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GOOD bye Susa!

Stanati dalla Clarea, ed ora come la mettiamo?

podcast trasmissione di giovedì 25

I nuovi lavori di allargamento preludono all’inizio lavori in tutta la valle. Susa, San Didero, Salbertrand, Chiomonte e molti altri. Ditte lontane e vicine, ristoranti ed alberghi. Questa settimana un assaggio di quello che incontrerete d’ora in avanti, in campo aperto.

Nessuna pacificazione, saremo ovunque!

parte seconda

Iniziamo l’estate con il PRESIDIO IN MOVIMENTO dal 2 al 5 luglio!

#notav

segui radioblackout, senti la lotta!

Presidio in Movimento dal 2 al 5 luglio

Contro il Tav e tutto ciò che ci avvelena

Dal giovedì 2 luglio ore 15 a domenica 5 luglio

In Val di Susa: per sapere dove segui Radio Blackout e RadioNoTav, il giovedì dalle 13:00 alle 14:30

tutte le info su luoghi, spostamenti e orari verranno diffusi man mano alla radio, sul sito e sui social!

Porta tenda, piatti, posate e ciò che vuoi condividere.

Scarponi ben allacciati, si parte!

Mulini Clarea: La situazione aggiornata

Aggiornamento 24 giugno
Loro:
Proseguono i lavori per la passerella sul Clarea. Permetterà l’allargamento del cantiere, la posa dei jersey con griglie e il passaggio dei mezzi. Oggi scadono le 72 ore di contratto per il primo turno di operai senza uscire dal cantiere. Logistica, cambi e rifornimenti sono importanti anche per loro.

Per noi invece:
Nessun tentativo di sgombero del presidio Mulini Clarea, nonostante un falso allarme notturno.
Le vie di accesso sono abbastanza controllate (ma non ermetiche), da polizia (versante Dora), carabinieri (passerella Clarea), militari cacciatori (da Clarea fino pian delle Rovine), Digos a tratti (campo sportivo Giaglione).

#notav

Urgente! Clarea, S.Didero, Chiomonte: riparte l’opposizione

Sono ripartiti i lavori: dove convergere

1- Mulini Clarea, lato Giaglione: l’allargamento del cantiere fino al tunnel autostradale è imminente. Attrezzatura e macchinari sono arrivati (gru, scavatori, camion, mezzi per spostare i jersey). sonoarrivate le truppe di Celere (in albergo ad Avigliana). Manca solo l’ordinanza. Da domattina, o martedì, ci si aspetta lo sgombero, l’esproprio e la recinzione dei terreni.

E’ nato nel frattempo un presidio permanente nell’area dei mulini, provvisto di tende e cibarie. Si dorme lì già da ieri. Chi potesse raggiungerli c’è da fare sulle barricate e nel monitoraggio delle truppe di devastazione.
Dopo lo sgombero, ci si ritroverà a Giaglione o, se impossibilitati, in piazza del mercato a Susa o Bussoleno.

2- S. Didero, dal presidio lungo l’autostrada fino allo svincolo di Bruzolo. Lavori in corso lungo l’autovia per permettere il passaggio dei mezzi d’opera. Motoseghe, decespugliatori e ruspe al lavoro. Operai montano reti dove mancano. Prevista la costruzione di nuovi svincoli in previsione del nuovo autoporto.

3- Chiomonte, Gravella. Sulle ceneri del vecchio presidio è prevista la ricostruzione di un riparo, un punto agile e funzionale ai mesi che verranno. Appuntamento dal 2 al 5 luglio, salvo impreviste evoluzioni

Restate aggiornati!

#notav

Un tetto in Gravella!

Podcast di giovedì 11 giugno

sommario della puntata

– Il Treno Maya.

