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Mulini Clarea: La situazione aggiornata

Aggiornamento 24 giugno
Loro:
Proseguono i lavori per la passerella sul Clarea. Permetterà l’allargamento del cantiere, la posa dei jersey con griglie e il passaggio dei mezzi. Oggi scadono le 72 ore di contratto per il primo turno di operai senza uscire dal cantiere. Logistica, cambi e rifornimenti sono importanti anche per loro.

Per noi invece:
Nessun tentativo di sgombero del presidio Mulini Clarea, nonostante un falso allarme notturno.
Le vie di accesso sono abbastanza controllate (ma non ermetiche), da polizia (versante Dora), carabinieri (passerella Clarea), militari cacciatori (da Clarea fino pian delle Rovine), Digos a tratti (campo sportivo Giaglione).

#notav

No Tav: sabotato il corridoio ecologico del cantiere

Buone notizie dal cantiere Tav di Chiomonte: pare infatti che la sua espansione sia stata fortemente rallentata impedendo di tagliare gli alberi intorno al perimetro.

Secondo le fonti sarebbero state posizionate schegge di metallo nel bosco intorno, per impedirne l’abbattimento. I lavori che dovevano essere completati entro metà marzo sarebbero fermi. L’idea di deportare farfalla e pianta nutrice per questa primavera così salterebbe all’anno prossimo. Se gli studi e le prescrizioni ambientali non fossero uno scherzo, l’espansione del cantiere dovrebbe aspettare l’anno prossimo. Ma è come credere che gli asini volano.

Secondo il progetto pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente, era prevista la costruzione di dieci aree deforestate di 20 metri quadri unite da corridoi diradati di circa 10m. Lo studio è stato curato dall’università di biologia di Torino (prof. Bonelli),  il taglio doveva essere completato dal Consorzio Forestale Alta Valle Susa (Ing. Dotta), deputato alla tutela ambientale dai Comuni. I terreni sono tutti comunali e nessuna comunicazione è stata data dal sindaco di Giaglione (Marco Rey), a capo di una lista sedicente “contraria all’opera”.

In questi giorni sono all’opera alcuni ricercatori che stanno posizionando trappole a feromoni nel prospettato corridoio ecologico, le cui mappe sono state pubblicate sul ministero

I lavori, che dovevano essere conclusi in tempo con la fine dell’epoca di taglio del bosco, (15 marzo), in tempo per lo sfarfallamento dei bruchi (inizio primavera), in tempo per il trapianto dei bulbi di Aristolochia (ora già in fiore), non sono stati conclusi.

In tempi di “state a casa”, dopo la delusione degli apritori di scatolette e l’inefficacia dei meccanismi istituzionali e di garanzia, il movimento sembra aver rimesso gli scarponi.

Il corridoio dove verranno tagliati gli alberi. FONTE: ministero dell’ambiente

L’area interessata dai tagli è quella retinata in giallo, un’area franosa di proprietà comunale. Il corridoio (serpentone verde) si interrompe ben distante dall’area di riproduzione della farfalla (poligono rosso), poco mobile a loro stessa detta. Probabilmente questo ha facilitato e accelerato la procedura, non dovendo chiedere permessi o espropri.Grazie e buon lavoro!

Costi benefici, elezioni, pacchetto sicurezza, maraud, Zerinthia…

Giovedì 10 gennaio

novità della settimana

Consegnata la “costi benefici”: il governo attende e il movimento spera… ma se non lo fermiamo noi chi lo fermerà?

La copertina dell’analisi tecnica è finita, ora il ministero si inventa le valutazioni giuridiche sulle penali e gli appalti.

I 5 stelle non hanno la forza per bloccare il Tav, né quella per rompere con la Lega.

Ma quello che ci preoccupa è la “speranza” che ancora troppi no tav ripongono nella sempre più lontana possibilità che il governo faccia “almeno qualcosa”.

