Cuziat, pubblicata dall'”Europeo” il 5-3-1963.

[audio:2017-05-25-schengen-20miglia-frejus.mp3]

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l’articolo precedente sul tema:

riaperto il Moncenisio…ma non per tutti

e quello successivo:

la solidarietà non è un crimine

La storia di ieri, di oggi e di domani

Una intervista a Sandro Moiso che raffronta due eventi distanti tra loro, le elezioni francesi e la manifestazione No Tav del 6 maggio. Nella sua analisi, il capitale internazionale travalica le funzioni dello Stato nazionale, i suoi confini e i suoi governi scontrandosi con due forme di opposizione contrarie tra loro: il vecchio nazionalismo di ieri o il populismo di oggi (come quello della Le Pen), e dall’altra nuove aggregazioni di resistenza dal basso, come si è visto nella marcia del 6 maggio dove hanno sfilato uniti No Tav, No Tap, “terre dei fuochi” e terremotati in quello che Moiso chiama un “nuovo internazionalismo” non partitico ma tra persone che lottano

[audio:2017-05-25-moiso-storia-ieri-oggi-domani.mp3]
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lunga vita al road show

Il commento di Mario sul “road show”, ennesima paiassada contestata a Torino lunedì 22 dal movimento no tav. Numeri e statistiche scientifiche sventolati dai moderni imbonitori, sempre in camice bianco o doppiopetto, buoni per chi ancora si beve questo elisir di lunga vita chiamato sviluppo.
ascolta la registrazione:

[audio:2017-05-25-road-show.mp3]
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