Zad: la situazione con il nuovo governo

Abbiamo intervistato Camille, un occupante della Zad di Notre Dame des Landes. La priorità del nuovo governo Macron è far passare per decreto i comma della legge sul lavoro che non sono passati l’anno scorso grazie alle forti mobilitazioni che ci sono state in tutta Francia. Questo fa slittare la questione Zad a dopo il 1° dicembre, quando una commissione tecnica nominata dal governo dovrà dare iul proprio chiaro giudizio sulla questione aeroporto sì – aeroporto no. Cosa succederà allora? come potrebbero cambiare equilibri e alleanze?

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Avremo modo di approfondire tutto ciò sabato 1 alla festa No tav di Almese, dove saranno presenti alcuni militanti della Zone à Defendre

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Uccel di bosco… libertà per tutti!

Libertà per Juan! Liberi tutti!

Leggiamo in studio i saluti che manda Juan, compagno condannato per il processone no tav e altri eventi dentro e fuori la valle. Avendo accumulato vari anni da scontare, ha deciso di farsi uccel di bosco per non entrare in carcere e continuare a lottare dai sentieri della libertà. Con tutti i nostri auguri di non farsi trovare lo salutiamo e gli auguriamo buon viaggio, alla faccia di chi lo vorrebbe dietro alle sbarre. No tav, viva la libertà.

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alla tag evasioni troverai tante altre vicende simili

merci, frontiere, migranti: la solidarietà non è un crimine

In collegamento telefonico con noi una delle autrici del documentario “solidarity is not a crime” che narra della solidarietà che gli abitanti della Val Roya e di Ventimiglia portano ai migranti cui è impedito il passaggio della frontiera. Se da una parte la solidarietà è punita come fosse tratta di esseri umani, e gli enti che dovrebbero “aiutare” diventano estensione delle funzioni di polizia, dall’altra molte persone decidono ugualmente di dare un pasto caldo, accoglienza e una mano a varcare il confine.

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A Torino e in Valsusa la polizia alza ancora il tiro

Negli ultimi giorni si sono ripetuti episodi di violenza, vessazione, cariche e ostentazione di forza da parte delle forze di polizia. Numerosi i casi: la carica indiscriminata sulla folla fuori dai locali in Piazza Santa Giulia, con celere esultante che menava a destra e manca, il fermo di una compagna che si preoccupava di un migrante fermato per un controllo con successivo “trattamento” in questura “perché notav”, con seguito anche a Chiomonte, l’arresto di un altro migrante, sanguinante e a terra tra i banchi di porta palazzo, il foglio di via dato a un No Tav dalla città natale, senza motivazione alcuna se non esserne originario, la negazione della scarcerazione ai domiciliari di tre compagni arrestati senza motivazione, con rimpallo burocratico di competenze volte a negare ciò che spetterebbe loro. Un riassunto della situazione e alcune iniziative a venire tra cui una presenza solidale sotto al carcere delle Vallette questo sabato nel tardo pomeriggio

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trasmissone di giovedì 22

Di seguito il podcast per riascoltare la puntata di giovedì ventidue giugno.
contenuti:
#Chiomonte: Imprend’oc, Telt e Ferrentino tentano di rifarsi l’immagine finanziando una iniziativa dei produttori locali: ma chi ci guadagna e quanti invece ci perdono? Una anlisi della situazione
#stretta repressiva della polizia: fermo e vessazione di una giovane compagna e attivista che assiste a un “controllo” di documenti a carico di uno straniero, prima a torino e dopo la sua denuncia anche a Chiomonte, arresto sanguinolento a Porta Palazzo a carico di un immigrato e suo trasferimento alle Vallette, assoluzione dei molestatori in divisa al cantiere di Chiomonte, pestaggio generale in quel di piazza Santa Giulia, foglio di via a un compagno perché colpito da sorveglianza speciale ed infine negazione dei domiciliari a tre compagni per futili motivi tra i quali mancato sopralluogo da parte della polizia. Uno dei detenuti inizia uno sciopero della fame a oltranza. Iniziative in programma.
#Solidarity is not a crime: al telefono con noi una delle autrici del filmato ancora inedito che racconta la solidarietà degli abitanti della Val Roya e di Ventimiglia ai migranti che cercano di passare la frontiera. Mentre chi aiuta viene perseguito al pari di chi fa tratta di esseri umani, gli operatori sociali, compresi quelli dei cosiddetti “enti caritatevoli” diventano pubblici ufficiali e potranno notificare direttamente le espulsioni ai diretti interessati. Si vorrebbero far passare le merci sotto la montagna mentre si chiudono le frontiere per le persone.

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Da venaus, trasmissone di giovedì 15/7

Ecco il podcast intero di questo giovedì. Dall’interno dell’hackmeeting, abbiamo parlato di:

# Dove sono le compensazioni? due incontri a Chiomonte e Giaglione sul dibattuto tema

#Chiomonte, tramite Imprend’oc, TELT vorrebbe prendere spazio finanziando la promozione dei vini locali: domenica il movimento notav sarà presente in paese per ricordare che non c’è spazio per i devastatori del territorio e per il loro “greenwashing

# Colloquio con Massimo Spiga a cura di ” una Montagna di libri contro il Tav”

#captatori informatici, virus di stato: cosa sono e come funzionano, cosa è stato legalizzato dal parlamento

#Processone no tav: a seguito della condanna un imputato si rende irreperibile. Lettera di saluto a compagni e amici.

