Torino Lione: a che punto siamo?

il nuovo volantone che fa il punto sulla Torino Lione:

Torino Lione a che punto siamo
Da oltre un quarto di secolo si parla di una nuova linea Torino Lione. Da oltre un quarto di secolo vengono portate tesi e
argomentazioni che provano l’assurdità della proposta.

Negli anni sono stati presentati molti progetti: sinistra Dora, destra Dora, progetto a fasi… Diversi sono stati abbandonati e la nuova linea ha perso alcuni pezzi per strada. Oggi ci troviamo a studiare, e a contrastare, il così detto Progetto di Variante  della tratta transfrontaliera, che prevede lo scavo  a partire da Chiomonte delle due canne del tunnel di base,  un cantiere che si allargherà occupando circa 120.000 metri quadrati,  il trasporto a Salbertrand del materiale estratto a Chiomonte,  un’area industriale a Salbertrand occupante una superficie di circa 125.000 metri quadrati, l’invio del materiale non riutilizzabile a Caprie e a Torrazza, la realizzazione a Susa di diversi cantieri: quello per l’imbocco est del tunnel di base, di circa 50.000 metri quadrati; l’area di lavoro “Susa Autoporto”, per la
realizzazione delle opere a cielo aperto, che occuperà circa 130.000 metri quadrati; il cantiere dell’imbocco Ovest del tunnel di interconnessione, di circa 100.000 metri quadrati e finalizzato allo scavo delle due canne del tunnel di interconnessione fra Susa e Bussoleno. Il peso del materiale scavato per quest’ultimo tunnel ammonta a circa 1.400.000 tonnellate, parte di questo materiale verrà riutilizzato sul posto e parte mandato, tramite tir, a
Salbertrand;  la costruzione a Bussoleno di due cantieri: quello
dell’imbocco est del tunnel di interconnessione di circa 4.000 metri quadrati, quello dell’innesto alla linea storica di circa 5.000 metri quadrati; è inoltre prevista una ulteriore area di cantiere di circa 9.000 metri quadrati per il deposito dei materiali;  il ritrovamento di circa 220.000 tonnellate di materiale potenzialmente contenente amianto e 85.000 tonnellate contenente arsenico.

Questa Variante, che rende complicatissima e ancor più impattante la logistica di cantiere e aumenta le aree occupate, è stata proposta come migliorativa sul lato della sicurezza. Peggiora invece, se possibile, un
progetto sciagurato.

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