Se il tav, è vero, ufficialmente sarà fermato da un qualche decreto, saranno i no tav a costringerli a farlo. Oppure non lo faranno, aspetteranno, aspetteranno…. E noi aspetteremo, buoni buoni…

Attendismi

la valutazione giuridica non è la prima scusa attendista del governo Lega- 5 stelle. Già con la non nomina, ma anche la non sospensione- dell’osservatorio Torino Lione, si è dimostrata l’inconsistenza a 5 stelle. Il commissario del sì, in mancanza di indicazioni ministeriali, continua a fare il suo lavoro seppure decaduto, a promuovere incontri, a blandire ulteriori gruppi di interesse o settori sociali.

Pacchetto sicurezza

Due le posizioni ufficiali dei contrariati. Una è quella esposta da Plano, sindaco “sni tav” di Susa. Consapevole del terreno perso, da vecchio democristiano cerca il consenso di tutti: il decreto sicurezza è sbagliato ma lo rispetteremo.

L’altra è quella dei promotori del corteo che ci sarà verso fine mese in bassa valle. Sempre contro il decreto sicurezza, perché i fondi destinati all’integrazione dei “migrantizzati” (a proposito, avete chiesto a qualche “migrante” se si definisce migrante?) non vadano alla cosiddetta “emergenza sicurezza”.

Proponiamo una terza via: anziché integrare qualcuno in questo sistema di sfruttamento e distruzione, perché non cambiarlo?

Elezioni in vista

Tutto questo gioca anche sul tavolo delle ormai prossime elezioni. Riunioni e riunioncine, più o meno trasversali e segrete, tutti scaldano i motori e giocano alle alleanze, cercando di rubarsi e i giocatori della partita, anche nel campo del no al supertreno.

Tutto si tramuta e si traveste, tutto vale. A tutti fanno gola le migliaia di manifestanti sì tav o no tav di Torino.

Per quanto riguarda l’altra parte, il nostro Chiampa pure si dà da fare. Se Giachino era dietro alla piazza sì tav di due mesi fa, ora anche lui non vuole perdere il treno. E così medita alle prossime regionali di presentarsi come lista civica e far finta che non è del PD (ultimamente porta male).

Farfalle in volo ed estensione del cantiere

Fallisce l’idea di “attaccare” la costruzione del Tav per la distruzione dell’habitat della Zerinthia, la rara farfalla che si riproduce nei boschi della Clarea. Telt si rifà un’immagine verde, lanciando una campagna di greenwashing e facendosene salvatrice. Ma per salvarla, occorre proteggere il suo areale…recintandolo!

Sono partite pochi giorni fa delle ambigue lettere di “simil” esproprio per ragioni studio e salvaguardia del lepidottero. Ma guarda caso l’area coincide con quella degli espropri per il cantiere…

Cesana e i bob, ancora!

La pista di bob di cortina è vecchia di 70 anni e andrebbe rifatta. Ecco che si rifanno vivi da Cesana, “offrendosi” per mettere a disposizione la propria. Costerebbe “solo” quilche milioncino! A proporre è la camera di commercio, notoriamente interessata al risparmio pubblico, non agli interessi privati di qualche investitore, sia chiaro…

Maraud e solidari contro le frontiere

Oggi al tribunale a Gap, nuovo processo per due altri “maraud”, solidali che prestano aiuto a chi passa la frontiera senza autorizzazione. Condanne a 3 e $ mesi, una terza persona multata per 1500 euro

Ieri l’appuntamento era sulla frontiera del Monginevro, per far conoscere il lavoro e le motivazioni della presenza solidale, ed oggi alle 8:30 davanti al tribunale per sostenere i due arrestati, chiedere il rilascio e denunciare le violenze polizesche.

A giovedì prossimo!

 

Variante di progetto del cantiere TAV presentata Chiomonte

La variante di progetto del cantiere è stata presentata da pochi giorni. Farà di Chiomonte lo snodo centrale dello scavo del tunnel di base in maniera permanente e definitiva. 60 giorni di tempo per presentare le osservazioni.