#occupazione del Phoenix a Torino: la giunta 5 stelle denuncia e passa la palla alla polizia

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legalizzati i captatori informatici

Dallo studio mobile in quel di Venaus gli Espertoni della settimana ci hanno spiegato che stamattina sono state approvate in parlamento delle modifiche al codica penale che includono la legalizzazione dei captatori informatici, dei Virus di Stato utilizzati per infettare e utilizzare da remoto cellulari, computer e apparecchi vari. Come saranno usati, da chi e in che caso? come al solito con ampia discrezionalità ed eccezioni, incluso terrorismo e associazione a delinquere, capi d’accusa comunemente usati contro noi tutti. Una nuova frontiera del controllo e della repressione, uno strumento in più di polizia e magistratura per costruire castelli in aria, inchieste e dispensare anni di carcere. Per discutere di questo e altro, vi invitiamo a raggiungere l’hackmeeting a Venaus, dove venerdì alle 16 si parlerà dei “virus di Stato”. Un piccolo approfondimento a caldo:

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Il programma dell’hackmeeting lo trovate qui

Bocciati in educazione artistica

Blu e il movimento no tav ritoccano il murale alla centrale di  Chiomonte

 

Sono tre anni che esponiamo le nostre opere al cantiere TAV di Chiomonte, ma i nostri esigenti critici non si accontentano mai… dopo una severa bocciatura del Tribunale di Torino per imbrattamento aggravato, visto che non è stato apprezzato tentiamo un esame di riparazione al murale che abbiamo dipinto insieme l’anno scorso, speriamo di non essere rimandati a settembre…

imbrattamento

Il murale al cancello del cantiere di Chiomonte denuncia una cosa semplice, basta guardarlo: Il TAV, come molte altre “grandi opere”, si fa per interessi economici, a costo di piegare sotto di sé persone, paesi, boschi e montagne.

Mentre nel cantiere viene ultimato il primo tunnel esplorativo, il territorio viene devastato con scavi, detriti e passaggio di camion, chi ci vive viene esposto al rischio amianto e al rumore, mentre vengono espropriate case e terreni per riversare milioni di metri cubi di cemento e altri residui di lavorazione, le autorità ci condannano per imbrattamento.

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Quello che è sotto gli occhi di tutti, non vogliono che venga rappresentato.

Coloro che ci condannano per l’imbrattamento di un muro a ridosso di un checkpoint militare, sono coloro che lucrano sulla devastazione del territorio.

Compromettono la vita futura di tutti noi, ma si definiscono “il progresso”. Prosciugano l’acqua e devastano i terreni coltivati, ma con ipotetiche compensazioni dicono di “valorizzare il territorio”. Trasformano i vigneti in discariche, ma “promuovono” i vini locali.

Credono che grazie al denaro abbiano il potere di modificare la realtà e vorrebbero farsi dipingere come paladini di un futuro prospero.

Ma non è così che noi li vediamo, il loro vero volto è quello disegnato su quei muri

murale-blu-centrale

prima e dopo

Se vuoi sostenere il Movimento No Tav per questa e per le altre migliaia di denunce e condanne, supporta la cassa di resistenza

Per le puntate precedenti clicca qui, qui e qui

il territorio è di chi lo vive

L’appropriazione del territorio, la sua trasfigurazione ad opera di investimenti economici coinvolge i quartieri, le città e i paesi, non importa si parli di nuove infrastrutture o di immobili “di pregio”. Tutto ciò che circonda l’investimento in nuove cubature di cemento viene trasformato: nell’uso, nel costo, nel suo controllo. Ad uno svincolo autostradale, un aeroporto o una stazione dell’alta velocità si associano nuove figure, non certo coloro che ci vivevano ma nuove figure imprenditoriali, di servizi o di turismo. Così le vecchie fasce di popolazione vengono espulse e nuovi attori si insediano su aree che cambiano il loro destino. Che sia la stazione internazionale di Susa o, come nella vicenda che riportiamo, di un nuovo edificio direzionale poco cambia. A partire da una cena in strada, perché lo spazio urbano non diventi prerogativa di ristorantini e bar di lusso sorvegliati da qualche guardia privata, due riflessioni fatte in redazione non riuscendo a contattare gli ideatori dell’iniziativa

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controculture digitali a Venaus

Hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture digitali: cosa ha da dire ai comuni mortali questo nome che sembra riservato ad esperti informatici? Cosa dobbiamo sapere delle nuove tecnologie e cosa esse sanno già di noi? Come usarle al meglio e come difenderci quando sono usate contro di noi?
“hacker” è solo colui che riesce a penetrare in misteriosi sistemi informatici o anche chi si arrangia ad aggiustare una lavatrice fatta per non essere riparata? perché all’hackmeeting ci sono laboratori su come fare il formaggio o altre cose tenute da valligiani?
Queste e altre le domande che abbiamo posto all’espertone presente in studio…

[audio:2017-06-08-hackmeet.mp3]
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