Un tentativo di aggressione alle comunità indigene del sud del Messico, che oltre all’inquinamento economico e culturale portato dal turismo in zone di foresta ancora autonome, sposterà al sud la frontiera delle fabbriche manifatturiere ora assestate al nord, al confine con gli Stati Uniti. Una frontiera che porterà con sé le truppe che mantengono il gioco della produzione “off shore” daslla frontiera americana: sì al passaggio dei beni prodotti al prezzo della manodopera messicana, ma no al passaggio delle paghe statunitensi verso il Messico. Con l’intenzione di sostituire il traffico atlantico-pacifico transitante su Suez. L’opposizione però si preannuncia a tutto campo, anche da parte dall’essercito Zapatista. Un lungo approfondimento con il collettivo “nodo solidale”

– Un tetto per la Gravella

Nella ripartenza dei lavori fisici a Chiomonte e dintorni, c’è l’esigenza di ributtare gli occhi sul territorio, essere presenti e farsi venire delle buone idee. Per farlo è necessario avere dei luoghi d’appoggio, agili e ben posizionati, ma è necessario anche discutere sui mesi passati, sul confinamento e distanziamento sociale. Per assecondare anche questa esigenza, radionotav insieme ad altri propone la costruzione di una tettoia in Gravella, insieme a qualche giorno di incontro e discussione. I dettagli verranno presto divulgati. Le date? Dal 2 al 5 luglio, cominciando con una trasmissione radio “live in the wood”.

– Espropri

Lo svincolo sitaf di Giaglione per l’accesso al nuovo cantiere batte un ultimo colpo con l’avviso di esproprio. Settimana scorsa i paletti che erano stati individuati da No Tav in visita. Se siete comproprietari, scrivete a espropri(at)notavtorino.org

– Oulx-Claviere: cambio dei flussi migranti e operazione dei carabinieri con 14 divieti di dimora

Ieri risveglio fastidioso per chi pratica solidarietà con i migranti e lotta contro i dispositivi di frontiera. Paventando futuri sgomberi della casa cantoniera di Oulx, che dà ospitalità ai migranti di passaggio, sono stati affibbiati fogli di via da Oulx, Cesana, Claviere e, guardacaso, anche a Salbertrand (che non è in frontiera ma ci devono fare un cantiere tav…). E d’altra parte l’operazione è dichiaratamente preventiva. Da notare, sono usate le nuove norme che rendono l’occupazione di stabili passibile di misura cautelare, fatto inedito finora

– Capitol Hill: una nuova “libera repubblica”

Gioiamo per le notizie che arrivano dal cuore dell’impero, dove le rivolte dovute alle violenze poliziesche e all’omicidio di goerge floyd sono sfociate nella creazione di una zona autonoma e liberata a Seattle, con la creazione di barricate in 6 isolati del quartiere e forme di autodifesa organizzata. Anche a Portland qualcosa si muove. Auguri dalla redazione!

qui sotto, il volantino che il movimento no tav ha scritto in solidarietà alle popolazioni indigene del Sud del Messico

#notav

Elettrosmog e 5G: a Bussoleno non passa la moratoria

Elettrosmog e 5G: a Bussoleno non passa la moratoria

Ieri a Bussoleno è stata presentata una mozione cautelativa per la salute degli abitanti,volta a impedire l’installazione di antenne con tecnologia 5G nell’abitato.

La mozione non è passata, tramite un voto convergente tra l’area PD della maggioranza e parte dell’opposizione.

Abbiamo perciò voluto sapere di più su quanto accaduto, e soprattutto capire qualcosa non solo sul 5G, ma anche sulla tecnologia 4G e 4G+, già presente sulla maggior parte delle antenne nazionali. Le implicazioni sulla salute non sono le sole perchè ci sono anche quelle sul controllo sociale.

AGGIORNAMENTO: INIZIATIVA 7 GIUGNO SOSPESA. Nel frattempo a Bussoleno si prepara una passeggiata informativa che toccherà i luoghi della possibile installazione, a due passi dal centro del paese, domenica 7 Giugno

Ascolta la diretta con Giorgio, di C.O.D.A.R.E.M.

#CODAREM

responsabilità non è obbedienza

Passeggiata informativa a Torre Pellice, sul tema della salute, della privazione di libertà, della responsabilità individuali e delle “colpe” dovute al sistema in cui viviamo

Dopo una serie di iniziative che hanno visto scendere in strada chi abita paesi e borgate della provincia (Exilles, Bussoleno, Torre Pellice) ci prendiamo il tempo di approfondire le motivazioni di questi movimenti.