Luca Giunti della commissione tecnica sta leggendo per noi la variante di progetto del cantiere avanzata da Telt. è previsto:

  • l’allargamento del cantiere verso Giaglione (sotto al borgo Clarea) e verso via Avanà (Colombera inclusa).
  • la costruzione di due nuovi svincoli autostradali (operazioni che potranno partire in autunno, previste per il 2018 e realizzabili sulla carta in due anni e mezzo).
  • spostamento dell’autoporto di Susa a S.Didero. Successivamente potranno iniziare le opere di scavo dalla Clarea in un secondo tunnel parallelo a quello geognostico. Le operazioni avverranno inizialmente con tecniche tradizionali e poi con fresa rotante. La fresa definitiva inizierà a scavare dopo 3 chilometri all’interno della montagna.
  • Lo smarino andrà via camion a Salbertrand (ufficialmente via autostrada) dove sarà allestita un’enorme area di smistamento e lavorazione delle terre. Qui avverrà la preparazione dei conci e il caricamento dei treni che trasporteranno le rocce di scavo via ferrovia a Caprie e Torrazza Piemonte.
  • Tempi previsti: infiniti. le grandi opere devono durare: più sono diluite nel tempo, più si guadagna.

Al telefono con noi Luca Giunti, della commissione tecnica No tav

[audio:2017-07-13-giunti-presentazione-variante.mp3]

scarica qui

qui una precedente intervista rilasciata da Alberto Poggio del team tecnico no tav sul futuro delle opere in valle

per conoscere, promuovere o organizzare incontri con i tecnici no tav: TecNoTav Tour

voci dal corteo#6: TecNo Tav Tour spiega presente e futuro dell’opera

Ospite nello studio mobile al corteo Alberto Poggio, tecnico no tav che ci ragguaglia sullo stato tecnico dei lavori, sulle prossime e probabili prospettive. ricordando il “TecNo Tav Tour” (vedere la pagina facebook) che si rende disponibile a organizzare incontri tecnici sullo stato dei lavori, ascolta il contributo sul futuro del cantiere di Chiomonte, su espropri e prossimi cantieri:

[audio:corteo_poggio.mp3]
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Esclusivo! Intervista all’agente “Rosalba” di stanza al cantiere di Chiomonte

Esclusivo scoop di radionotav: intervista a «l’agente del masso»

Grazie alla nostra talpa nel cantiere di Chiomonte abbiamo raggiunto l’agente «rosalba» (nome in codice), che ci ha raccontato le sue preoccupazioni dovute alla fine dello scavo del tunnel. Che lavoro gli toccherà dopo? Dopo questo periodo di addestramento, sarà mandato in pericolose missioni all’estero? Cosa si rischia veramente nell’arduo compito di difendere un sasso della Val Clarea? Domande che finalmente trovano una risposta

[audio:16-02-2017-agente-rosalba.mp3]
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riflessioni e prospettive per il 2017: assemblea di movimento a San didero

L’anno appena iniziato vedrà alcune novità sul fronte dei lavori per la costruzione del tav. Mentre è all’ultimo kilometro lo scavo del tunnel geognostico, sono stati stanziati i fondi per l’inizio dello scavo della galleria di base (quella principale). Per farlo, sono necessarie nuove aree e infrastrutture, tra cui il nuovo svincolo autostradale a Chiomonte, un deposito e interporto per lo smarino a Salbertrand, lavori sull’area di interconnessione ferroviaria tra Susa e Bussoleno, lo spostamento di autoporto e pista di guida sicura a San Didero e Butigliera, l’eventuale pozzo di ventilazione in Val Clarea. Se ora non possiamo sapere da dove cominceranno, a parte lo svincolo di Chiomonte compreso nell’area di lavoro del cantiere in Clarea, il movimento si pone riflessioni e problemi su come affrontare i prossimi passi. Abbiamo sentito Luca, presente alla discussione.

[audio:2017-01-12-resoconto-s-didero.mp3]
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