Bure: resistenza antinucleare contro l’interramento delle scorie

A Bure, in Francia, l’Andra ha individuato un possibile luogo di interramento delle scorie nucleari. Ad opporsi da anni gli abitanti del paese, le associazioni ambientaliste e diversi militanti accorsi sulla zona per viverci e opporsi al progetto. Da un anno ormai è stato occupato un bosco di 220 ettari dove Andra vorrebbe fare delle prospezioni geologiche per farsi approvare il progetto di interramento.
In studio con noi due militanti del luogo che ci invitano alle prossime iniziative dall’11 al 13 agosto, a cui seguirà una manifestazione di massa contro il progetto.
Tra casa delle resistenza, case sugli alberi e a terra, altre abitazioni, il tentativo di creare, insieme alla lotta, un esperimento di vita che si oppone al nucleare e alla sua supposta necessità

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sito di riferimento degli oppositori di Bure

il blog degli occupanti

video sulla rioccupazione del bosco di bure l’anno scorso

Cantiere No tap: espiantati gli ultimi ulivi

Nei giorni scorsi con l’ennesimo blitz notturno i presidianti no tap hanno visto arrivare le ditte dedite all’espianto degli ulivi per fare posto al cantiere Tap. Non potendo opporsi numericamente al cancello del futuro cantiere i no tap bloccano i mezzi in vari altri punti della viabilità, anche ingombrando la strada con barricate improvvisate. Nel via vai diversi mezzi e attrezzature dei devastatori si trovano danneggiate. Finisce, così dicono, la “fase zero”, cioè la preparazione del nudo terreno che dovrà ospitare il cantiere da Ottobre in poi. Non potendosi però fidare di quanto dichiarato dalla controparte, si tiene alta l’attenzione e la vigilanza per prevenire le opere accessorie: strade d’accesso, allestimento del cantiere, eccetera. Così continua la presenza al presidio, con un po’ di consapevolezza in più, pronti a intervenire in ogni momento.

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recuperando el paraiso

Al telefono con noi Rafael di SubVersiones, uno degli autori del documentario che sarà presentato venerdì 9 alle 21:30 al presidio di Venaus. Aspettando l’incontro, tratteggia per noi la descrizione della lotta che la comunità autonoma di Ostula, Messico, deve affrontare per difendersi dalle organizzazioni che si contendono il territorio (Stato, polizia, paramilitari, narcos). L’autodifesa come base per pensare la possibilità stessa della resistenza, in un territorio che vede il traffico e la produzione di droga ma anche la tratta di esseri umani o le produzioni nocive. La speranza, che sorge dalla possibilità di sapersi difendere dalle forze avverse alleate tra loro in nome del profitto.

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registrazione del 6 luglio 2017

in trasmissione oggi parlando di:
#libertà di movimento, giornata indetta per sabato 8 per raggiungere la Clarea da Venaus
#Savio: licenziamenti e delocalizzazioni. L’onda lunga della globalizzazione di cui le infrasatrutture sono l’ossatura
#recuperando el paraiso, documentario che sarà proiettato venerdì 9 a Venaus sulla lotta della comunità autonoma e autodifesa di Ostula, Messico
#No tap: ultimi espianti di olivi, la “fase 0” è terminata, ora il cantiere può essere allestito. Diretta da Lecce, racconto della notte di resistenza e alcune note sulla maturazione del movimento.

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Zad, Solo chi ci vive ha cura del territorio

Nella Zad di Notre Dame de landes gli occupanti (vecchi e nuovi, contadini, attivisti, sostenitori) si occupano tra l’altro di capire come vivere a lungo termine su un territorio mantenendone la ricchezza naturale, utilizzandone i terreni e i boschi perché l’impronta umana sia durevole e positiva. A riguardo, diverse sono le attività riguardo i boschi, che comprendono la formazione, comprendendone il funzionamento biologico, la rinaturalizzazione di boschi pensati per la produzione industriale di legname, la sperimentazione di tecniche e tipi di taglio che diano materiale utile (legname da costruzione per le strutture necessarie alla zad) migliorando al contempo il complesso forestale.
Da questo breve audio, una breve introduzione al lavoro portato avanti. Noi siamo la natura, viviamo all’interno di essa e tutelarla non vuol dire museificarla…

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festa no tav di almese

ore 15,00 Apertura Stand e intrattenimenti

– Apertura Mostra fotografica “I volti del NO” di Diego Fulcheri e mostra disegni No TAV di Giovanni Russo “disegnare presidiando, presidiare disegnando”
– Stand Origami a cura di Cesare e Mariangela
– Giochi in legno di una volta a cura di Sandro Catapane

ore 16,00

– spettacolo teatrale a cura dei Black Fabula

ore 17,00 Momento Pubblico

– Intervento dell’amministrazione e conferimento cittadinanza onoraria al Partigiano Lupo

– TECNO TAV TOUR
interverranno:
Luca Giunti
Naturalista, Commissione Tecnica Torino-Lione
Roberto Vela
Ingegnere, Commissione Tecnica Torino-Lione

a seguire interventi di
– Militanti del comitato Ciriè-Valli di Lanzo in merito ai depositi di smarino
– Militante della Zad da Notre Dame des Landes

ore 19,30
cena a cura dei Fornelli in Lotta (saranno disponibili anche piatti vegani e vegetariani)

ore 21,30
Concerto Polveriera Nobel

Ingresso Gratuito

la devastazione è per sempre

Dal comitato Ciriè-Valli di Lanzo un allarme: nella cava balangero è ora possibile stoccare milioni di metri cubi dei terre amiantifere, pepetuando la filiera dell’amianto che da un secolo impesta quella terra. Estrazione, lavorazione, commercializzazione, movimentazione dell’amianto non bastano: ora quell’amianto può tornare lì, insieme a quello della Torino Lione, chissà.
Un disastro senza fine che si porta dietro micro e macro inquinamenti, montagne che spariscono, fiumi e laghi che a distanza di decenni sono e saranno per sempre compromessi. Continuano le rassicurazioni degli enti di controllo e di quelli amministrativi, continua il businness. Per approfondire la questione, il Comitato Ciriè-Valli di Lanzo sarà presente ad Almese il 1 luglio, alla festa no tav che vedrà dei momenti di approfondimento anche con la presenza dei tecnici no tav e di alcuni degli occupanti della Zad di Notre Dame des Landes

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trasmissione del 29 giugno

il podcast di questa settimana

# libertà di movimento: 8 luglio marcia no tav da Venaus alla Clarea. Riprendiamoci il territorio, no alla militarizzazione!

# libertà di movimento: l’esodo dei migranti prima dello sgombero del campo di Ventimiglia, la chiusura della frontiere francese con polizia, legione straniera, elicotteri.

# cava di Balangero, amianto, smaltimento: un disastro è per sempre. Aspettando la festa no tav di Almese di questo sabato 1, un approfondimento a cura del comitato Ciriè-Valli di Lanzo sul possibile uso della cava per accogliere lo smarino del tunnel Torino Lyone, le conseguenze delle grandi opere sul territorio con ciò che si portano dietro, la storia industriale dell’amianto e la sua filiera, i “controlli” dell’arpa e il nulla osta delle amministrazioni locali

# agenda deglia appuntamenti

musiche di:
Klezmorin, C.S.I., Renaud, Mano Negra, La Rumeur, Scottish faith man, FaSus, Mikel Laboa

[audio:2017-06-29-radionotav-registrazione.mp3]
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