Che tentano di ributtare le “colpe” della pandemia al sistema devastatore e iperconnesso in cui viviamo, ridando centralità agli individui e ai gruppi che crediamo capaci di autogestire la propria salute. Che le istituzioni, per motivi di controllo o di lucro, preferiscono infantilizzare e rinchiudere, impedendo di affrontare le cause profonde della genesi di sempre nuovi virus e la loro diffusione pandemica.

Come diceva un vecchio slogan, autogestire la salute, distruggere la Medicina (come istituzione e come concetto)

II Assemblea radiofonica – microfoni aperti 10 Maggio 2020

Il podcast dell’intera trasmissione speciale Radionotav

In onda dagli studi di Radio Blackout di Torino e rilanciata in diretta nazionale da Radio Onda Rossa e Radio Onda d’urto. Interventi, sms, audio dalla resistenza No Tav: come andare avanti?

Prima parte, interventi di Lucietta Bellomo (Biella), Bruno (Collegno), Antonietta (Torino e cintura), Ermes, Nicoletta (Bussoleno), Mario (Torino), Gualtiero

Seconda parte, interventi di Fiorenzo (No tav Brescia), Daniel Ibanez (No tav – Francia), Tino Balduzzi (No tav terzo valico – Alessandria), Nicola, Anonimo, Renato (No tav Torino cintura), Fabrizio, Nicoletta, Congiu, Cichin, Anonimi e Anonime varie, Mauro, Sid, Ignoto (Firenze), contributi e messaggi vari, Concetta,

Terza e ultima parte: messaggi, telefonate e intervento conclusivo di Giancarlo (Almese)

#notav #radioblackout

No Tav: sabotato il corridoio ecologico del cantiere

Buone notizie dal cantiere Tav di Chiomonte: pare infatti che la sua espansione sia stata fortemente rallentata impedendo di tagliare gli alberi intorno al perimetro.

Secondo le fonti sarebbero state posizionate schegge di metallo nel bosco intorno, per impedirne l’abbattimento. I lavori che dovevano essere completati entro metà marzo sarebbero fermi. L’idea di deportare farfalla e pianta nutrice per questa primavera così salterebbe all’anno prossimo. Se gli studi e le prescrizioni ambientali non fossero uno scherzo, l’espansione del cantiere dovrebbe aspettare l’anno prossimo. Ma è come credere che gli asini volano.

Secondo il progetto pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente, era prevista la costruzione di dieci aree deforestate di 20 metri quadri unite da corridoi diradati di circa 10m. Lo studio è stato curato dall’università di biologia di Torino (prof. Bonelli),  il taglio doveva essere completato dal Consorzio Forestale Alta Valle Susa (Ing. Dotta), deputato alla tutela ambientale dai Comuni. I terreni sono tutti comunali e nessuna comunicazione è stata data dal sindaco di Giaglione (Marco Rey), a capo di una lista sedicente “contraria all’opera”.

In questi giorni sono all’opera alcuni ricercatori che stanno posizionando trappole a feromoni nel prospettato corridoio ecologico, le cui mappe sono state pubblicate sul ministero

I lavori, che dovevano essere conclusi in tempo con la fine dell’epoca di taglio del bosco, (15 marzo), in tempo per lo sfarfallamento dei bruchi (inizio primavera), in tempo per il trapianto dei bulbi di Aristolochia (ora già in fiore), non sono stati conclusi.

In tempi di “state a casa”, dopo la delusione degli apritori di scatolette e l’inefficacia dei meccanismi istituzionali e di garanzia, il movimento sembra aver rimesso gli scarponi.

Il corridoio dove verranno tagliati gli alberi. FONTE: ministero dell’ambiente

L’area interessata dai tagli è quella retinata in giallo, un’area franosa di proprietà comunale. Il corridoio (serpentone verde) si interrompe ben distante dall’area di riproduzione della farfalla (poligono rosso), poco mobile a loro stessa detta. Probabilmente questo ha facilitato e accelerato la procedura, non dovendo chiedere permessi o espropri.Grazie e buon lavoro!